Donne che Amano Troppo

 

Foto di Sara Meloni (http://www.flickr.com/people/szarah/)

Chi sono le “donne che amano troppo”? Ovvero le donne che soffrono di dipendenza affettiva?

Quando confonde amore e sofferenza, una donna sta amando troppo. Quando accetta una relazione che lede la sua dignità e non la rende serena e felice, ma ciononostante non riesce a interromperla, sta amando troppo…

Sei stanca di amare troppo? Clicca QUI per un gruppo di sostegno ristretto e intensivo e QUI per una gruppo di sostegno allargato/community potenziante! 

Una donna ama troppo anche quando rimane con un compagno aggressivo e violento fisicamente o psicologicamente.

Oppure quando rimane in una relazione insoddisfacente, in cui si sente infelice e trascurata, ma non riesce a uscirne.

Oppure quando in una relazione dà molto più di quanto riceva, per il terrore di perdere il partner.

Oppure ancora quando passa da un partner all’altro non con piacevole spensieratezza, ma perché le sembra quasi di non esistere se non ha un uomo, una donna sta, ancora una volta, amando troppo.

Come si vede, queste situazioni non hanno davvero niente a che fare con il vero amore, ma assomigliano più a una sorta di ossessione.
La definizione viene dall’ormai famosissimo libro Donne che amano troppo (in Italia edito da Feltrinelli) della psicoterapeuta americana Robin Norwood. L’autrice ha ben spiegato la dinamica malata che porta alcune donne a essere dipendenti da una relazione: la dipendenza affettiva assomiglia a quella per il cibo o per l’alcol, e ha origine da una profonda sofferenza interiore.

Non va confusa con la generosità di chi dona tanto al partner, ma in modo sano, provando gioia. E neppure con l’atteggiamento libertario di donne che hanno, sì, tante storie, ma che in questo trovano soddisfazione e divertimento.

L’amare troppo è invece un’esperienza che comporta sofferenza e frustrazione profonde. Si tratta però di una dinamica difficile da capire, perché nella nostra cultura il fatto che una donna si sacrifichi per una relazione, sino ad annullarsi, è stato accettato sino almeno a pochi decenni fa.

Le donne, insegna la nostra cultura, per amore devono essere disposte a fare di tutto. Ecco perché questa dinamica malata riguarda il sesso femminile più spesso che gli uomini. I maschi che abbiano lo stesso bisogno di fuggire da se stessi (vedremo infatti che questa è una delle molle fondamentali di questo problema) facilmente sviluppano altri tipi di evitamento, che secondo la cultura sono più consoni al loro sesso: magari diventano “drogati” dal lavoro, o da Internet, o passano le giornate incollati al teleschermo a guardare lo sport. (Eppure ci sono le eccezioni, ed è probabile che anche qualche uomo si riconosca nel ritratto di chi è ossessionato dall’amore).

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Donne che amano troppo, ovvero dipendenti da una relazione, in modo malsano

Significa comportarsi come se il fatto di trattenere accanto a sé un partner fosse più importante del proprio benessere, della felicità e della dignità personale.

E’ una situazione che nasce da un profondo bisogno d’amore insoddisfatto: quando nell’infanzia non si è ricevuto abbastanza, o ci si è sentite abbandonate dai genitori, è facile che da adulte si sia disposte a tutto pur di evitare di provare ancora una volta quei sentimenti di vuoto e di perdita.

Purtroppo, però, succede spesso che queste donne, ex bambine trascurate, anziché rivolgersi, nella loro ricerca, a persone sane che potrebbero dare loro ciò di cui hanno bisogno, sono attratte da partner che, per vari motivi, sono assolutamente inadatti a dare affetto.

Possono essere uomini non disponibili perché impegnati, oppure incapaci di un profondo sentimento perché immaturi o troppo chiusi, oppure inaffidabili, o ancora gravati da problemi come alcol o droga.

La donna li sceglie perché li trova familiari; in qualche modo, con loro, rivive le sue dinamiche infantili di rifiuto e abbandono. E si trova più a suo agio in queste situazioni, sia pure dolorose, piuttosto che con uomini più maturi e disponibili, con i quali si sente “fuori posto”…

In realtà, nel profondo del cuore queste donne, abituate all’indifferenza, non sono convinte di meritare davvero affetto e felicità. E’ come se ballassero una vecchia danza, che non porta benessere, ma di cui conoscono sin troppo bene i passi…

Purtroppo però si instaura un circolo vizioso molto negativo: l’amare troppo nasce dalla sofferenza e dal bisogno, ma genera, a sua volta, dolore e un bisogno ancora più profondo: una sete ardente d’amore, che dovrebbe placare il baratro interiore.

Alcune donne vivono la propria ossessione d’amore con un uomo solo, insistendo a chiedergli tenerezza e sicurezza anche quando è evidente che non possono riceverle da lui; altre, nel tentativo di placare questa “sete”, si lanciano in una relazione dopo l’altra. A un osservatore esterno il loro comportamento potrebbe sembrare promiscuo, dettato magari da leggerezza, o voglia di volare di fiore in fiore. E’ in realtà tutto il contrario: si cambiano tanti partner perché si cerca in ognuno quella profondità che continua a sfuggire.

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Accade a molte donne

Quanto è seria la situazione delle donne che amano troppo? Come tanti disagi, anche questo ha diversi gradi di gravità. Moltissime donne, una volta o l’altra nella vita, hanno “amato troppo”, magari per un periodo. Moltissime sono incappate in una relazione infelice, che faceva riecheggiare in loro qualche sofferenza infantile, e si sono incaponite per cercare di averla vinta, almeno stavolta, sui vecchi fantasmi, ovviamente senza riuscirvi. Ma per molte, per fortuna, si è trattato di un periodo, oppure di un episodio isolato.

Per altre, invece, l’amare troppo è una costante: le relazioni “sbagliate” si susseguono, sempre con partner problematici, e non si riesce a uscire dai vecchi schemi nevrotici. Per esempio, se una donna continua “per caso” a innamorarsi sempre di uomini sposati, oppure di partner freddi e problematici, sta amando troppo. Magari all’esterno la sua situazione può non apparire così seria, ma lei vive una profonda frustrazione affettiva.

Altre situazioni sono invece più drammatiche. Ci sono donne che, per la loro dipendenza, non riescono ad allontanarsi da mariti violenti (emotivamente o fisicamente), che abusano di loro e talvolta anche dei figli. Altre si fanno sfruttare, anche economicamente. Altre tollerano umilianti infedeltà.

Infine, ci sono donne che rivestono il ruolo di “crocerossine”. E’ un altro modo di “amare troppo”: poiché si pensa di non meritare l’amore, ci si rivolge sempre a persone bisognose, pensando che solo dando moltissimo si possa essere accettate. Ma questo porta a coinvolgersi in situazioni difficili, con partner che hanno problemi di dipendenza da alcol o droghe, o seri problemi di salute. Il partner viene inconsapevolmente scelto proprio perché bisognoso, più che sulla base della sua vera personalità.E il più delle volte sono i problemi del partner ad averla vinta, travolgendo la donna (non è facile, per esempio, conservare il proprio equilibrio vivendo con una persona che abusa di droga).

L’amare troppo è una malattia che può diventare anche pericolosa, e spesso è sottovalutata dalla donna stessa che si dice che “non è poi così grave”.
In queste situazioni, invece, ci si può ammalare per lo stress, per il dolore, per le notti passate a piangere e a disperarsi. Spesso accade che si trascuri la propria salute, il lavoro, la casa, i figli. A volte si tollerano situazioni pericolose, in cui ci sono violenze; altre volte si finisce ad abusare di sostanze, o di alcol, di cibo, di farmaci, per cercare sollievo.

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E’ possibile guarire dalla malattia dell’amare troppo?

Per fortuna sì. La guarigione arriva con una sorta di disintossicazione, quando si riesce a fermarsi, a interrompere il circolo vizioso, a uscire dagli schemi malati. Significa rompere l’isolamento in cui spesso queste donne si chiudono, andando per esempio a cercare aiuto.

Sembra facile, ma non lo è, perché implica l’ammettere che nella relazione sta succedendo qualcosa di molto negativo, e alcune donne proprio non vogliono farlo (anche perché temono di dover rinunciare al partner: invece una separazione prematura, prima di aver capito davvero le dinamiche, può addirittura talvolta essere controproducente).

E’ poi necessario dedicare tempo ed energie al processo di guarigione: se si è iniziata una terapia, bisogna seguirla, attentamente, senza saltare gli appuntamenti (magari perché arriva un invito dell’uomo del cuore). Spessissimo, in questi casi viene consigliata la frequenza a un gruppo di sostegno: il confronto con altre donne con problemi simili si rivela spesso un mezzo fondamentale per capire certe dinamiche.

Con l’aiuto della terapeuta o del gruppo bisogna compiere passi importanti: smettere di voler sempre controllare tutto (si tratta di un controllo malato), accettare di sentire il dolore sepolto dentro di sé che vuole emergere, diventare coscienti delle dinamiche del passato e di come esse siano operanti ancora oggi.

E’ soprattutto necessario imparare il percorso dell’amare se stesse, difficilissimo per chi non è stata amata. Ma quando finalmente una sana autostima emerge, è possibile, piano piano, imparare a fare scelte più sagge, anche sul piano affettivo. Quando non si è più disperate e bisognose, quando non si è più disposte a sacrificare se stesse in modo nevrotico per un uomo, ecco che l’amore, un amore sano, finalmente può arrivare.

I sintomi dell’amare troppo

– Ti senti molto spesso attratta da partner particolarmente bisognosi
– Ti senti molto spesso attratta da partner particolarmente irresponsabili o problematici
– Trovi frequentemente delle scuse per giustificare il comportamento scorretto, o il cattivo carattere del tuo partner
– Ti capita di mentire per nascondere (ai tuoi amici, alla tua famiglia, talvolta persino a te stessa) ciò che accade nella relazione
– Se le cose vanno male, tendi a attribuire a te stessa ben più del 50% di responsabilità
– Ti senti ossessionata da lui
– Non fai che pensare a come puoi risolvere i suoi problemi (dimenticando spesso di occuparti dei tuoi)
– Faresti qualsiasi cosa per compiacerlo (anche se questo significa andare contro il tuo benessere o la tua dignità)
– Anche se lui non ti fa mai regali, ti sei disposta a spendere grosse cifre per lui
– Ti piacerebbe cambiarlo
– Sotto sotto, pensi di non meritare l’amore e la felicità
– Hai una visione poco realistica delle situazioni affettive nelle quali sei coinvolta
– Ti senti sempre piena di paura e di ansia
L’idea di chiudere con lui ti terrorizza

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Gruppi di sostegno per donne che amano troppo

Spesso per questo problema oltre alla psicoterapia, o in sostituzione, si consiglia la frequenza a un gruppo di sostegno. Ve ne sono alcuni a pagamento, condotti da counselor o psicologhe. Io stessa ne conduco diversi  (Clicca QUI per un gruppo di sostegno ristretto e intensivo e QUI per una gruppo di sostegno allargato/community potenziante! ).

Altri invece sono strutturati sul modello degli Alcolisti Anonimi: gruppi autogestiti, gratuiti, che lavorano su un programma simile a quello degli alcolisti, e dunque molto ben rodato. Le donne che amano troppo trovano qui aiuto e comprensione.

Prova a consultare i seguenti link:

Gruppi di sostegno

https://codipendenti-anonimi.it/

https://www.aca-italia.com/

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205 commenti
  1. antonella
    antonella dice:

    “donne che amano troppo” –
    … è incredibile verificare quanto ci si riconosca in determinati atteggiamenti e quanto si voglia prenderne le distanze sulla carta …. ….
    nella vita reale, non volendo ammettere di far parte di una lunga schiera, si declina con molta fantasia la “propria eccezione” …

  2. Carmen
    Carmen dice:

    Ma il problema non è amare troppo, il problema è scegliere le persone sbagliate, e anche questo concetto andrebbe chiarito. In quest’articolo per me si fa una gran confusione e si traggono conclusioni fondate su una forma di razionalismo gretto e apatico, che concepisce l’amore come strumento di una felicità personale intesa quasi come una forma di consumo. Mettere sullo stesso piano la donna che sta con un uomo violento e la donna cosiddetta “crocerossina” (espressione volutamente denigratoria), che aiuta il suo partner ad affrontare i suoi problemi, è un esempio di questa confusione. Invece è bene che ci sia un sostegno reciproco nella coppia, e un aiuto nell’affrontare i problemi. Altrimenti anche noi non dovremmo lamentarci quando abbiamo accanto uomini che non ci capiscono e non ci sostengono. Ma tu parli di alcolisti e simili come di persone indegne di essere amate, e a sentirti sembrerebbe che se una donna ama una persona in difficoltà è solo a causa di una sua fissazione infantile o roba del genere, e che non sia in grado di trovarsi di meglio. Parli delle persone come se fossero una merce, e il fatto di essere attratte da partner bisognosi è il primo dei sintomi di quella che descrivi come una malattia. Ma per piacere!!! Qui stiamo semplicemente precipitando nel baratro di una sottocultura che ci spinge verso l’egoismo e verso forme surrogate di esistenza. E’ questo il falso femminismo che vuol farci credere che noi donne abbiamo solo diritti e libertà, e nessuna responsabilità o impegno verso gli altri. In questo modo finiremo col diventare persone inette e incapaci, che sapranno solo piagnucolare dei loro insuccessi nella vita, e questo mentre invece gli uomini hanno sempre modelli di riferimento vincenti e motivazioni forti, anche se in amore sono sempre più complessati pure loro, sempre a causa di questa sottocultura individualista che ci tiene tutti chiusi ognuno nel proprio egoismo e nella propria incapacità di relazionarsi con gli altri. Se loro sono distanti è perché spesso percepiscono una distanza da parte nostra, e questo perchè noi siamo sempre più incapaci di amare, altro che donne che amano troppo!!!
    Carmen, 21 anni, Salerno

  3. admin
    admin dice:

    Cara Carmen, ti ringrazio del commento ma… Sei sicura di aver letto l’articolo con attenzione, tutto, e non solo qualche paragrafo? All’inizio è scritto chiaramente che questa dinamica “Non va confusa con la generosità di chi dona tanto al partner, ma in modo sano”. In un altro punto si dce che è bello dare al partner, ma con reciprocità. E questo significa che per un periodo il dare può benissimo essere sbilanciato, ma perché dovrebbe esserlo per sempre? Inoltre non c’è scritto affatto che gli alcolisti siano persone indegne di essere amate: è vero il contrario, sono degne di essere amate COME PERSONE, e non come semplici richiami a fantasmi del passato… Tuttavia la tua risposta mi fa pensare che alcuni passi dell’articolo possano essere poco chiari. Ti prometto che ci rifletterò e magari espliciterò meglio qualche concetto: non vorrei mai veicolare messaggi quali quelli che tu dici. Ti ringrazio, dunque: a presto Emma

  4. angela scognamillo
    angela scognamillo dice:

    è incredibile…leggendo il libro donne che amano troppo,e al tempo stesso vivndo una relazione in cui io amavo troppo,ho capito che quello nn era amore,ma una profonda ossessione per quell uomo…un uomo che pensava solo a se stesso,un uomo 12 anni piu grande di m che avrebbe dovuto solamente prendersi cura di me…ed invece ero io a giustificare tutti i suoi malumori,la sua incapacità di lasciarsi andare ne sentimenti,i continui sbalzi d umore…davo la colpa alla sua infanzia infelice e mi prendevo carico dei suoi problemi,tralasciando i miei…l unica cosa cheper me contava è riuscire a farlo sorridere fargli capire che adesso al mondo c era una persona disposta ad annullarsi per lui,per il suo benessere!!!Mi ha lasciato,lasciandomi nella disperazione piu totale,e dicendomi..un giorno mi ringrazierai!!!Sono passati solo 20 giorni da quel momento ma piu il tempo passa piu mi convinco che è vero..un giorno lo ringrazierò di avermi abbandonato…nn sarei mai stata felice con lui…l unica preocupazione è ke bussi di nuov alla mia porta lui,o comunque un uomo simile!Io m sono resa conto di ssere una donna che ama troppo,e dicono ke il primo passo per guarire è propio il riconoscere d essere affette da questa malatti,o almeno la definisono tale!bè io voglio guarire,e ce la sto mettendo tutta!come?’iniziando a pensare un pò me stessa,prima di tutto!!!un bacio a tutte le donne come me….uno spot recente canta l inno di Mameli cambiando però la parola iniziale..SORELLE d italia…w lw donne…Angela!

  5. Cristina
    Cristina dice:

    Contatto il numero degli ACOA e cercherò di aprire
    un gruppo a Genova.
    Infinite Grazie per il servizio offerto, per la speranza , la forza e l’esperienza che trasmette.
    Sono la piccola Cristina che con l’aiuto dei 12 passi
    è diventata genitore di se stessa.
    Ho 45 anni e amo troppo….me stessa per non aiutare gli altri in modo sano e gratificante.
    Se lo lavori …funziona!!!! Buon Anno e buone 24 ore a Tutti!!!

  6. Emma
    Emma dice:

    Cara Cristina, grazie a te per gli auguri e per l’impegno che profondi nell’aiutare gli altri. Buon anno a te… Ovvero buone 24 ore per 365 giorni!

  7. valeria
    valeria dice:

    Ho appena finito di leggere il libro, che ha dato semplicemente conferma a quanto avevo già capito negli ultimi mesi. Sono una “donna che ama troppo”. Io DEVO guarire. Ho già una psicologa che segue io mio post malattia (tumore al seno), ne parlerò con lei. Vorrei però partecipare ad un gruppo di sostegno. Me ne sapreste indicare qualcuno? Vivo a Milano.
    Grazie,
    V.

  8. Emma
    Emma dice:

    Cara Valeria, i gruppi di sostegno più indicati sono quelli di CODA e ACOA (gli indirizzi sono in fondo all’articolo): si basano sul modello dei 12 passi, che è quello sposato dalla stessa Robin Norwood nel suo secondo libro “Lettere di donne che amano troppo”. Puoi andare a qualche riunione (l’ideale sarebbe provare più di una sera) e vedere come ti trovi, senza impegno. Poi ci sono in giro altri gruppi, ma sono coondotti da psicologhe: non è lo spirito della Norwood, anche se magari sono utili. Infine, proprio cone dice l’autrice, poi fondare tu stessa un gruppo autogestito, seguendo le istruzioni del libro (abbastanza alla lettera… Sono frutto di anni di esperienza). Ma io fossi in te inizierei con Coda. Ti abbraccio forte

  9. valeria
    valeria dice:

    Grazie, chiamerò appena finito di scrivere. Forse sono cose che dovrei raccontare al mio primo incontro di sostegno, ma inizio da qui: ho 33 anni, ho sempre pensato che la vita mi avesse donato tutto quanto potessi desiderare. Il che mi rendeva una donna perfetta, come, del resto, il mondo intero mi considera. Ma la vita mi ha dato tutto tranne l’amore, che per me è l’unica ragione di vita per cui ne valga realmente la pena, al di là del ricco e pieno contorno che ho. E mi sono tormentata per capire il perchè ad una donna come me, bellissima fuori e bellissima dentro, venisse negata proprio l’unica cosa che desiderasse. Forse l’ammirazione da parte di tutti ha ritardato il mio processo riflessivo, facendomi pertepetuare in una menzogna di “negazione e controllo”, per utilizzare il gergo tecnico della Norwood. Oggi, forse grazie alla malattia ma ancor di più all’ennesima sofferenza di cuore(ancor di più, sì, perchè per me il mio ex-cancro era molto meno importante della mia relazione e dell’uomo che avevo di fianco), ho la consapevolezza che c’è qualcosa di sbagliato in me, che mi preclude la felicità. Prima ancora di risolvere il problema, questa consapevolezza mi fa sentire già meglio. Il mio animo è profondamente sollevato, perchè ora so che non devo piacere a tutti (ovviamente si trattava di inconscio), e posso iniziare a fare ciò che mi fa stare bene. Da oggi inizio a pensare e cercare di capire cosa realmente mi piace, in tutti gli aspetti della vita, perchè mi sono accorta che non lo so e non l’ho mai saputo. Anche se in apparenza potrebbe sembrare il contrario, nell’intimo mi sono lasciata distrarre completamente dall’amore e dagli uomini. Non è facile capire oggi, dal nulla, quali sono le mie passioni assopite. Credo inizierò dai ricordi di bambina. L’aver letto il libro della Norwood mi fa sentire così meglio che quasi credo di essere guarita, semplicemente con la consapevolezza, parola meravigliosa di cui solo oggi comprendo il significato. Ma non mi limiterò ad un breve sollievo, voglio andare a fondo, con il CoDa e tutti i mezzi necessari. Ad ogni singolo compleanno, da quando ricordo, il mio desideri delle candeline è stato: “Voglio essere felice per tutta la vita”. Credo si stia per avverare.

  10. Emma
    Emma dice:

    Ti auguro, con tutto il cuore, buon percorso… Troverai te stessa e sarà bellissimo. Ci darai notizie?

  11. francesca
    francesca dice:

    ciao,

    mi chiamo francesca , ho 39 anni e vivo a milano. ho da due anni circa una relazione con un uomo piu’ vecchio di me di 10 anni circa al quale lascio fare il bello e il cattivo tempo da sempre. in certi periodi e’ stato con me, vicino a me dicendo di amarmi per poi fuggire di colpo dicendo che sente il bisogno di vedermi di meno e che non sopporta la quotidianita’ con me. ultimamente mi ha detto che certi giorni mi ama ed altri giorni e’ come se io nemmeno esistessi. io a livello razionale so che tutto questo e’ terribile, che non dovrei mai accettare tutto questo eppure non riesco a lasciarlo…basta un suo cenno che io corro come un cagnolino. quello che mi dice la mia testa va contro a quello che sento nel cuore che prevale. sto andando anche da una psicoterapeuta ma non mi sta aiutando molto. a milano esstono dei gruppi di aiuto con donne come me? forse confrontarmi mi servirebbe. non so piu’ che fare
    grazie

  12. Emma
    Emma dice:

    Cara Francesca, grazie per aver scritto. Certo che confrontarti ti aiuterebbe, è un passo fondamentale nel processo di recupero! A Milano puoi rivolgerti ai gruppi Coda o Aca (ho modificato adesso l’articolo per inserire i riferimenti diretti).
    Se ne hai voglia, se ti trovi bene, puoi riscriverci e raccontare la tua esperienza (se ti ha aiutato): non è certo obbligatorio, fallo solo se te la senti, ma potrebbe aiutare altre donne… Intanto però un abbraccio forte e buona fortuna!

  13. D.
    D. dice:

    Ciao, trovo questo spazio davvero gentile e accogliente.
    Ho visitato i forum diverse volte ma non invogliavano a scrivere… E’ da tanto che cerco dei gruppi di auto-aiuto nel Friuli Venezia Giulia ma a quanto pare non si usano tanto, non lo so… Magari qualcuno ne sa qualcosa??
    Ho letto 2 volte il libro della Norwood. Non ho problemi così grossi, ma sto con un ragazzo da 7 anni. Lui è buono e agli occhi di tutti è perfetto, ma in realtà non sanno che ha grossi problemi di ansia e depressione, sbalzi d’umore e una tremenda insicurezza, non ha aspettative per il futuro. Non è mai stato sgarbato con me, ma vivere con lui è difficile per via della sua depressione. Io vorrei tanto aiutarlo, perchè è una persona intelligente e buona, ma sto rinunciando alla mia felicità, ai miei sogni, alla mia serenità, sono troppo disponile e mi dedico a lui forse eccessivamete… E intanto il tempo passa e non torna indietro. Ho cercato in tutti i modi di farlo parlare ma non è abituato, è andato dalla psicologa per alcuni mesi, ma non ha giovato molto e ha smesso, forse perchè gliel’ho consigliato io… La mia idea è che ha sofferto molto fin da piccolo per la separazione dei suoi genitori, e il suo disagio non sia stato gestito in modo corretto. Deve aver avuto un enorme vuoto affettivo e aver rimosso la sua infanzia (dice che praticamente non ha ricordi). Ma queste sono le mie conclusioni, lui fa fatica ad analizzare la situazione e non so se la realtà delle cose sia come penso io… Comunque mi sono chiesta diverse volte se è il caso di continuare questa storia; è un vero dilemma perchè è doloroso stare con lui, ma è doloroso anche il solo pensiero di lasciarlo. Ne ho già parlato con la mia famiglia, ma è un problema complicato, mi danno qualche consiglio, ma magari bastassero quelli…
    Comunque almeno il fatto di sfogarsi scrivendo aiuta e anche il pensiero che qualcuno lo leggerà…
    GRAZIE Emma

  14. Emma
    Emma dice:

    Cara D., ti ringrazio delle fiducia…. E benvenuta! Niente consigli, sarebbero fuori luogo sapendo così poco di te… Anzi sì, uno: continua a prenderti cura di re stessa, e a volerti sempre più bene. Spero di pubblicare presto un e book su come smettere di amare troppo… Magari potreste aiutarmi voi lettrici e voi lettori, mandandomi se volete le vostre storie, e sopratutto dicendomi cosa vi ha aiutato. Che ne pensate? Vorrei che fosse anche un po’ un’opera collettiva. Lancio qui l’idea…

  15. D.
    D. dice:

    E’ un’ ottima idea…Scrivere aiuta molto, soprattutto a mettere in ordine le idee e i pensieri, e a guardarsi dentro!! Io ci proverò… ma che lo facciano anche le/gli altri! Potrebbe venir fuori qualcosa di molto buono…

  16. Emma
    Emma dice:

    Vi aspetto allora. Non nello spazio dei commenti, scrivetemi a e.chiaia@tiscalinet.it. Dite anche se mi permettete di usare le vostre storie, quali dettagli voelte che cambi per l’anonimato, ecc. Che bello!

  17. barbara
    barbara dice:

    Anche io ho sofferto di dipendenza affettiva e forse ne soffro ancora, ma poichè so che una donna affettivamente dipendente tende a correre, a innamorarsi subito e bruciare le tappe, ora che è passato un mese da quando esco con un ragazzo che non è ne’ innamorato ne’ attento a me, non riesco piu’ a capire se la sua richiesta di ulteriore tempo per provare qualcosa in piu’ dell’attrazione si giusta perchè dovuta, appunto, alla mia corsa, oppure se in realtà una piccola forma di sentimento avrebbe già dovuto farsi sentire. Il problema è che al secondo appuntamento ci siamo baciati perchè c’è una grandissima attrazione e questo mi aveva illusa che anche per lui ci fosse almeno il bozzolo di un sentimento. Fosse un semplice amico o conoscente, allora un mese sarebbe pochissimo per conoscersi, ma poichè c’è già intimità credo che a quest’ora unasorta di innamoramento sarebbe già nato. Sono molto confusa………..

  18. Emma
    Emma dice:

    Cara Barbara, quello che mi colpisce è che scrivi che lui non solo non è innamorato, ma che non è neppure attento a te. Questo non va bene… I tempi della nascita di un sentimento ( o della voglia di impegnarsi) sono imprevedibili, e un bacio secondo me non sposta tanto le cose. Anzi, mi verrebbe da pensare che se lui non ti ha chiesto ulterore intimità, se non altro ti sta rispettando. Ma tu come tu senti quando sei con lui? Se, pur desiderando qualcosa di più, ti senti ascoltata, rispettata, coccolata, forse può valere la pena aspettare, puoi deciderlo solo tu. E magari ne nascerà solo una bella amicizia, ma forse ne sarà valsa la pena. Se invece ti senti triste e/o trascurata, perché stare lì ad aspettare chissà cosa? Comunque ti ricordo il consiglio della Norwood: non dare troppa attenzione alla relazione, investi su di te, su ciò che ti rende felice, su ciù che dimostra e fa crescere il tuo amore per te stessa. Il resto dovrebbe venire di conseguenza. Ti abbraccio

  19. barbara
    barbara dice:

    Grazie mille per i preziosi consigli. Sto cercando di fare proprio questo….. Io però con i ragazzi che mi hanno baciata ho iniziato una relazione, invece questo ragazzo non ritiene di essere insieme a me e non sprizza dalla voglia di vedermi, per questo sono confusa, perchè intanto però non siamo solo amici, mi dice che gli piaccio molto e che il resto verrà, e che sbaglio a mettere fretta. Io non ho fatto pressioni, ma intanto mi trascura percio’ non so come far quadrare questo comportamento con l’intenzione di andare avanti…. Forse non vale la pena continuare. Grazie mille e buona fortuna a tutte!

  20. adriana
    adriana dice:

    Ho 61 anni ed il mio matrimono è durato 35 anni, negli ultimi quindici lui diceva di avere una depressione e si curava con antidepressivi. Naturalmente anche io sono una donna che ama troppo, scusavo la sua freddezza con la depressione ed i problemi da lui avuti nella famiglia primaria. Mi sono annullata pensando che con il mio amore lo avrei salvato. Lui si è innamorato di una donna più giovane di 11 anni ed è andato via dicendo che con me non si sentiva più ma che era solo, non c’era nessuna donna. Solo dopo la separazione legale (che io ho subito)è sbucata fuori la tizia. Sono passati quasi tre anni ed io sto ancora male, ho provato psicologa, farmaci, ma non è servito a niente, non riesco ad applicare la ragione al cuore, lo amo ancora. Ma alla mia eta’ quali prospettive ho? Mi basterebbe solo stare un po’ meglio, ma anche la mia autostima è andata a farsi friggere, mi sono sentita butata via come una vecchia ciabatta! Ho pensato di non valere proprio nulla. Inoltre nostra figlia ha interrotto i rapporti con lui, e lui non sta facendo niente per ricucirli, anzi si fa vedere in giro con la “tizia” che fra l’altro non abita nella nostra città, ma che lui porta qua’
    volutamente…..Non riesco a guarire almeno un po’, conosci nella mia citta’ un gruppo di sostegno? Io ho chiesto in giro ma quaggiu’ sono solo a pagamento ed io non ho più molte possibilita’ …….abito a Livorno

  21. Emma
    Emma dice:

    Cara Adriana, per i gruppi devi contattare il servizi di CODA Italia o di ACOA, trovi l’indirizzo internet nell’articolo, loro ti diranno qual è il gruppo più vicino. Al limite potresti formare un gruppo tu, le istruzioni sono alla fine del libro della Norwood, ma certo sarebbe meglio trovarne uno già avviato. Non pensare che alla tua età tu non possa più essere felice, proprio ieri una mia amica mi parlava del grande amore della madre settantenne…. E non è certo l’unico caso. Ma devi riuscire a stare meglio. Lavora molto su te stessa, e sul rancore. Se non riesci a trovare un gruppo (ma io penso che ce la farai) unisciti a un gruppo di spiritualità, fai meditazioni e cose del genere, aiutano più di quanto tu non creda. Nei prossimi mesi pubblicherò un e book su tutto ciò che può servire, tieni d’occhio il blog! Cerca anche di stringere nuove amicizie. Una volta ho fatto un articolo sulla UISP Grandetà, non so se tu sei troppo giovane per loro, ma mi sembravano proprio un gran bel gruppo di persone unite e solidali, che facevvano molte cose per divertirsi, sport, ballo, camminate, incontri… Anche questo dovrebbe costare pochissimo, e penso che qualcosa ci sia a Livorno. Fammi sapere!
    Un abbraccio

  22. G.
    G. dice:

    Ho 45 anni e ho letto il libro della Norwood quando uscì per la prima volta in Italia. E’ un po’ la mia bibbia, con rispetto parlando. Eppure, nonostante sia una persona informata dei fatti, continuo a sentirmi una donna che ama troppo, nel senso che mi ostino a portare avanti relazioni pseudo-amorose anche se mi fanno soffrire. Proprio da pochi mesi, ho concluso una storia durata tre anni che posso senz’altro annoverare tra queste.
    Ciclicamente, mi sottopongo alla psicoterapia per capire da dove nasce in me tanta carenza di affetto, tanto bisogno di amore insoddisfatto che mi porto dentro da sempre ma è come se non ne venissi a capo, tanto è vero che mi ritrovo a ripercorrere sempre la stessa strada. Ho capito di essere una persona che in fondo in fondo non ha una grande stima di sé, lo capisco proprio nei rapporti affettivi, nei quali a un certo punto mi faccio schiacciare. Peraltro è molto difficile che me ne vada prima che sia troppo tardi, riaccolgo l’altro tutte le volte che va e viene e aspetto che sia lui ad andarsene definitivamente. Questo stesso copione si è riprosto anche nella mia ultima storia. Dapprima sono stata a lungo corteggiata, ma all’inizio non ero innamorata e mi tiravo indietro. Alla fine, quando i miei sentimenti sono cambiati e ho “ceduto” al suo amore sono cominciati altri problemi. Mentre io credevo che a quel punto saremmo stati entrambi felici. Per esempio, se volevo stare con lui dovevo, e sottolineo dovevo, stare anche con i suoi amici e la sua famiglia anche se questo toglievo spazio a noi due. Inoltre dovevo tener conto dei suoi impegni e dei suoi tempi, sennò non ci si riusciva a vedere (per fortuna non abbiamo convissuto). In principio ho accettato tutto per “amore” poi però non ce l’ho fatta più e sia pure con dolore mi sono allontanata perché sentivo che mi stavo annullando, visto che nemmeno osavo più chiedere qualcosa per me per paura di contrariarlo. Una volta, ero in ospedale (sono stata operata per un tumore al seno) e mi sono sentita dire che il mio non era amore bensì un bisogno “patologico”. Patologico, capisce? In una situazione brutta come quella, sa cosa si può provare a sentirsi dire una cosa del genere dal tuo compagno?
    Ora la storia è finita ma a distanza di qualche mese questa persona mi manca e tutte le volte che prova a cercarmi io ci ricasco alla grande e faccio cento passi indietro nel mio cammino verso la rinascita. Ricado nel baratro. Ma perché, gentile dottoressa, certe donne come me sono capaci di farsi così tanto male? Che tipo di educazione o modelli di comportamento abbiamo appreso per arrivare a rispettarci così poco? Quando s’impara questa benedetta lezione che prima si vuol bene a se stessi e poi agli altri? Dopo quante legnate? A che età? Non è questione di egoismo, è questione che: se non ti ami tu ma chi ti amerà mai davvero? Mi scusi per lo sfogo, ma sono rimasta scottata di recente e la ferita brucia tanto. Grazie mille per l’attenzione

  23. Emma
    Emma dice:

    Cara G., grazie per la fiducia e la condivisione. Naturalmente non voglio entarre nel merito della tua storia, non pretendo di poterla capire né valutare nello spazio ristretto di una bacheca di commenti. Voglio però farti coraggio e spronarti a proseguire nel cammino della ricerca di un tuo equilibrio, e di un più grande amore di te stessa, che porterà inevitabilmente a rapporti più sereni.
    Come forse avrai letto in qualche altro commento, sto scrivendo un e boook sull’uscire dall’amare troppo, spero che possa essere pronto per l’autunno. Vuoi aiutarmi? Se sì riscrivimi utilizzando il form “contatti” e raccontami qualcosa di più della tua storia, indicando quali tentativi hai fatto per uscirne, quali cose sono stato almeno un po’ utili e quali non t sono servite a niente. Se vuoi.
    Se no, continua a seguire il blog, presto troverai altro materiale per te! E soprattutto continua, senza stancarti, a costruire la storia d’amore più importante, che è quella con te srtessa, che condiziona tutte le altre. Un grande abbraccio.

  24. barbara
    barbara dice:

    Ciao a tutte!
    Dopo quasi un mese dal mio ultimo post volevo solo dare notizia di come è finita la mia storia: è, appunto, finita.
    Per fortuna ho avuto la forza di troncare con una persona che non mi rendeva per niente feice e non mi dava attenzioni, che mi accusava di correre, ma che, anche se io ero molto innamorata, volevo solo conoscere, uscirci rispettando i suoi tempi. Però non ho mai visto il minimo entusiasmo nei miei confronti, solo attrazione fisica, e quando dovevamo finalmente uscire rimandava sempre con un sms all’ultimo momento. Solo tanti sms ma niente telefonate, pochissime uscite, nulla di concreto, nemmeno una conoscenza ch dovrebbe stare alla base di qualsiasi rapporto, anche di amicizia. Ogni giorno mi sentivo dire “MI PIACI PERO’ NON SONO INNAMORATO”. Ormai era diventato un mantra. Ho conosciuto un altro ragazzo tramite internet, che ho incontrato una volta non perchè mi piacesse ma perchè ci trovavamo bene a parlare. Dopo questa prima uscita ho visto il suo volto deluso.
    Insomma, NESSUNO SI INNAMORA DI ME, nemmeno quelli che si trovano bene a parlare e a cui piaccio fisicamente.
    Altro che volersi bene, ho solo voglia di farla finita perchè ho capito da tutti questi rifiuti che ho qualcosa di grosso che non piace, non si puo’ vivere cntinuamente rifiutati e senza speranza. Scusate e grazie per l’attenzione.

  25. Emma
    Emma dice:

    Ciao Barbara, ben tornata. Però, cosa stai dicendo? Se due persone stanno bene con te solo per certi aspetti e non si innamorano, non puoi dedurne che nessuno si innamori di te e tu non sia amabile.
    A volte dopo la chiusura di una storia può passare un po’ di tempo prima di incontrare un’altra persona veramente valida, ma è un tempo prezioso, da utlizzare per lasciar sedimentare il passato, per amare se stesse ancora di più, per centrarsi, per rimetttere a posto la propria vita, per ritrovare il senso del proprio valore indipendentemente da un uomo…. Chiediti quanto tu ti apprezzi. E quando finalmente risponderai “tantissimo”, potrai andare alla ricerca di un uomo cui tu piaccia altrettanto. Senza rimanerci male per gli sciocchini che incontrerai lungo la strada e che non ti capiranno. Te l’ho detto un modo un po’ semplificato (siamo pur sempre nella bacheca di un blog) ma funziona così!

  26. gabriella
    gabriella dice:

    Io sono stata abbandonata 2 giorni fa. Io ero innamorata di questo uomo e lo sono ancora, lui è andato via perchè dice lo assillavo perchè quando uscivamo,guardava spesso le altre ed io ero gelosa e mi arrabbiavo e così domenica dopo l’ennesima volta se ne andato. voglio premettere una cosa io mi comportavo così perchè quando uscivamo lo sentivo assente per questo avevo queste reazioni. ma ero anche gelosa perchè io mi sono annullata completamente per lui trascurando tutto quindi pretendevo attenzioni da parte sua. Ma non finisce qui lui con me era molto possessivo se andavo da qualche parte diceva che mi incontravo con qualcuno se uscivo con mia zia non ci credeva, se rimanevo sola a casa diceva che ero con qualcuno se sul cell. trovava chiamate cancellate diceva che avevo un altra scheda mi toccava sempre nella zona intima e se non ero b…. pensava che già avevo avuto rapporti mi guardava sempre gli ma questo non l’ho mai capito,e le chiamate che mi faceva io vivevo con l’angoscia di non sentirlo il tel.perchè altrimenti avrebbe pensato che stavo con qualcuno, quante volte voleva andarsene ma poi faceva retro marcia perchè lo convincevo io a rimanere, insomma lui era così ma lo perdonavo sempre, perchè anche se insoddisfatta lo volevo lo con me, in ogni cosa che facevo c’era solo lui, per questo quando uscivamo volvo le sue attenzioni, adesso penso che per colpa mia sia finito tutto, però prima che se ne andasse ho guardato il suo cell. ed ho letto il mess. di una donna, dove c’era scritto che si ero rivisti e quindi felici di essersi ritrovati,e quando sarebbe andato via da casa, però lui ha negato dicendo che era uno sbaglio, ora mi chiedo se ne andato perchè l’assillavo come dice lui anche se era lui il geloso possssivo, ho perchè ha ritrovato questa donna e quindi si è stufato di me??

  27. gabriella
    gabriella dice:

    Adesso sono così delusa, ho un senso di vuoto dentro che mi mi sta devastando, penso che mai e poi mai troverò un uomo da condividere tutto di amarlo ma che anche lui mi ami allo stesso modo, credo che queso non succederà mai, anche perchè ho perso fiducia sia in me stessa che negli uomini, e poi penso che non ci sono uomini in grado di farti sentire sopra il tetto del mondo, io ho tanto da dare ma……….

  28. Emma
    Emma dice:

    Cara Gabriella, capisco il tuo dolore, ma da quello che racconti la tua non sembrava certo una relazione sana, né felice! Se tu ci riuscissi, l’ìideale adesso sarebbe calmarti e prenderti un po’ di tempo per riflettere e far sedimentare le emozioni. Potresti forse capire così che desideri una relazione molto diversa, in cui tu non ti annulli, ma anzi valorizzi te stessa. Rileggi il libro della Norwood e riscrivi presto per dare notizie! Un abbraccio di sostegno

  29. Giò
    Giò dice:

    Ciao a tutte ragazze… il libro non l’ho ancora letto, ma credo che lo prenderò a breve…
    Ho 25 anni… Sono stata lasciata più di una settimana fa dal ragazzo che amavo e amo ancora con tutto il cuore a 5 mesi dal matrimonio… sono distrutta in questo momento e passo il tempo a piangere e non riesco nemmeno più a mangiare… Mercoledì scorso abbiamo litigato per una cosa banale… purtroppo lui ha accumulato rabbia per più di 3 anni, non sfogandosi mai, non dicendomi chiaramente quali miei atteggiamenti gli dessero fastidio… a novembre abbiamo deciso di sposarci… lui era felicissimo fino al sabato prima di lasciarci, ma per un semplice litigio ha mandato a monte non solo il nostro matrimonio, ma anche la nostra storia… purtroppo mi sto accorgendo in questi giorni che a lui non interessa proprio nulla del mio stato d’animo, continua a scrivere cose cattive su facebook per ferirmi… questo mi sta facendo capire che forse lui non è più innamorato di me e negli ultimi mesi ha finto di stare bene, ma in realtà covava tutto dentro… mi sento presa in giro… fino a qualche giorno fa ero al settimo cielo… e ora sto cadendo in una depressione devastante…
    Leggendo l’articolo mi sono accorta che rientro perfettamente tra le donne che amano troppo… ho accettato il suo carattere chiuso, anche se mi faceva molto male… e nonostante questa consapevolezza sono ancora innamorata persa di lui… perchè nonostante tutto abbiamo passato 3 anni da favola… sono confusa… amareggiata… distrutta… potrò mai uscire da questa depressione?

  30. Emma
    Emma dice:

    Ciao Giò. Mi dispiace per quello che ti è successo, e non voglio commentarlo, primo perché non c’è spazio, e poi perché al momento l’unica cosa che puoi fare è fermarti, sfogarti, riprenderti piano piano, e altrettanto piano elaborare. Molto probabilmente quello che ti è accaduto ha motivazioni profonde, molto probabilmente ti sta risparmiando un fallimento successivo molto più doloroso…. Ma ora ci stai male, è comprensible ed è normale. Hai tutta la nostra solidarietà. Vuoi riscriverci tra un po’, quando sarai più serena? Nel frattempo, cerca di coccolarti molto e di volerti più bene che puoi. Un abbraccio

  31. LARA
    LARA dice:

    CIAO, SONO LARA E STO FINENDO DI LEGGERE IL LIBRO DONNE CHE AMANO TROPPO…PURTROPPO FACCIO PARTE DI QUESTA CATEGORIA…CONOSCO GUIDO DA QUASI 20 ANNI E ABBIAMO DUE SPLENDIDI BAMBINI MATTIA E SONIA…LA NS. RELAZIONE HA SEMPRE AVUTO ALTI E BASSI E TUTTORA CHE ABBIAMO DUE FIGLI CI DIVIDIAMO SPESSO: IO A CASA MIA COI BIMBI E LUI A CASA DI SUA MADRE. NON ENTRO NEI PARTICOLARI PER ORA PERCHE’ DOVREI SCRIVERE PER ORE ED ORE…LEGGENDO IL SUDDETTO LIBRO PERO’ SONO RIUSCITA A CAPIRE DIVERSE COSE, TRA CUI ANCHE IL FATTO CHE LA MIA OSSESSIONE PER LUI E’ DETTATA DAL “NON AMORE” DI MIA MADRE NEI MIEI CONFRONTI, COLPA ANCHE DI UNA SUA MALATTIA (DEPRESSIONE…)…QUALCHE MESE FA SONO ANDATA ANCHE DA UN AVVOCATO PER DEFINIRE AFFIDAMENTO BAMBINI ECC., LUI E’ TORNATO ALLA RIBALTA CHIEDENDOMI DI LASCIARE PERDERE E COSI’ HO FATTO SOSPENDERE MOMENTANEAMENTE LA PRATICA…ADESSO COME PRIMA LE COSE TRA DI NOI NON CAMBIANO E NON CAMBIERANNO MAI…VORREI CHIUDERE DEFINITIVAMENTE MA NON HO LA FORZA SUFFICIENTE (E SOPRATTUTTO LA COERENZA)PER POTERLO FARE. COL FATTO CHE CI SONO DUE BAMBINI MI RENDE TUTTO MOLTO PIU’ DIFFICILE…LEI CASA NE PENSA?

  32. Emma
    Emma dice:

    Carta Laura, non sarebbe corretto da parte mia dare un giudizio sulla tua situazione con i pochi elementi che si possono leggere nella bacheca di un blog. Dico solo che se hai avuto la consapevolezza di una dinamica distruttiva questo è un primo passo! Rileggi con attenzione il libro e riflettici con calma. Fare le cose giuste è importante ma è molto più importante arrivare a una maturazione interiore che ispiri le tue azioni. Il vero messaggio del libro della Norwood è che è fondamentale amare e rispettare profondamente se stesse. Non tutte noi purtroppo siamo state educate a farlo. Man mano che sviluppiamo una sana consapevolezza e un sano amore di noi stesse tutto il resto dovrebbe venire di conseguenza… Ti abbraccio. Riscrivi presto

  33. laura
    laura dice:

    ciao a tutte, non ho ancora letto il libro ma sono sicuramente una donna che ama troppo e credo che questa sia una conseguenza del cattivo rapporto che ho da sempre con mia madre. La mia storia è troppo lunga da raccontare, cercherò di sintetizzarla. Ho 42 anni, sposata con tre figli, un matrimonio in crisi da sempre. Un anno e mezzo fa ho conosciuto un ragazzo di ben 17 anni più giovane di me su facebook e siamo stati subito in sintonia. Dopo pochi mesi ci siamo conosciuti (abitiamo nella stessa città) ed è stato un colpo di fulmine! E’ iniziata questa cosa travolgente ed intensa, che ci portava a sentirci in ogni momento ed a vederci appena possibile. Da subito sono volate parole grosse: ti amo, non posso nemmeno immaginare di stare senza te. Ma allo stesso tempo non voleva correre il rischio di essere scoperta dalla sua ragazza, per la quale a sua detta non prova nulla. Il finale di questa storia? mio marito ha scoperto tutto e io ho deciso che non posso più continuare questo matrimonio ed ho deciso di separarmi. Lui? un pò c’è e quando c’è è un tripudio d’amore e un pò è in crisi, perchè si sente in colpa per quello che è successo. E io sempre in balia dei suoi cambi d’umore senza che mai mi stia vicino davvero in questo momento. Sono consapevole che questa relazione non mi sta dando niente e anzi, mi fa stare male. Ma quando riuscirò finalmente a pensare a stare meglio? e come? mi sento come svuotata al pensiero che lui non faccia più parte della mia vita.. non so da che parte iniziare.

  34. Emma
    Emma dice:

    Cara Laura, ricomincia da te… E’ questo il difficile per le donne che amano troppo: ritrovare il rispetto di sé, spostare l’attenzione dal benessere dell’uomo amato al proprio benessere. Rifletti con calma se la separazione è proprio ciò che vuoi: se il tuo matrimonio è finito va bene, ma non puoi buttarlo all’aria per una storia con un ragazzo impegnato con un’altra… Rifletti con calma e fai le tue scelte pensando a te stessa. Senza trpppo romanticiscmo ma con vero amore per te stessa. Un abbraccio

  35. tiziana
    tiziana dice:

    grazie.grazie di esserci.sono codip da sempre e dopo una vita di tormenti sn in psicoterapia da 3anni,dopo aver conosciuto coda nel 2001.posso parlare di me cn la certezza di essere compresa,capita.provengo da una famiglia disfunsionale grave,ho sempre avuto la sensazione di essere trasparente e di nn meritare amore,o forse di dover lottare per essere amata.ho 50 anni e dopo tanti errori e compulsioni grazie a Dio sn viva e in recupero…..trovo meraviglioso questo blog

  36. Emma
    Emma dice:

    Grazie Tiziana per il tuo incoraggiamento… Sono felice del tuo recupero. Un abbraccio grandissimo e… Buone 24h|

  37. serena
    serena dice:

    ciao, ho capito di recente di essere stata una donna che ha amato troppo. ho vissuto con un uomo che mi ha plagiato, trattato come uno straccio e che non mi ha mai considerato.ho capito che per lui non esistevo. ma non me ne accorgevo. ogni tanto , in ferie soprattutto, era buono e gentile, era l’uomo di cui mi ero innamorata. allora io per ben 25 anni e tre figli ho sperato che lui cambiasse e divenisse l’uomo che ogni tanto mi faceva credere di essere.
    una tortura. poi si è infine stancato della famiglia, il gioco non valeva piu’ la candela, troppo lavoro! ha ben pensato di trovarsi un’altra. l’ho scoperto o ha voluto che lo scoprissi e ho capito che sessualmente ha avuto una vita parallela. per questo non mi cercava, non mi vedeva! mi dava l’illusione di amarmi e io completamente cieca ci credevo. poi la folgorazione: non mi ha mai voluto! e non è tanto il tradimento che forse mi aspettavo, ma è stato il rendermi conto di non aver visto e capito il meccanismo perverso che applicava su di me. questo mi logora e non mi fa respirare, mi fa mancare l’aria. gli ho lasciato fare del male, psicologico, a me e ai miei figli. mi sono piombati addosso migliaia di episodi negativi di cui io mi chiedevo il perchè! ora l’ho capito! ho amato troppo e non ho visto! e adesso non lo voglio piu’ mi dico, ora lui vorrebbe tornare ed io ancora cieca mi rassereno! quando sono sola come adesso invece dico no e mi rendo conto che non potrà mai cambiare. ma ho paura del futuro. non so cosa fare

  38. Emma
    Emma dice:

    Cara Serena, capisco bene la tua paura del futuro dopo tanto tempo con lui. Però questi momenti di lucidità sono importanti… Non posso certo darti consigli sapendo sosì poco di te, ma ricordati che hai diritto alla tua dignità, e ad avere accanto persone rispettose e amorevoli. Stai dalla tua parte… E prenditi per decdere tutto il tempo che ti serve: non è che se lui vuole tornare tu devi accettare subito… Ti abbraccio e ti auguro una vita pienamente felice, come meriti.

  39. patrizia
    patrizia dice:

    Ciao, leggendo le mail inviate da tante donne mi rendo conto di non essere purtroppo sola. Dopo 24 anni e due figli sono stata lasciata per una donna piu’ giovane, ma il peggio è stato l’essersi resa conto di aver amato troppo un’uomo che non aveva nemmeno un quarto delle qualità che nei miei sogni gli regalavo. E scoprire che in realtà è malato. Come me. Dopo 2 anni di terapia finalmente sto uscendo dal labirinto, dalle sabbie mobili. Ma proprio questa consapevolezza mi terrorizza, la consapevolezza di essermi circondata finora di persone che non hanno avuto il minimo rispetto di me. E le ho cercate io. Cosa troverò d’ora in avanti. E’ faticoso e duro imporsi alla vita, fa paura dire io esisto e ho il diritto di essere trattata con rispetto e amore.
    Sono arrivata in cima alla salita e da li cerco di insegnare ai miei figli proprio questo, perchè non accada anche a loro, perchè anche loro non desiderino dare amore ed essere ricambiati con indifferenza.

  40. Emma
    Emma dice:

    Cara Patrizia, grazie del tuo commento. Il tuo percorso denota coraggio: so che non è facile guardarsi dentro e ammettere tanti errori… Che poi non sono errori, ma la tua crescita. Siine fiera, e stai dalla tua parte. Se sarai capace di amare te stessa davvero ti aspettano anni molto felici! Un abbraccio a te e ai tuoi figli

  41. Dò
    dice:

    ciao,ho 32 anni e da 7 ho una storia con un uomo di un anno + grande.eravamo innamoratissimi inizialmente,lui mi riempiva di attenzioni.poi xò è subentrata la mamma,non era d’accordo sulla nostra storia,lui man mano si è lasciato condizionare fino a decidere di lasciarmi.ma ormai da 7 anni lui torna,sparisce,ritorna di nuovo e io non ce la faccio + xkè non riesco ad essere abbastanza forte da mandarlo via quando riappare!mi promette che cambierà tutto,ma ogni volta è sempre la stessa storia!me sento annullata,ferita e soprattutto presa in giro ogni santa volta vorrei tanto uscirne ma non so proprio da che parte cominciare.

  42. lorella
    lorella dice:

    oggi mi hanno consigliato di leggere il libro”donne che amano troppo”….anche io faccio parte della schiera purtroppo!!!ho letto il suo articolo e in molte cose ho trovato riscontro!!!ho 27 anni e per 4 ,sn stat con un ragazzo che amavo tanto,più della mia setssa vita,ma che mi tradiva ripetutamente,che si creava storie parallelle…..l’ho sempre perdonato perchè pensavo mi amasse,perchè ogni tanto lo vedevo cambiato, perchè……l’ho messo sempre al 1posto,ho fatto di tutto per lui…mi sono anche annullatat come persona…ero felice,o almeno pensavo di esserlo..fino a quando 4 mesi fa mi ha lasciata ancora una volta per1altra con la quale aveva una relazione parallela da 7 mesi……l’ho scoperto per caso..lui come sempre,mi aveva detto che voleva stare 1pò da solo e invece…………sono stat male….non uscivìo,non mangiavo….. e non era la 1 volta in 4 anni!!!ma ne sono uscita….la vacanza fatta aluglio ha fatto miracoli…ho riacquistato fiducia in me stessa…ancho se ho la paura di essere l’eterna secondae anche se ogni tanto il suo pensiero mi sfiora!!soprattutto quando lo immagino con l’altra,dopo averlo anche visto!!forse non maerò più come prima..ma chi può dirlo….1 pò ho paura…..ma incrociamo le dita…sono giovane!!!

  43. lidia
    lidia dice:

    ciao. oggi è una bella giornata e mi sento bene. anke io sn una ke ama troppo. nn so’ xkè. ho avuto una bella infanzia, nn mi è mancato nulla ne’ a livello affettivo ne’ materiale, ho due genitori meravigliosi ke si sn separati quando ero già grande ma ke nn mi hanno fatto mai pesare la situazione. macchine, vacanze, università, bei vestiti, begli amici, …insomma…tutto il meglio ke una persona possa desiderare. e forse x questo, x aver avuto così tanto mi sento in dovere di aiutare ki nn è stato fortunato come me.come un super eroe penso di poter salvare e cambiare tutto e tutti. ma a mie spese mi rendo conto ke nn è così. e ogni volta è un fallimento ke imputo a me stessa…garzie x lo sfogo

  44. Emma
    Emma dice:

    Care Lidia, Lorella e Dò, grazie per le vostre condivisioni e scusate il ritardo nella risposta (le vacanze…). Vi abbracco tutte, ricordandovi la lezione secondo me fondamentale della Norwood: imparare ad anare se stesse. Esercitatevi ogni giorno a trattare voi stesse con riguardo, gentilezza, pazienza, attenzione. E’ questa la via per guarire…

  45. Giorgia
    Giorgia dice:

    Buongiorno, io non ho mai amato troppo, nel senso che non ho mai amato per più di qualche giorno. Mi sento cmq una donna che ama troppo. Ma non so perché.
    Ho 36 anni, l’ultimo fidanzato l’ho avuto ( l’ho lasciato io) a 27 anni. Era una relazione “normale”, lui mi amava, mi rispettava, mi accontentava. Da allora son passati 9 anni e non ho più avuto una relazione che fosse seria: solo storie con uomini sposati in cui io facevo l’amante.
    Nell’arco di questi anni ho avuto una vita parallela a quella ufficiale di impiegata in cui io facevo quella che eufimisticamente si chiama “escort”, spinta da una ossessione che non era legata ai soldi, ma da qualcosa che devo ancora delineare. Forse desiderio di punirmi e di dimostrami che non valgo nulla?
    A 33 anni si è chiuso pian piano questo capitolo, ora ho bassa autostima di me e ho tanti pregiudizi verso gli uomini.
    Eppure ultimamente ho una piccola fiamma dentro che mi fa sperare di trovare un uomo con cui iniziare qualcosa di serio, perché ho 36 anni e voglio che qualcuno mi ami. E’ una fiamma che tutto d’un tratto divampa e diventa un’incendio… è l’ossessione di avere un uomo che mi ami. Mi sono iscritta a un sito per cercare l’anima gemella e da allora, mi sono accorta che ogni conoscenza è una fotocopia della precedente: al primo incontro, nonostante io espliciti di essere seriamente intenzionata, puntualmente questi uomini ci provano. Al mio rifiuto non mi cercano più. E quando invece mi aggradano, e faccio accadere qualcosa perché spero in cuor mio sia la volta buona, mi cercano fintanto che accetto le loro avance. Quando chiedo loro di fare cose semplici che non comprendano “il letto”, svaniscono.
    Ognuna di queste “storie” nasce e finisce nell’arco di una settimana: inizialmente io credo di aver incontrato il “mio uomo”, il mio salvatore; questi mi delude o sparisce e io cado in un baratro dove ogni volta mi sembra di aver perso la cosa più importante della mia vita, arrivo a livelli di disperazione e angoscia tali da non mangiare o dormire più. Mi comporto come se fosse finito il mondo. Con la stessa “grandiosità” con cui mi innamoro, cado nel baratro e… dopo nemmeno una settimana già mi sono dimenticata di quella persona. Sono consapevole che non c’è nessuna proporizone nelle mie reazioni. Oggi sto male di nuovo perché ho conosciuto un altro una settimana fa e lo penso in modo ossessivo. Da quando l’ho conosciuto dormo 3-4 ore a notte neanche, non mangio, aspetto telefonate o sms che non arrivano, ho questo senso di angoscia di non vederlo più, di perderlo, mi manca l’aria come se fosse l’ultimo uomo sulla terra, come se fosse la cosa più importante della mia vita. Mi rendo conto del paradosso e delle estremità delle mie emozioni, e so che fra una settimana o due sarà tutto finito, ma questa consapevolezza non riesce a mitigare i sentimenti forti ed estremi che provo in questo momento. Sono una donna che ama troppo? Sennò cosa sono? Stranamente mi quieterebbe sapere di appartenere a “un gruppo” con caratteristiche ben definite perché sapere esattamente dove si è collocati facilita il percorso verso la meta della guarigione. Mi dia una parola di conforto.

  46. Baby
    Baby dice:

    Ciao.Sono stata lasciata da poco più di 2 mesi dopo 9 anni (ne ho 41) di una storia all’inizio esaltante e poi sempre più problematica. Già sposata, in piena crisi, avevo trovato quest’uomo con cui riuscivo a condividere qualsiasi cosa, un dialogo a 360 gradi, una condivisione di passioni, di mente, di anima quasi totali… Mi sono separata, mi sono preparata per la nuova vita ma disgraziatamente non ho fatto i conti con il figlio, che mi è stato parato davanti come priorità. A quel punto mi ha preso il panico…e sono rimasta dov’ero proseguendo la mia doppia vita per anni. Da una parte un rapporto ormai improntato su una serena amicizia e un tranquillo rispetto (a casa mia, con il mio ex marito) e dall’altra un rapporto vivo, passionale, ma ormai spesso conflittuale. Per anni mi sono sentita decantare quanto fosse ideale questa situazione per lui, perchè cmq aveva bisogno dei suoi spazi, di stare anche da solo…poi in altri momenti insisteva sul fatto di sentirmi cmq a casa mia, nonostante non avessi diritto di parola ne nella gestione della casa (guai se mi mettevo a fare le pulizie! lui e il figlio si alteravano subito), casa che per inciso partecipavo a sostenere con metà dell’affitto (spesso del tutto perchè la sua ditta non gli pagava lo stipendio) ne avevo diritto di intervenire nell’educazione del filio, cresciuto con un rapporto amico/amico e non genitore/figlio. Sono passati gli anni. Piano piano la sua situazione economica si è assestata, ha trovato una casa migliore…ma nel frattempo è passato attraverso la morte della madre e un periodo lavorativo devastante. Da quel momento si è alzato un muro. Quello che era un dialogo a 360 gradi si è ridotto a 0. Ovviamente la colpa era mia. Per la non scelta di convivere definitivamente con lui. Ogni volta era un trattamento sempre più duro, sempre più arido. Dichiaratamente solo sesso e niente amore. Qualche volta sono fuggita. Mi sono rintanata nella mia casa, fra le mie cose. Nell’appoggio instancabile del mio ex marito. Ma poi tornavo. E si ricominciava. Trattata come una reietta. Poi quest’estate è saltata la valvola. Messo sotto pressione, mi ha lasciata. 2 settimane in sardegna da incubo. Adesso mi ritrovo svuotata, persa in un oceano senza fine di ricordi, di rimpianti, di sensi di colpa e di disperazione. Lui quasi non si ricorda più nemmeno come mi chiamo e suo figlio – 18 anni (ero arrivata al punto di considerarlo tale per me) mi disperezza con sentimento! Vorrei poter essere come loro…premere il tasto canc e annullare tutto… magari riuscirei anche a riguadagnare i 7 chili che ho perso. Vorrei poter dire che è una consolazione sapere che ci sono altre donne come me…ma non lo è affatto. Cmq grazie.

  47. Emma
    Emma dice:

    Cara Giorgia, scusa il ritardo nella risposta, avevo il computer bloccato. Sì cara, credo che tu sia una donna che ama troppo: non è certo per darti una etichetta, ma per spronarti a fare qualcosa per te stessa. Metti tutte le energie che profondi per questi uomini nel cercare aiuto. Hai probabilmente dentro di te emozioni non riconosciute, e ferite che ti spingono a cercare ossessivante distrazioni esterne, a costo di svilirti… Devi recuperare il contatto con te stessa prima di poter amare davvero.Cerca una terapeuta che possa aiutarti, e un gruppo di sostegno. Leggi gli articoli sulla co-dipendenza sul blog. Cerca un gruppo di donne che amano troppo, o un gruppo ACOA, o CODA, o SLA. Non aver paura di andare nel gruppo “sbagliato”: ogni esperienza ti aiuta a crescere, e dopo qualche riunione potrai capire se il gruppo è adatto a te o se devi chiedere indicazioni per trovarne uno più a tua misura. Fallo per te stessa, la tua vita lo merita. Ti abbraccio forte

  48. Emma
    Emma dice:

    Cara Barbara, scusa il ritardo nella risposta, ho avuto problemi tecnici con il computer. Mi dispiace per qello che ti è successo, ma spero che la tua sofferenza ti sproni a cercare aiuto per te stessa. Leggi quello che ho scritto in risposta a Giorgia e a tante altre…. Vale anche per te. L’amore vero è rispetto e felicità, non umiliazione e sofferenza. Cerca aiuto per scoprire quali emozioni sepolte ti inducono a sentirti attratta da simili situazioni di tensione e dolore. Cerca una terapia, ma sprattutto un gruppo di donne come te. I gruppi sono una fonte incredibile di forza per affrontare il percorso spesso doloroso del gurdarsi dentro… Hai una lunga virta davanti, e meriti di viverla meglio. Ma devi iniziare davvero ad amare te stessa, a difendere te stessa. Datti questa chance. Un abbraccio forte

  49. franescarossi
    franescarossi dice:

    ragazze, ma quante siamo, un esercito di “donne che amano troppo”? Potremmo fare un partito politico, una setta, qualunque cosa. Sono una di voi, una reduce, famiglia disfunzionale, amori sbagliati, sofferenza, depressione, solitudine. Ho attraversato quasi tutto un tentato suicidio, una separazione un divorzio e altre storie in cui mi sono sentita disgregata, offesa. Ora basta, dopo aver letto tanto fatto una fatica immensa ad accettare che la mia è una malattia, sono riuscita a mettermi in contatto con un gruppo di sostegno. Sabato il mio primo appuntamento. Ce la possiamo fare ragazze. fRancesca

  50. Ysela
    Ysela dice:

    Io devo ringraziare Dio per avermi fatto trovare sotto i miei occhi il libro di Robin Norwood grazie al quale ho trovato la forza per chiedere aiuto a una psicoterapeuta, la mia vita sta andando verso una strada senza uscita ma spero col tempo di uscire da questo “pozzo”.

  51. annalisa
    annalisa dice:

    Anche io ho letto il libro e mi sono resa conto di aver intrapreso inconsapevolmente la strada per la guarigione, dal momento che la lettura era avvenuta a posteriori. Ora incomincio a volermi bene e tutto è più semplice, vivo e soprattutto c’é tanta serenità dentro me. Cosa che auguro a tutte le donne che amano troppo. E fatto importante: anche se sono sulla via della guarigione non smetto mai di pensare che potrò ricaderci.. quindi mi guardo bene dal non commettere più gli stessi errori soprattutto cercare di controllare gli altri col pretesto di aiutare.

  52. Elisa
    Elisa dice:

    Salve Emma,
    mi chiamo Elisa, ho 27 anni ed è da tempo che mi porto dietro un grande dolore: il fatto di trovare continuamente o quasi partner con cui ho relazioni instabili che non hanno mai raggiunto il periodo di un anno; persone che all’inizio sono molto attratte da me e che dopo poche volte già iniziano ad avere un atteggiamento disinteressato..è un copione che si ripete, e più avverto la loro indifferenza più cerco in ogni modo di recuperarli. Ormai mi sento addirittura ridicola, tutto questo è grottesco, mi chiedo “che cosa ho che non va?”..inizialmente non mi sembrano le classiche persone inaffidabili, perchè finisce sempre così?..conosco bene i sintomi che ho quando non mi sento considerata, amata..è come essere in astinenza, diventa difficile non chiamare, trattendersi e soffrire con me stessa..un domani vorrei anch’io avere una famiglia, riuscire a crescere dei figli con la giusta serenità, con un compagno presente nella mia vita. Ma purtroppo ho maturato già da tempo la convinzione che non accadrà mai ..perchè mi succede continuamente il contrario, anche quando mi lascio andare e vivo serenamente le mie emozioni, risuccede sempre.
    L’unico modo è parlare con persone che vivono cose simili a me, purtroppo ora non posso permettermi economicamente di fare una terapia, e opterei per un gruppo di autoaiuto, infatti ho intenzione di chiamarvi.
    Oltretutto sono psicologa..eppure negli anni le relazioni che ho avuto sembrano non avermi insegnato niente. Sento solo di aver bisogno di un sostegno, di qualcuno che mi dia speranze, che mi alleggerisca questo carico che per me sta diventando sempre più pesante. Sto frequentando un ragazzo che non mi considera, anzi che ha un atteggiamento ambivalente nei miei confronti; esattamente questa sera ho intenzione di dirgli che è meglio chiudere questa pseudo-relazione, spero di riuscire nei prossimi giorni a richiamarlo e a tornare indietro per l’ennesima volta.
    Confido in una sua risposta.. sento di aver bisogno di un aiuto. Grazie

  53. Elisa
    Elisa dice:

    Ops, ho sbagliato a scrivere una cosa: intendevo dire che spero di riuscire a chiudere la mia attuale pseudo-relazione e di non richiamare questo ragazzo nei prossimi giorni e di non tornare indietro per l’ennesima volta.
    Non capisco perchè devo sentirmi come in astinenza anche quando un ragazzo non mi interessa così particolarmente. Dopo tutto i miei genitori ci sono, ci sono sempre stati e mi vogliono bene.
    Dicono che i gruppi di auto-aiuto siano un modo molto efficace per intraprendere un cambiamento e ovviamente per sentirsi meno soli e conoscere persone che vivono esperienze simili alle nostre. Vorrei iniziare da qui. Grazie. Elisa

  54. Emma
    Emma dice:

    Cara Elisa, sì. i gruppi di auto-aiuto posso davvero servire molto. Se non sei contenta della tua storia attuale puoi chiuderla. Comunque è più importante che tu metta energie nel processo di ritrovare te stessa, cercare aiuto, cercare sostegno, che non forzarti a fare passi per i quali magari non sei pronta… Quando starai un po’ meglio, probabilmente la tua relazione o migliorerà o finirà in modo naturale. Per cui non aspettare, e cerca aiuto per te stessa. Un abbraccio

  55. giusy
    giusy dice:

    ciao, sono giusy, ho tanto dolore dentro e ho il terrore di non riuscire a liberarmene.
    sono ossessionata dal mio ex compagno lui è come l’eroina o l’alcool insomma sono una tossica di lui anche solo sentire la sua voce mi da un po di sollievo
    sto malissimo
    giusy

  56. Emma
    Emma dice:

    Cara Giusy, dico a te quello che dico a tutte le altre…. Fai un percorso per te stessa, cerca un gruppo di sostegno, per poter iniziare ad amare te stessa… La tua vita merita tanta felicità, e non tutta questa sofferenza. Ma cerca di stare dalla tua parte e inizia…

  57. mari
    mari dice:

    Ciao, anch’io ho amato alla follia…fino ad annientarmi fino a giustificare l’omissione di un suo figlio che stava per nascere (con un’altra), fino ad occuparmi di quel bambino perchè lui potesse fare il padre. Mi ha ridotto una larva, fino a farmi ammalare….era sempre e tutto colpa mia. Ho tentato il suicidio,lui se n’è andato cercando subito 1 altra e mi ha proposto inseguito di fare l’amante…. E non riesco a distanza di mesi a farmene una ragione

  58. Emma
    Emma dice:

    Mari, vuoi deciderti a correre a cercare aiuto per te stessa? Rileggiti il libro nella Norwood, cerca un gruppo di sostegno, cerca una terapeuta, insomma aiuta te stessa!

  59. Baby
    Baby dice:

    Buongiorno Emma…sto leggendo il libro di Robin Norwood…lo leggo col contagocce perchè ogni volta che lo apro so che dovrò entrare dentro la mia testa, la mia anima…ed è tutt’altro che semplice. Non ho mai pensato che essere figlia di un alcolizzato potesse essere così devastante..non vi ho mai dato peso, tanto che ne parlavo con leggerezza, con tranquillità. Leggendo questo libro mi si è aperto un mondo. E’ come riuscire finalmente a vedere un puzzle coi pezzi al posto giuto… l’immagine è ad ogni pagina sempre più chiara. Purtroppo questo non mi aiuta a smettere di amarlo, di volerlo ancora, di sentire la sua mancanza…questo nonostante abbia scoperto che sta già cercando un altra (o come scrive lui “la caccia è riaperta”) dopo soli pochi mesi. Vedo che molte scrivono che il loro ex le ricerca…non so se ritenermi fortunata, visto che si è completamente dimenticato della mia esistenza…Cmq ho sentito di dover fare qualcosa, per me. Mi sono iscritta ad un corso di autostima. Voglio provare a lavorare su di me, per me. Ho visto i gruppi di sostegno…ma scusa la franchezza, sono troppo “religiosi” per il mio modo di pensare. Sempre grazie per le tue parole e per questo angolo di conforto. A presto.

  60. Emma
    Emma dice:

    Cara Baby, brava, bravissima, visto che ti muovi per te stessa! Quando alla religiosità dei gruppi, vedrai che alla fine del libro della Norwood è spiegato chiaramente che il Potere Superiore può essere inteso da ognuno come vuole: Dio, ma anche solo un principio di Bene, o persino solo la forza di tante persone unite: Si parla di Potere Superiore perché è necessario potersi affidare a qualcosa che sia più grande di una volontà spesso vittima di condizionamenti.
    Detto questo, i gruppi sono sempre lì se dovessi cambiare idea, ma non devi certo forzarti se non ti senti a tuo agio, l’importante è che tu lavori per te stessa. E poi perché non fondare tu un gruppo di sostegno un po’ meno religioso? Alla fine del libro della Norwood ci sono le istruzioni. Comunque ti abbraccio, scrivi ancora se vuoi del tuo percorso, sei di esempio per chi tentenna ancora…

  61. luana
    luana dice:

    salve…mi chiamo luana ho 36 anni e mi sono appena separata da mio marito , ho due bimbe di 7 e 10 anni …la storia con il mio ex era già finita e conclusa da parte mia da almeno 7 anni ma continuavo a portare avanti questo matrimonio per cercare di fare la cosa giusta per le mie bambine, poi è successo che ad aprile sembrava potessi avere un cancro e mi sono trovata a pensare che la vita è troppo breve per vegetare e non vivere… quindi ho iniziato a programmare il mio divorzio, l’ho comunicato ai miei e alle persone che mi stavano più vicine (al momento fatidico non volevo altre opposizioni), in quel periodo ho iniziato a parlare spesso con un vecchio amico che da tempo non frequentavo ma che conosco bene quasi da 20 anni …nel giro di un mesetto è sbocciato un amore che ha sfumature veramente molto belle e altre terrificanti …
    A giugno ho detto a mio marito che volevo la separazione, in seguito invece quest’uomo tanto bravo a starmi accanto ha iniziato a diventare sfuggevole, e a fare un sacco di tira e molla, a mettermi davanti donne con cui non aveva relazioni o con cui le aveva avute per crearmi insicurezza, poi è iniziato il gioco del tu in questi 20 anni ti sei fatta una vita ora troppo comoda voler far parte della mia… da un lato mi dice cose del tipo che mi ama da impazzire, che con me stà come non è mai stato con nessun’altra, che se non ci fossero le mie figlie io vivrei già con lui…e dall’altra dice che non riuscirà mai ad accettare il fatto che se la nostra storia và avanti la nostra famiglia (dio quanto corre!) sarà sempre una famiglia che non rientrava nei suoi piani, che le mie figlie non lo chiameranno mai papà e e che se io e lui avremo un figlio sarà sempre di serie B ..cose del genere…
    Qunado gli dico se vuole rompere lui dice si …ma non faccio neanche in tempo ad arrivare alla porta che mi ferma e mi dice che mi ama e non è pronto a rinunciare a me …poi però ogni due per tre ritira fuori gli stessi crucci che non riescie a vivermi al 100% perchè ci sono cose di me di cui non vuol far parte e io ho sempre creduto che se ami una persona non è facile ma affrontabile con la dovuta calma…non sò più cosa fare, lo amo tanto e quando c’è, c’è in una maniera bellissima …e sò anche che potremmo essere proprio una bella coppia perchè c’è sempre stata tra di noi una sincerità e una stima assoluta …avete consigli?

  62. Emma
    Emma dice:

    No cara Luana, non ho veri consigli sulla tua storia e anche se li avessi li terrei per me, perché non posso certo giudicare una vita da così poche parole nella bacheca di un blog… L’unica considerazione che mi viene da fare è che la vita, come giustamente hai capito, è troppo preziosa anche per farsi trattare male… se tu riesci a stare davvero dalla tua parte, sicura che vuoi il tuo benessere prima di tutto, forse lui chiarirà i suoi sentimenti e prenderà una posizione meno ambigua… Poiché però la tua felicità non può dipendere dal fatto che lui maturi o meno, meglio puntare sempre più su te stessa, organizzandoti per vivere una bellissima vita qualunque cosa lui faccia. Lo so che è più facile dirlo che farlo. Ma se tu rimani ostinatamente attaccata all’obiettivo di essere serena e felice indipendentemente da lui (oltretutto lo devi anche alle tue figlie) vedrai che la soluzione emergerà da sola.

  63. barbara
    barbara dice:

    Ciao Emma,
    avevo scritto il 6 giugno Quella storia è finita. Ora ho avuto un ennesimo fallimento sentimentale, innamorndomi di un ragazzo giovane e fidanzato, che mi ha un pò illusa, ma che poi ha buttato tutto in amicizia. Ovviamente essendo dipendente affetiva, questo rifiuto ha di nuovo acuito il mio vuoto. Questa volta, però, la situazione è davvero grave perchè sento di non avere piu’ speranze di migliorare nei rapporti, li prendo con troppa enfasi e non li vivo serenamente, perchè ho paura di perdere la persona, così da farla scappare veramente. Ho 36 anni, tutte amiche sposate, ho collezionato solo fallimenti e la mia psicologa continua a ripetere che devo trovare un motivo di vita OLTRE ad un partner, altrimenti sceglierò sempre quello sbagliato oppure quello giusto scapperà, spaventato dal mio attaccamento morboso. Però sono in cura da 10 anni e nessuno riesce a spiegarmi COME FARE CIO’. Tutti continuano a parlare di amare se stessi, coltivare interessi, ma io ho un vuoto ENORME dento, non trovo MOTIVO DI VITA se non nella famiglia che vorrei avere, non riesco a mettere in pratica queste cose, quell’aiuto non mi basta piu’ e anche il neurologo che mi prescrive l’antidepressivo dice che puo’ anche essere possibile NON GUARIRE MAI. Dopo tutto questo tempo vedo come unica soluzione il non esistere, perchè non trovo davvero un motivo valido. Per la tua esperienza riesci a dirmi con sincerità se sono destinata a rimanere così o se c’è qualche specialsta o qualche aiuto piu’ grande? Grazie di cuore in anticipo

  64. Emma
    Emma dice:

    Sì Barbara, l’aiuto più grande c’è ed è quello dei gruppi di sostegno. Dove vivi? Per te andrebbero bene CODA o ACA…. In fondo all’articolo sulla co-dipendenza di quetso blog trovi tutti gli indirizzi (c’è anche un gruppo online). Inoltre prossimamente pubblicherò un nouvo post.
    Mi raccomando, non scoraggiarti, e cerca l’aiuto di donne come te. Davvero nei gruppi trovi un aiuto che ha una marcia in più. Ti abbraccio

  65. Emma
    Emma dice:

    P.S. Non guarire mai? Non dire sciocchezze. Guarirai, e scoprirai una vita di qualità molto migliore!
    Dai notizie, ciao

  66. terry45
    terry45 dice:

    oggi vorrei condividere una frase che è stata illuminante per me : “riocrda che essere disponibile non vuole dire essere a disposizione”.
    non riesco ancora a concentrarmi .

  67. riccardo
    riccardo dice:

    …Salve a tutte…sono un uomo (etero per chi se lo domandasse) che ama troppo…leggendo questo libro ho capito tanti miei meccanismi sbagliati, anche se già prima di iniziare a leggerlo ho cominciayo un mio percorso per ritrovare la fiducia e l’autostima…nella mia vita il mio io femminile ha sempre dominato…per descrivermi io utilizzo sempre un aforisma e un tratto del libro i 9 gioielli interiori (che consiglio):

    -…A volte ho l’impressione di essere donna, perché amo col cuore. A volte ho l’impressione di essere un cane, perché sono troppo fedele. A volte ho l’impressione di essere una rosa, perché sono bello (dentro) ma ho le mie spine. A volte ho l’impressione di essere una stella, perché ci sono sempre anche nelle notti nuvolose… ma sono solo un uomo e vorrei fosse solo un’impressione….

    -…dobbiamo cercare dentro di noi le risposte, il nostro sguardo rivolgerlo dentro noi stessi…ciascuno di noi ha un lato maschile e un lato femminile, dobbiamo adoperarci per un cambiamento, e questo cambiamento, rispetto all’antico paradigma, ci chiede di vivere secondo la nostra natura femminile e ricettiva…solo risvegliando il sacro femminile, senza perdere la forza e la determinazione dell’io maschile, possiamo andare verso la luce e verso l’amore, che è fonte di nutrimento dell’essere umano. E’ necessario nutrire e curare il nostro io femminile.
    Vivendo nella nostra natura femminile, intuitiva e profonda, sentiremo il naturale desiderio di amare e di condividere il nostro amore con il prossimo.

    questo mio modo di essere spesso mi porta alla solitudine, a nn essere capito…ad essere frainteso…finendo nella banalità con la frase: ma sei gay? no, nn sono gay…io sono amore…!!!
    Passo continuamente da una storia all’altra con donne sempre con alle spalle diverse problematiche…faccio da crocerossino e poi una volta esaurito il compito ho bisogno di “salvare” qualcun’altra…sono come la storiella: ragione, stagione, per sempre…
    in questa fase della mia vita ho deciso di fermarmi…di lavorare sul mio io per ritrovare il mio equilibrio…poi spero di trovare la donna della mia vita, quella che tutti i giorni mi faccia battere il cuore….
    grazie per avermi “ascoltato” o letto :)
    auguro a tutte voi che si realizzino tutti i vostri sogni…Riccardo B.

  68. tatss
    tatss dice:

    buongiorno,
    sono una donna di 33 anni, sposata da 2, senza figli.
    mi riconosco un pò da sempre tra molte caratteristiche che appartengono alla donne che amano troppo, ma con delle differenze che mi lasciano dei dubbi. Mio marito è una persona sana e tranquilla, lavora, mi dedica del tempo e dell’attenzione, nè si droga nè dipende dall’alcool.
    Io invece ho una visione costantemente distorta della realtà.
    Ho sempre paura di non essere mai abbastanza per lui, soffro perchè non mi dedica ancora + attenzioni, perchè non lo sento abbastanza affettuoso con me, perchè non mi telefona per avvisarmi di un ritardo, ho sempre bisogno di trattarlo con dolcezza e attenzione anche quando lui ha tutt’altro per la testa che me e di conseguenza mi tratta con superficialità, magari per il lavoro o altri fatti suoi personali.
    In pratica vorrei sempre di più, sempre di più, ho sempre bisogno di essere rassicurata e tranquillizzata, a volte lo immagino con altre donne e quando torna a casa mi sento offesa, tradita, arrabbiata, magari lo aggredisco verbalmente o col mio atteggiamento, e tutto per una mia fantasia.
    Altre volte invece ho scoperto che di notte, qualche volta e forse anche raramente, va su internet e guarda siti porno. Si masturba, non si preoccupa neanche più di tanto di non lasciare tracce. Io, trovando le prove una volta, per caso, mi sono sentita impazzire. Da quel momento controllo più spesso pur sentendomi in colpa, e se capisco che questo è avvenuto ancora mi sento veramente male. Non riesco a parlargliene, ho il terrore della sua reazione, in realtà lo giustifico molto dicendomi che poi non è che lo fa sempre, che non è una cosa grave….quando magari in realtà, tra di noi, i rapporti sessuali avvengono solo se sono io a chierderglieli e spesso lui rifiuta. Io mi sento umiliata e non capisco, so di essere una bella ragazza E non capisco come lui possa non aver voglia di fare l’amore con me, mi colpevolizzo, distruggo la mi autostima, tento di proporgli qualcosa di sempre meglio, impegnandomi a più non posso.. Lui mi accetta, mi ama, spesso fa l’amore con me volentieri e con passione, è bellissimo, ma magari, per una volta che mi rifiuta, per me accade una catastrofe irreparabile e si apre il varco a mille e più pensieri negativi.
    Spesso litighiamo per questa mia continua richiesta di attenzioni, lui si arrabbia molto in quanto giustamente non ne vede il motivo, allora io cambio immediatamente atteggiamento e mi prendo alla fine sempre la colpa di tutto, che in effetti ho, razionalmente, perche tremo all’idea di averlo allontanato da me. Ho paura del distacco che potrebbe nascerne, di essere magari lasciata, non più amata…
    capisco che i miei atteggiamenti sono patologici, ma nei confronti di una persona che però non fa nulla o quasi per procurarmeli…oppure non è così? a volte sono molto confusa, non so se la colpa di tutto è mia… Tante volte io la colpa la do a lui, e ne sono fermamente convinta, ma poi cedo….e mi prostro a chiedere umilmente scusa.
    Ho pensato al mio passato, alla mia infanzia, e NULLA, dico nulla, mi fa ricordare un benchè minimo abbandono da parte dei miei genitori, sebbene ricordo che fin da piccolissima la notte mi svegliavo e andavo a controllare che mamma e papà ‘ci fossero’, che non se ne fossero andati. Ma loro ci sono sempre stati..tra alti e bassi come tutti, ma non mi hanno mai abbandonata.
    Cosa mi consigliate?
    a volte non mi sento neanche troppo idonea ad un aiuto perchè leggo di situazioni molto molto ‘peggiori’ o comunque con problematiche più rilevanti.
    Scusate per la lunghezza e se si è capito poco di quello che ho scritto. T

  69. Emma
    Emma dice:

    Cara amica, mi guardo bene dal fare una “diagnosi” nella bacheca di un blog! Che tu sia o non sia una classica donna che ama troppo, ci sono comunque in te una sofferenza e una insicurezza che ti impediscono di goderti la vita… Dunque il consiglio è di cercare aiuto! Hai diritto a vivere bene e con gioia sia la quotidianità che l’amore. Dunque cercati una brava terapeuta e magari prova anche con un gruppo di sostegno. Non cercare di capire da sola se “sei idonea ad avere aiuto”, o cosa può aver causato il tuo disagio: il parere di una persona preparata nel tuo caso è importante. Dai notizie più avanti…. Un abbraccio

  70. Francesca free
    Francesca free dice:

    Salve, io sono sicuramente una persona che è capitata in un rapporto malato lui si droga e io mi drogo di lui lei non ci crederà ma io ho solo 22 anni eppure ne sento addosso tutto il peso di questo amore malato da qui non riesco ancora ad uscirne ho avuto un infanzia non felice mia madre separata da mio padre si era trovata un compagno che la picchiava che ci picchiava a e e mia sorella… lei era talmente succube di lui che non reagiva finchè siamo cresciute e l’ abbiamo quasi costretta a lasciarlo. Ma non solo personalmente non mi sono mai sentia accettata dalla mia famiglia mia sorella è sempre stata riempita di regali io per esempio sin da piccola ho dovuto badare a me mi lasciavano a casa avevo 7-8 anni e sapevo cucinarmi solo la pastina e cosi tutti i gioni piangevo e non capivo che cosa avevo fatto di male per essere trattata così. Adesso crescendo sono finita in una storia che odio ma allo stesso tempo non posso rinunciare, ho letto il libro e mi sono riconosciuta in molte donne voglio cercare aiuto ma mi vergogno la situazione è diventata insostenibile ieri sono andata alla casa ho visto che si era appena “fatto” mi sono arrabiata e lui mi ha picchiato ora ho un occhio nero e tanto amaro nel cuore.Mi sono sfogata qui sopra perche e anonimo e perchè non avrei il coraggio di parlarne a nessuno mi dia un consiglio sono stanca e ho diritto di essere felice. Grazie in anticipo

  71. Emma
    Emma dice:

    Cara Francesca, per te sono assolutamente indicati i gruppi di sostegno per familiari di dipendenti. Prova questi indirizzi:

    CoDA Italia

    http://www.codipendenti-anonimi.it

    Al-anon Italia http://www.al-anon.it

    F.A. Figli Adulti http://www.romacivica.net/alanon/figli

    http://www.cestep.it/centriaiuto_Alanon_frame.htm#figli_adulti

    Vai sui siti, trova i telefoni, chiama per chiedere il gruppo più vicino a te… E vacci! Hai sofferto molto nella vita, ha diritto a ricevere aiuto e sostegno da persone che sappiano capirti. Ti abbraccio forte, dai notizie

  72. almayer
    almayer dice:

    Salve
    sono una ragazza trentenne.Preferisco non specificare….anche internet alle volte può essere piccolo. Stranamente un paio di anni fa mi è stato regalato il libro “Donne che amano troppo” della Norwood. Ricordo ancora che quando ho aperto il pacco ed il sorriso mentre leggevo il titolo del libro e subito dopo ho pensato ma che razza di libro…a me non serve un libro del genere e questo regalo fatalità vuole che sia arrivato proprio quando tutto è cominciato….o sarebbe più corretto dire si ripeteva nuovamente…..Avevo una storia tra “Felice” stavo con un uomo con cui però vivevo una storia a distanza…i primi anni li ho vissuti sereni fino a quando non si è innescato il solito meccanismo di sempre….se un uomo mi piaceva ci andavo a letto senza pormi troppi problemi. Ero brava, pensavo, a saper reggere il gioco, riuscivo a non farmi scoprire, ma sempre con lui rimanevo fino a quando non ho conosciuto quello che io definisco la mia croce di vita. per anni l’ho ignorato perchè quando l’ho visto la prima volta mi sono detta devi stare lontana da lui altrimenti sono guai!…alla fine troppo lungo da spiegare si sono create situazioni in cui ci siamo rivisti e frequentati per passioni comuni….ho resistito un solo mese prima di cedere.La mia storia a distanza è continuata per alcuni mesi ancora per poi concludersi tempestivamente per un suo ritorno nella mia città!…..io non ho interrotto la mia storia anzi come una folle ho condotto una doppia vita….mi frequentavo e mi vedevo con entrambi….consapevole che non amavo più il mio ragazzo ma L’ALTRO……ma L’ALTRO non mi ha mai messo davanti ad un bivio reale cosa che attendevo e non mi ha mai dato quella certezza per poter prendere una decisione da sola…..dopo un anno di questa vita ho fatto il passo ho interrotto la mia storia con tanto di casa e progetti futuri per cercare di stare con L’ALTRO….ma L’ALTRO mi ha semplicemente risposto che non potevo mai pensare di lasciare un re per un altro che lui non è secondo a nessuno e che non vuole storie serie nella sua vita.
    Sono passati due anni e continuiamo a stare “insieme” sempre più raramente ed io sono una domma che ama troppo perchè in qualunque storia nuova torno sempre indietro da lui pur sapendo che lui ha tante altre donne e soprattutto una che è convinta di essere la sola non riesco a dare un taglio netto…..ci ero riuscita per quasi un anno ma poi è bastata una sua carezza per ricadere e adesso è da quest’estate che ci vediamo per stare “insieme”…..ovviamente è impossibile raccontare tutta la dinamica ma oggi mi sono resa conto leggendo questa pagina che io sono una donna che ama troppo….credendo invece di saper gestire tutto quanto!!!!

  73. Emma
    Emma dice:

    Cara Almayer, sì probabilmente sei una donna che ama troppo… L’importante però non è metterti una etichetta, ma lavorare per il tuo benessere… Rileggi il libro della Norwood. E riprendi in mano la tua vita imparando a volerti bene! Ti abbraccio

  74. Vanessa....
    Vanessa.... dice:

    Ciao Emma,sono una ragazza di 25 anni,ke cerca disperatamente un vero amore ke pare nn arrivi mai….sono innamorata di un ragazzo fidanzato da 10 anni ke pare si voglia sposare con la sua attuale fidanzata,per il quale ho convissuto una storia di passione di un’anno e mezzo,dove mi sono ritrovata completamnte dipendente da questa persona,perdendo dignità e stima di me stessa tanto da umiliarmi di continuo nei suoi riguardi nn riuscendo a fare a meno di vederlo e sentirlo…leggendo questa pagina mi sono resa conto ke visto tutti i miei fallimenti in amore passati,e le mie mancnze di affetto nell’adolescenza sono ”una donna ke ama troppo”…mi spaventa tanto andare da un psicologo visto ke per me è una cosa nuova….nn c’è qualche altro sistema ??magari leggere quel libro della Norwood pensi mi possa aiutare?o sarebbe meglio curare questo mio malessere in un’altra maniera?mi sembra un’incubo vorrei tanto trovare la mia serenità interiore…spero di riuscirci!!!! <3

  75. Emma
    Emma dice:

    Beh, cara Vanessa… Senz’altro inizia con il leggere il libro “Donne che amano troppo”. Leggi anche il secondo libro della Norwood, “lettere di dome che amano troppo”.
    Segui poi questo blog, tra un po’ (ma parlo di mesi) vorrei pubblicare un mio e book sull’argomento. E poi puoi unirti a un gruppo Coda o Aca (trovi i link per chiedere gli indirizzi in questo articolo o in quello sulla co-dipendenza): i gruppi sono gratuiti e molto utili per iniziare a vivere in modo più felice! Ti abbraccio

  76. Lucia
    Lucia dice:

    Ciao a tutte!
    Ho letto molti dei commenti, e sinceramente mi sento rincuorata nel sapere di non essere sola e che i problemi si possano risolvere, senza fare sforzi ciclopici.
    Ho 29 anni e l’ultimo ragazzo con il quale sono stata, 7 anni fa ormai, soffriva di depressione; eravamo entrambi in analisi, separatamente, dalla stessa psicologa, che mi aveva etichettato (con disprezzo) come “salvatrice professionista”, e da lei non mi sono mai sentita capita. La storia con il mio ex è finita dopo due anni a causa di un mio “non ti amo più” e profonda delusione del mio partner (e senso di colpa da parte mia). Poi sono passati tanti anni, anni in cui ho intessuto rapporti di crocerossinaggio anche con alcuni amici, mettendo al primo posto i loro problemi piuttosto che la mia carriera universitaria, allora fallimentare. Credevo che fosse un modo per scappare dai miei problemi, e forse in parte lo era anche. Non volevo essere “brava a tutti i costi”, volevo essere amata dalle persone che avevo vicino, che poi puntualmente si sono dimostrate tutt’altro che amorevoli con me. Poi un bel giorno, mi sono ribellata a questo schema, ho cercato di uscirne, maturando l’idea che in fondo ero io a portare le persone a comportarsi così, tollerandone di cotte e di crude e mostrandomi sempre disponibile, generosa, “buona”… Ho imparato che chi non sa apprezzarmi non è in grado di volermi bene, e che non devo per forza piacere a tutto il mondo. Ho imparato a scegliere gli amici, ho sviluppato una sorta di “salvagente” che mi dice “pericolo” quando mi si richiedono (implicitamente o esplicitamente) cose che vanno contro la mia volontà o i miei interessi; a volte ascolto questo allarme, a volte lo ignoro, pur avendolo sentito. Da un anno a questa parte però, ho conosciuto un ragazzo di 33 anni che mi ha immediatamente attratta; è un musicista bravissimo ma fallito (subisco il fascino dell’artista), perchè i suoi sogni non si sono mai realizzati, e dunque soffre di depressione profonda, anche se non lo sa e non lo ammette. Me lo sono andata proprio a cercare, e ho fatto in modo che mi potesse “vedere”, perchè, dacchè avevamo solo rapporti sessuali occasionali, quando a settembre gli hanno ritirato la patente per eccesso di alcol nel sangue (ovviamente è pure alcolizzato), gli ho proposto un “patto” ingannevolissimo per entrambi: “tu mi presti la macchina, io ti accompagno al lavoro una volta a settimana”…potete immaginare come sono andate a finire le cose: faccio su e giù per la città come una scema, il più delle volte manco me lo chiede, e non ho ancora capito se per lui sono la sua ragazza o no. Lui mi è “grato” per quello che faccio ma non mi ama, si è solo “arreso” al fatto che io lo voglio, e per questo mi vuole bene. All’inizio mi cercava, mi sono sentita persino amata forse, ma poi ha detto e dimostrato di non volere niente dalla vita e di non essere in grado di dispiacersi neanche se finisce la sua. So che tutto ciò è vero solo in parte, e so anche di non essere innamorata di lui, perchè questa non è una forma sana d’amore. Adesso davvero non so che fare, io gli voglio bene e mi piacerebbe vivere una storia con lui…o forse non con lui…se penso a lasciarlo, più che sentirmi in colpa, mi sembrerebbe di scappare dal mio problema, ma se sto con lui non mi sento amata e capita. E comunque con me condivide tutte le sue pene, e stasera, che è san valentino ed è una festa stupidissima per carità, io sto qua davanti al pc, e non studio, e aspetto che lui si faccia vivo in chat. Perchè è uscito due ore fa…a comprare le sigarette.

  77. Emma
    Emma dice:

    Ciao Lucia! Aspetto che tu metta la tua bella ironia al servizio di te stessa, e che faccia lo stesso con la tua intelligenza, il tuo cuore, la tua energia! Basta occuparti degli alltri, ci sei tu adesso e c’è la tua vita che ha urgente bisogno di cure. Leggi anche gli alltri commenti se vuoi, e unisciti a un gruppo Coda (indirizzi in questo post e in quello sulla co.dipendenza…. a proposito di problemi di alcol) E riscrivi tra un po’ se vuoi! Un abbraccio

  78. Alessandra
    Alessandra dice:

    Ho 29 anni e purtroppo rientro nella categoria..
    Sono stata una bambina trascurata,vessata e estremamente sensibile.
    Come tutte le donne “che amano troppo” non ho mai avuto una storia vera,solo uomini sfuggenti e problematici.Paradossalmente non sono mai riuscita ad amare veramente,sono sempre stata troppo impegnata a soffrire!Quello che mi disillude è che da due anni e più vado da uno psicoterapeuta,ma non riesco proprio a guarire totalmente.Le dinamiche dei miei rapporti migliorano di pochissimo..(è difficile anche l’amicizia).
    Insomma,sono molto preoccupata.Ho paura che non riuscirò mai ad uscirne.La terapia mi aiuta a capire i problemi,a capire che ero questo tipo di donna,ad amarmi un po di più.Ma ancora sono incastrata,ancora soffro,ancora piango di notte..
    Forse le donne come me vivono per sempre in un cerchio.
    A.

  79. Emma
    Emma dice:

    Cara Alessandra, non scoraggiarti. La terapia è utile, ma ancora di più è utile un gruppo di sostegno. Fatti coraggio e vai a uno dei gruppi di Coda, trovi gli indirizzi dei servizi generali nell’articolo, devi contattarli e chiedere se c’è qualcosa nella tua città. Per il resto, un enorme aiuto ti può venire dalla pratica regolare di una via spirituale (meditaziome, contemplazione, una religione ecc.) . Riscrivimi tra qualche mese e fammi sapere se va meglio. Tieni d’occhio il blog perché tra qualche mese ci sarà qualcosa di interessante per le donne che amano troppo! Un abbraccio

  80. Alessandra
    Alessandra dice:

    buongiorno a tutte.
    ho appena finito di leggere il libro “donne che amano troppo”.
    mi sento molto confusa. ho comprato il libro per scherzo, perchè volevo regalarlo ad una mia amica, ho cominciato a leggerlo e mi sono sorpresa per quanto mi ci sono ritrovata.
    ho sempre saputo di avere delle difficoltà di relazione, ma non solo con gli uomini anche con le amiche. mi sembra che tutto mi tocchi troppo e in modo sbagliato e periodicamente mi ritrovo molto sola e molto infelice per questo.
    non so da dove cominciare.

  81. Emma
    Emma dice:

    Cara Alessandra, compra un’altra copia per la tua amica e tieniti questa. Rileggila piano, sottolineando con calma i passaggi che sembrano riguardare più te. Poi, se vuoi, compra anche “Lettere di donne che amano troppo”, della stessa autrice, è molto utile. E poi cerca di unirti a un gruppo di sostegno di Coda! Trovi l’indirizzo nell’articolo. Sono gratuiti e molto utili. E fammi sapre com’è andata! Con coraggio ed entusiasmo. Sembra che tu abbia trovato la chiave delle tue difficoltà… E, anche se il cammino è lungo, non è poco sapere in che direzione andare. Sorridi….

  82. Sara
    Sara dice:

    Ciao, ho 29 anni e per 2 anni e mezzo mi sono letteralmente umiliata per un uomo. ha 16 anni più di me un single incallito, un solitario, uno nel quale trovavo molti problemi che IO potevo risolvere con la sola forza del mio smisurato amore per lui. mi sono resa ridicola, speso soldi per lui, elemosinato amore, mai ricevuto un regalo, pronta a giustificare ogni suo atteggiamento nei miei confronti, vedendo in me il problema, non saperlo amare nel modo giusto, doverlo accettare per quello che è ma volerlo cambiare perchè fosse mio. e così ho perso me stessa, sono diventata brutta e piena solo di sofferenza, attaccata allo star male perchè conoscevo solo quel tipo di sentimento, paura di essere felice, essere sola, non trovare qualcuno che mi possa amare. dopo averlo aspitato perchè malato una settimana a casa facendo schifosamente di tutto per farlo stare bene, comodo, comprargli i boxer, e altre miliardate di cose come in questi due anni e mezzo è sparito. in un momento dove ho perso il lavoro, dove anche io ero malata, dove ero in una causa per lavoro, lui è sparito ed ero io che lo assillavo, perchè lui doveva rilassarsi. un uomo che non ha ne arte ne parte, che vive grazie al lavoro del padre, che è rinomato per fare le serate da diciottenne e lavorare poco. e ha ricominciato a sentire la ex. in questa settimana ho deciso di chiudere e lo so di averci provato già molte volte.ma ho avuto paura di toccare ancor di più il fondo paura di perdere me stessa come mai avevo provato.ho bisogno di aiuto ma non so come fare se non cercando in me.voglio ritrovare la felicità quella vera che un tempo provavo.e voglio buttare alle spalle i miei sensi di colpa per i miei comportamenti ed amarmi come mai nessuno potrà fare. grazie ^_^

  83. Emma
    Emma dice:

    Cara Sara, sì, amati di più…. Il consiglio per te è sempre lo stesso: cerca un gruppo di sostegno! Non sottovalutare l’aiuto che puoi riceverne. Un abbraccio grande

  84. Cristina
    Cristina dice:

    il fatto che ho cercato questo argomento è sintomatico della bufera emotiva e psicologica che sto vivendo….il problema che, ormai, la bufera, è diventata la regola, a tal punto da preferirla ad una bella giornata di sole.
    Mi chiedo se so amare. Mi rispondo che vorrei poterlo fare, con l’istintività che mi anima e con l’intelligegenza e la forza che hanno sempre guidato i miei passi barcollanti verso una meta, chiara, di felicità ed onore. Mi rispondo, poi, che non sarà facile. Paragono il poter avere amore alla vincita di una combinazione miliardaria. Mi è bastato uno sguardo per “innamorarmi”, lo sguardo di una donna che non cercava il mio amore, ma solo il gioco. Il mio cervello ha smesso di funzionare, perchè attratto dall’unica attenzione che lo poteva nutrire veramente. Quello sguardo di donna, bella, affascinante, apparentemente forte ed interessata ha rotto il mio equilibrio di indifferenza. Per due anni quello sguardo, una voce, una mano casualmente nella mia, una parola detta senza volontà, sono stati i miei unici compagni di viaggio. Il tutto nascosto dietro ad una presunta amicizia e ad una voluta “leggerezza”: non credo che lo abbia mai capito. Ho perso, dietro ad un incubo di felicità impossibile, tempo e speranza, dignità. Ho ceduto, consapevole di farlo, ai desideri malati di una donna che non ho ancora compreso se sia, a sua volta, vittima o carnefice. Poi ho soffiato via dal mio corpo i residui di quel fuoco fatuo e ho detto basta, basta, basta. Solo la lontananza fisica mi può salvare. La più bella, forte ed, insieme, amara emozione che ho provato nella mia vita mi ha ditrutto, mi ha prosciugato l’anima, ma non credo che abbia vinto. E’ triste il pensiero di avere fatto l’amore una volta sola nella mia vita e di averlo fatto con chi sapevo non aveva alcun desiderio per il mio essere o la mia fisicità: sono stata un numero in una spietata roulette. Sono una donna che ama troppo, che desidera troppo, che forse non sa comprendere e probabilmente non sa farsi comprendere.

  85. Emma
    Emma dice:

    Cara Cristina, come scrivi bene! Questa tua capacità può essere, a un tempo, la tua salvezza e il tuo pericolo. Può essere salvezza perché la scrittura è terapeutica… Se un domani uscisse un tuo libro, correrei a comprarlo. Perché non scrivi, davvero, la tua storia d’amore? Potrebbe essere un viaggio utile e bellissimo. E tuttavia stai attenta a che la fascinazione delle parole non diventi giustificazione. Usa la scrittura cone una via per uscire dal dramma, non per restarci invischaita. Io non credo che in te ora ci sia autocompiacimento di scrittrice, però mi sento di avvisarti di questo possibile rischio. Per il resto… Usa strumenti banali ma efficaci come una terapia o un gruppo se vuoi sostegno, e la prosa per aiutarti a trovare la strada di quella felicità che, sono certa, troverai.

  86. marcella
    marcella dice:

    ho letto il libro due anni fa, ma nn ho dato la ”profonda importanza” ….e pure gia’ stavo vivendo una relazione distruttiva, ma nn volevo accettare la realts’…sono passati altri due anni, la relazione continua ed è sempre piu’ distruttiva…ho ”ripreso’ il libro.rileggo ogni giorno l ‘introduzione e mi convinco sempre piu’ ke il mio è un amore malato!!!Lui è un uomo ”inaffettivo”, mi kiama, mi scrive sms, ci vediamo e poi, si kiude nella sua ”caverna”….si allontana con una fredezza tremenda,a momenti nn lo riconosco e pure io tendo sempre a giustificarlo.E’ UN uomo ke ha sofferto nella vita, nn riesce a dimostrare affetto, si allontana per paura…è qui ke agisce la mia ”malattia” lo sto giustificando…e nn dovrei!!!!!Un giorno ho kiesto a Dio , esasperata, fammi capire ke uomo è???LA sera stessa l ho nincontrato con un ‘ altra donna…..potete immaginare la delusione, il senso di vuoto e l assurda paura di perderlo….ho toccato il fondo…..sto lottando ancora cn me stessa per non rikiamarlo, è dura, solo vicino a lui mi sento serena, lontano da tutto…..ma devo farcela perke’ ho toccato veramente il fondo!!!!mi kiedo solo una cosa,:gli uomini amano in mododiverso, e lui ha sofferto da goivane, per la malattia e morte del padre, una madre presente ma fredda, potrebbe aver paura di amare???Potrebbe nn saper amare????…la nostra relazione è durata circa 4 anni,una relazione soprattutto molto ”a distanza’….mi kiedo, cosa sono stata realmente io per lui….???ma……

  87. Emma
    Emma dice:

    Cara Marcella, basta domande su di lui…. Ora occupati di te! E’ arrivato il momento di cercare aiuto, una terapia o un gruppo, per stare meglio… Ti abbraccio forte

  88. Elisa
    Elisa dice:

    Ciao a tutti!Sono una donna che ha amato troppo per troppo tempo:10anni ed è stato terribile!Ora da 3 anni vivo una sana ed equilibrata relazione con un uomo meraviglioso…pensavo di essere “guarita”,di essere riuscita a superare la mia vecchia relazione e invece mi rendo conto di esserne ancora vittima.Ultimamente ho vissuto un periodo caotico:la perdita di un caro amico,difficoltà nel trovare lavoro e studi ripresi piu volte ma non ancora conclusi,è come se non riuscissi ad andare avanti e costruire la mia vita,il mio futuro…non sò se dipenda da questo momento di smarrimento ma ho sentito fortemente la necessità di riavvicinarmi al mio ex,di ri-“incasinarmi” la vita e riprendere a provare quelle forti emozioni che scaturiscono da questi rapporti sbagliati.In questi 3 anni io e il mio ex non ci siamo mai persi di vista,abbiamo continuato di tanto in tanto a sentirci e vederci…da parte mia ogni volta che lo rincontravo tornavo a casa sollevata all’idea di aver chiuso con lui,era come una conferma di aver fatto la scelta giusta!Da parte sua invece è come se fra noi non fosse cambiato nulla e l’attrazione fisica e sessuale,che da sempre è stata al centro della nostra relazione,in lui è sempre rimasta molto forte,quasi incontrollabile!è come se ne fosse vittima!Da entrambe le parti c’e’ ancora qualcosa di non concluso…crede sia possibile all’interno della stessa relazione amarsi “troppo”,essere entrambi dipendenti dall’altro?Lui non ha mai voluto impegnarsi seriamente ma allo stesso tempo mi ha sempre voluto e mi vuole al suo fianco,non vuole lasciarmi andare…ormai da 13anni.Io mi sono completamente annullata per lui ed ora vado a periodi,a volte consapevole della situazione,indifferente e felicemente occupata con la meraviglia del mio attuale uomo,a volte invece confusa,avvilita,turbata,eccitata dalla voglia di riavere accanto il mio ex e il nostro prticolare e autodistruttivo rapporto.Sono ad un passo dal ricascarci,con un senso di colpa enorme nei confronti del mio splendido ragazzo ma è come se per me fosse indispensabile tornare indietro,ricommettere l’errore per avere nuovamente la conferma di aver fatto bene a “chiudere” e vivere la mia vita con qualcunaltro.Oppure e spero di sbagliarmi,ho solo paura che con il tempo questo rapporto particolare con il mio ex possa esaurirsi ed ora cerco di riavvicinarmi a lui e riprendere il tutto nella speranza che rimanga sempre cosi:entrambi dipendenti uno dall’altro.Sò che non ama dare pareri personali sulle relazioni ma se potesse dirmi qualcosa che possa essermi di aiuto le sarei grata!

  89. Emma
    Emma dice:

    Cara Elisa, hai ragione, non amo dare pareri perché temo di banalizzare situazioni umane che invece sono complesse. Come mi piacerebbe che tu avessi un gruppo di sostegno formato da donne in grado di capirti e di aiutarti! Certo la tentazione forte è di dirti di considerare lo stare vicino al tuo ex come “il primo bicchiere” che l’alcolista deve evitare per non risprofondare. Ma chissà, sei solo tu che puoi sapere.
    Forse puoi prendere questa situazione come una opportunità per capire se sei in grado di chiudere definitivamente con il tuo ex, il che probabilmente ti permetterebbe di aprirti ancora di più al nuovo amore… Perché il punto è proprio questo, essere disposta a lasciar andare. (Ma sei disposta a rischiare di perdere un amore sereno, solo per avere l’ennesima conferma che il tuo ex non è in grado di darti la serernità?)
    Riguardo alla tua domanda, certo, è possibile essere reciprocamente dipendenti, il che non è bello, perché non è amore… Se da parte sua ci fosse amore e non bisogno o dipendenza, forse avrebbe cercato di fare un percorso per migliorare e offrirti un vero futuro, non le solite cose distruttive, non credi? Ma ho già detto sin troppo, e prendi le mie parole solo come uno spunto. Per te i consigli soliti: stai molto a contatto con te stessa, cerca l’aiuto di persone serene che ti vogliano bene, affidati al Potere Superiore… E soprattutto cerca di lavorare per l’amore, e non per la dipendenza! Un abbraccio, fammi sapere

  90. Samah
    Samah dice:

    ho letto l’articolo con attenzione e non solo ma pure con la mia passione che metto in tutto tranne nell’amare me stessa…. devo dire la verità mi sento parte di questa ricerca come se fosse stata fatta su di me !!

  91. Marco
    Marco dice:

    Ciao a tutte… sono un maschietto ma con molto interesse ho letto tutti i Vs commenti. Soffrono anche i maschietti, non ci crederete ma è così. Mi presento sono Marco e ho 41 anni, dopo 13 anni di matrimonio, gli ultimi entrato in crisi, una figlia di 9 anni, incontro una donna, la mamma di una compagna di scuola di mia figlia, con la quale inizio una relazione. All’inizio tutto magnifico, finalmente stavo vivendo una storia ricca di passione fisico/mentale, un’intesa perfetta su tutto… Dopo un po xò i sensi di colpa, atteggiamenti possessivi da parte di questa persona, dove non perdeva occasione per colpire allontanare mia figlia e la mia ex moglie. Sicuramente x gelosia, per troppo amore… ripeto un rapporto speciale!!! Un bel giorno decide di andare a parlare alla mia ex moglie e raccontarle della nostra relazione, me lo tiene nascosto finchè, dopo giorni, la mia ex moglie mi chiama e mi racconta dell’accaduto, una versione che stava in piedi, metterla al corrente della nostra relazione, per minare qualunque possibilità di eventuale mio ritorno a casa. Ripeto ero separato legalmente da mia moglie… Lei mi da una giustificazione diversa, ma da li inizia un rapporto tormentato durato un anno, discussioni, tentativi di dialogo, emerse caratteristiche caratteriali difficili, ovviamente chi sbagliava ero solo io… ma io volevo solo rispettare mia figlia, e piano piano presentarle la mia nuova relazione, tutto qui, lei sosteneva che bisogna essere diretti, io la vedevo un po diversa… Lei in mille modi ha fatto sapere a mia figlia, tramite la sua che tra noi c’era una relazione… Risultato? Che sono 4 mesi che non ci vediamo più, ci mandiamo qualche sms, forse anche più di qualche e la penso sempre! Ma ho paura!!! Con mia figlia ho recuperato il rapporto, xchè è stata 20 gg senza parlarmi!!! Mia ex moglie, ha capito poco questa mia nuova relazione, un po x poca stima nei confronti di quest’altra donna, ma soprattutto xchè mi aveva chiesto di lasciar fuori lei e la bimba da questa situazione, anche qui ho provato a spiegare all’altra donna ma lei regiva dicendo che mia moglie non voleva si sapesse così lei poteva raccontare in giro che era ancora sposta!!! Insomma 2 anni tormentatissimi, dove mi hanno generato una confusione infernale… dove ho apprezzato la serietà e razionalità di mia moglie, ma conscio che per vivere un amore ci vogliono altri ingredienti, trovati invece in questa relazione tormentata, dalla quale non riesco a staccarmi… Ho paura e rifiuto qualunque invito, alterno momenti dove vorrei ritrovare l’entusiasmo di ricostruire con mia moglie x felicità di mia figlia, a momenti in cui scapperei con l’altra con tutte le conseguenze del caso… già vissute!!! Risultato? Che nei gg di festa me ne sto in casa a navigare su internet!!!

  92. Emma
    Emma dice:

    Caro Marco, hai letto sul blog l’articolo “Uomini che amano troppo”? Certo che succede anche agli uomini…. Come avrai visto cerco di non dare consigli…. Comunque ricordati che, per un amore felice, il rispetto è fondamentale… Nel riflettere su cosa vuoi, ricordati che tu per primo devi rispettare te stesso e dunque anche il tuo passato, tua figlia, le tue scelte, i tuoi bisogni, le tue emozioni e i tuoi sentimenti. Se tu lo farai sino in fondo, sarà più facile pretendere che anche altri lo facciano…. Ti abbraccio

  93. STEFANIA
    STEFANIA dice:

    SONO OSSESSIONATA DI UN TIPO STRANO, PROBLEMATICO, E COSI VIA…DA 3 ANNI. NN SO’ COME DIMETICARLO, NN RIESCO E’ PIU FORTE DI ME. TRA NOI NN C’E NULLA SENNO’ QUALCHE USCITA, BACIO. STO LEGGENDO IL LIBRO, FAVOLOSO, MA IN PRATICA COME SE NE ESCE?!
    GRAZIE.

  94. Emma
    Emma dice:

    Cara Stefania, alla fine del libro trovi molti consigli… E vanno seguiti abbastanza alla lettera! Ma i più importanti sono quelli che riguardano l’amore di sé….

  95. mari
    mari dice:

    Credo di aver raggiunto il punto di nn ritorno.HO paura …Non ho piu forza…mi sto logorando l’anima.CHI MI AIUTA ?????

  96. Emma
    Emma dice:

    Magari qualcuno nei commenti ti dirà qualcosa… Da parte mia io ti dico CORAGGIO, ma soprattutto ti ricordo di contattare un gruppo Coda… Un abbraccio grande

  97. eleonora scarpitta
    eleonora scarpitta dice:

    amare non è mai troppo,nella parola amore ègià racchiuso il senza fine.Non esiste amore senza sofferenza,non esiste riso senza amarezza.In media stat virtus,ma forse non si arriva all’equilibrio se non attraverso l’eccesso.(S.Paolo docet)

  98. Emma
    Emma dice:

    Infatti la definizion “amare troppo” è un po’ fuorviante. In questi casi non si ama affatto, in realtà, ci si ossessiona!

  99. Xilia
    Xilia dice:

    Sono ossessionata da lui.
    Da questo lui che neanche mi ha mai parlato di se’.
    E’ inziato tutto con le mail per poi passare alle chat
    Voleva sapere di me e io gli ho detto tutto di me, che avevo una famiglia , che avevo avuto un’ infanzia travagliata fatta da abbandoni, solitudini, le mie passioni.
    Piu’ i giorni passavano piu’ io per chattare con lui mi estraniavo da amici, mio compagno, mio figlio di 2 anni anni. Aveva in qualche risvegliato la mia femminita’, era un uscire dalla normalita’.
    Ma piu’ gli scrivevo , piu’ io mi sentivo depressa, perdita di sonno, malumori,perdita di interesse per la famiglia, sensi di colpa nei confronti di mio figlio. Mio compagno era preuccupato e dubbioso del mio strano comportamento.
    Mi svegliavo alle 4 di mattina per controllare la posta.

    Ogni mio pensiero per un anno era per lui, gli scrivevo le mail tutti i giorni.

    Quando finalmente mi sono decisa a vederlo, partendo per l’altra parte del mondo lui non si e’ degnato di vedermi da solo ma portando i suoi amici,
    Un ragazzo molto chiuso. Io non ho resistito la situazione, me ne sono andata dopo due ore.

    Non l’ho piu’ cercato per qualche mese.
    e poi per la noia o per non averlo mai dimenticato ho ricominciato a scrivergli e lui mi rispondeva con qualche riga.

    Dopo 1 anno esatto mi sono traferita nella citta’ dove lui abita e lavora, 1 ora da lui.
    In quasi 3 mesi si e’ fatto vedere solo 2 volte, solo per fare sesso perche’ e’ l’unica cosa che vuole.
    A lui interessano solo storie di sesso e ogni sera si vede con una donna differente.
    Domenica , dopo 2 settimane finalmente si e’ deciso nel volermi rivedere.
    Ma io dopo l’ennesima rimproverata da parte sua perche’ gli scrivevo messaggi teneri ho deciso di chiamarlo (mai fatto) e dirgli di non rispondere piu’ ai miei messaggi, che mi avrebbe dovuto cancellare . Ha detto di si’.
    E io spero che sia finito seriamente ,anche se subito dopo quella telefonata gli ho scritto ancora e ancora .
    Ma il buffo che lui in verita’ non mi ha mai parlato di se’ ,
    Il buffo e’ che ogni volta per avere le sue attenzioni dovevo scrivergli solo messaggi sessuali, se non..non ripondeva.
    addirittura mi ha proposto di avere rapporti sessuali in tre e io che …per accontentarlo ho detto di si’.
    Dentro la mia testa sono convinta che ha bisogno di mio aiuto quando io sono la prima ad avere bisogno di aiuto.
    Ho avuto una relazione con una persona frutto della mia immaginazione.

    Voglio uscire da questa storia se mi voglio bene. Devo smetterla di pensare che lui deve essere aiutato. Devo smetterla di pensare di conoscerlo, che lui in qualche modo mi voglia bene, mi ami.

    Devo uscire da questa storia per ritornare spensierata dalla mia famiglia.
    Devo smetterla di pensare a lui , di scrivergli.
    Devo disintossicarmi. il problema non sta in lui e non e’ lui ma in me.

  100. Emma
    Emma dice:

    Cara Xilia, sì, devi uscirne: rileggiti il libro della Norwood, cerca un gruppo di sostegno Coda. Fallo per te stessa! Un abbraccio

  101. margot
    margot dice:

    Io sono 2 anni che ho una relazione con il mio personal trainer. Ci vediamo tutti i giorni in palestra e spesso passiamo le serate insieme. All’inizio sono stata più discreta visto che lui convive da 7 anni con la sua donna, ma poi con il tempo sono diventata gelosa, ossessiva. Lo chiamo spesso e spesso lui nn mi risponde o stacca il telfono. Mi fa sentire brutta paragonandomi alle altre ragazze che girano in palestra, e inutile visto che in mezzo agli altri a malapena mi parla. Lo vedo interessarsi a tuttr intrattenere dei rapporti di conoscenza e flirtare con molte donne. Ma con me solo indifferenza salvo poi venire a letto con me. Mi ha detto ora dopo 2 anni che nn prova nulla per me ma che solo sesso. E che devo smetterla di assillarelo se no chiude la ns storia. In tutto questo io ho paura, mi sento umiliata, inutile, trasparente, vuota e priva di motivazioni anche solo per alzarmi la mattina. Ho rpovato la psicoterapia ma nn e’andata bene ora che faccio? Io da sola nn posso farcela

  102. Emma
    Emma dice:

    Cara MArgot, dico anche a te ciò che ho detto a Xilia: rileggi il libro della Norwood, cerca un gruppo di sostegno Coda. Basta stare male, basta buttare via gli anni e le occasioni per essere felice! Inizia a volerti un po’ di bene… Da sola non ce la fai? Ecco perché devi cercare un gruppo. Un abbraccio

  103. magda
    magda dice:

    Ciao Emma, sono Magda ACA
    ho delle news per i gruppi ACA in Italia
    ci siamo anche a Lecco, Roma e Modena
    abbiamo una pagina web in italiano all’indirizzo http://www.aca-italia.com e…ciaoooooo
    e grazie per tutte le amiche che finalmente escono dal buio anche grazie a te…

  104. clà
    clà dice:

    Vorrei scrivere righe e righe della mia storia…la considero non dipendenza, ma forte attaccamento.
    Mi crea più sofferenza che gioia. Ma una parte di me non vuole assolutamente rinunciare. Altrimenti credo lo avrei già fatto..Anzi, ho provato ma sn sempre tornata sui miei passi.
    Se la penso in questo modo provo un gran sollievo e tutto il male sparisce.

    Rileggerò ank’io il libro della Norwood.

  105. Anita
    Anita dice:

    Salve,
    In passato ho “Amato troppo” per colpa di un padre violento.In consequenza ho fatto delle scelte sbagliate.Sono sposata,adesso sono in crisi….fosse non ho superato questo modo malsano?.Non sono serena o felice….l’idea di chiudere con mio marito mi terrorizza.Delle volte ho le paure e ansia…mi piacerebbe cambiarlo in modo mio.Mio marito è un tipo molto immaturo e troppo chiuso…fosse per questo lo scelto perchè in qualche modo mi sento più a mio agio in questo situazione.Adesso voglio di più.Ho bisogno di affetto,gentilezze,sentirmi viva,desiderata e apprezzata.Ammetto nella nostra relazione di coppia ho capito che sta succedendo qualcosa di molto negativo.Ho capito che devo imparare di avere una sana autostima,fare le scelte sagge cosi posso amare in mondo giusto e sano.

  106. Emma
    Emma dice:

    Cara Anita, come sempre, riparti da te stessa, magari con l’aiuto di un gruppo! Hai il diritto di vivere con pienezza. Ti abbraccio

  107. mimi
    mimi dice:

    CIAO
    SONO UNA DIPENDENTE AFFETTIVA. HO UNA RELAZIONE DA 5 ANNI LOGORANTE CON UN UOMO CHE SI APPROFITTA DEL MIO TROPPO AMORE.
    SONO STATA RIPETUTAMENTE TRADITA E CIRCONDATA DA CONTINUE MENZOGNE E PROMESSE D’AMORE. ILLUSA SU UN FUTURO ASSIEME. SONO STATA SUL PUNTO DI AVERE UN FIGLIO CON QUESTA PERSONA CHE MENTRE ASPETTAVO UN FIGLIO NOSTRO SI DIVERTIVA IN CHAT E TELEFONATE EROTICHE CON ALTRE DONNE. POI HO PERSO IL BAMBINO. HO VISSUTO MOMENTI DI ANGOSCIA E DI ESTREMO DOLORE, DI NON LUCIDITA’. ADESSO STO UN PO’ MEGLIO. AVEVO CONTINUATO A FREQUENTARLO PENSANDO A ME, MA LUI HA COMINCIATO A MALTRATTARMI PERCHE’ NON SONO PIU’ SERVIZIEVOLE COME PRIMA, PERCHE’ NON VIVO PIU’ CON LUI E NON MI OCCUPO PIU’ DELLA SUA CASA E DEI SUOI PANNI DA LAVARE. INFINE DA QUALCHE GIORNO MI HA LASCIATA PERCHE’ HO PROGETTATO UNA VACANZA SOLO MIA. MI SENTO TRISTE ARRABBIATA, MA NON PIU’ COSI’ ANGOSCIATA. QUALCHE VOLTA SONO PRESA DAI SENSI DI COLPA …. MA SO CHE NON DEVO. LUI CONTINUA A SCRIVERMI MESSAGGI CON “MI MANCHI..” E IO NON VEDO IL SENSO DI TUTTO QUESTO. LASCIO ANDARE QUESTA STORIA COSI’ NON HO PIU’ ENERGIA DA INVESTIRE IN TUTTO QUESTO. DEVO PENSARE A ME, CERCANDO DI STARE BENE GIORNO PER GIORNO.

  108. Sally
    Sally dice:

    Ciao,
    Anche io sto lottando ormai da anni con una storia che mi ha causato innumerevoli dolori. Ero ossessionata, c’era solo lui, vivevo per lui, quando lui non è e non è mai stato altro che un donnaiolo incallito. Ho buttato 12 anni della mia vita dietro ad una persona così, pensando che potesse cambiare, pensando che io avrei potuto cambiarlo e nel frattempo cadevo sempre più in basso. Finalmente un giorno ho realizzato quanto male mi stavo facendo. Da due anni sono in cura con una psicoterapeuta, anni fa avevo iniziato a leggere il libro della Norwood, ma l’ho lasciato a metà. Nel corso degli anni ho più volte cercato di lasciarlo, ma non ci sono mai riuscita. Ora sto meglio, non sono più ossessionata riesco a star senza di lui per dei periodo ma non riesco a staccarmi definitivamente da lui e non ne capisco il motivo.
    Avrei tutte le ragioni per odiarlo, me ne ha fatte passare davvero tante eppure sono qui, tutte le volte che il signorino ha un problema metto da parte me stessa e corro in soccorso. Per un periodo davvero troppo lungo ho ruotato intorno a lui ed ora sono completamente sola. Vorrei frequentare un gruppo di sostegno per donne che amano troppo ma a Brescia non ne trovo, potreste segnalarmi qualcosa voi?

  109. Emma
    Emma dice:

    Cata Sally, scusa per il ritardo della risposta, ero in vacanza: devi contattare Coda, trovi i riferimenti nell’articolo: chiedi a loro il gruppo più vicino a te. Ricordato che tu sei importante e preziosa, e che sinché non impari ad amare te stessa, sarà difficile amare felicemente un’altra persona… Datti una chance! Ti abbraccio

  110. mary
    mary dice:

    non sò come uscirne…ho una relazione con un uomo sposato…lo amo..però lui non starà mai con me…non riesco a chiudere..sono disperata…

  111. Emma
    Emma dice:

    Mary, leggi i commenti delle altre e le mie risposte… La soluzione è nel lavoro su di te, e nell’amare te stessa. Datti la possibilità di essere felice! Un abbraccio

  112. may
    may dice:

    Ho ventinove anni, tre convivenze alle spalle, in ognuna adottavo dei meccanismi per farmi amare. colpa delle mie grandi carenze affettive infantili. oltre alle tre convivenze sono passata da una relazione all’altra bramosa d’amore, dall’età di tredici anni. sono una ragazza molto carina quindi per me non è stato molto difficile. nell’ultima convivenza durata quasi quattro anni il mio ex si faceva di coca. io per la prima volta ero diventata una donna cattiva e che voleva cambiarlo a tutti i costi. lui non mi avrebbe mai lasciata ed io ero pienamente convinta che mi amasse e che non ci fosse nessuno che mi amasse come lui. tanto è vero che ho fatto tantissime cose nei quattro anni insieme. corsi, lettura, sport. in più litigavo in continuazione, lui mi mentiva e mi mancava sempre di rispetto e se io mi azzardavo a tirargli uno schiaffo lui me lo ridava con gli interessi. eppure mi sentivo io quella forte, eppure ero convinta mi amasse e il fatto che non mi abbandonasse mi sembrava tutto. sono riuscita a chiudere grazie all’aiuto di tante persone ma è stata dura. sono riuscita a stare due mesi single. poi una sera per caso ho baciato un ragazzo lui ha 41 anni e già una figlia, io ho tremendamente paura. da quando lo frequento la mia vita si è un pò fermata, anche se non ci siamo promessi niente, ed è meglio così, anche se ci vediamo poco, ho paura di diventare dipendente. io ho bisogno d’affetto ed ho paura. ormai sono quasi due mesi che lo frequento, di male non me ne ha mai fatto. spesso mi trattengo e ragiono per non essere mai più la donna di prima. ma se non me ne rendessi conto, come ho fatto prima? ho tanta paura, vorrei star sola ma non voglio neanche buttare via qualcosa di bello. lui mi fa provare qualcosa. e quando non lo vedo mi manca. cosa faccio?

  113. Paola
    Paola dice:

    Ho vissuto 4 anni in balia di un amore totalmente malsano, e nonostante fossi conscia del fatto che quest’uomo non fosse nemmeno degno di essere definito tale mi sono incaponita nel voler risolvere i suoi problemi trascurando me stessa e il mio benessere psico-fisico. Sono caduta in una depressione profonda che mi ha provata sia fisicamente (notevole calo di peso e totale assenza di appetito) che psicologicamente (frustrazione, apatia fino ad arrivare a pensieri suicidi). Devo ringraziare le persone che mi sono state accanto con pazienza e dedizione e che mi hanno aiutata a superare questo baratro che sembrava essere senza fine.

  114. betti
    betti dice:

    impariamo a diventare consapevoli della realtà e smettiamola di essere brave a tutti i costi…

  115. Gabri
    Gabri dice:

    Ho avuto 2 storie importanti nella mia vita, quando la seconda storia è finita dopo diversi mesi di sofferenza ho iniziato a frequentare un uomo; questa storia, se di storia si può parlare, dura da luglio. Inizialmente proprio xchè si trattava di un’attrazione sessuale ero al settimo cielo….sapendo che lui era molto ambito quando mi chiamava mi sentivo importante, sentivo di essere la prescelta ma con il tempo sentivo il desiderio di rivederlo, che mi desse più attenzioni e mi infastidiva vederlo in atteggiamenti inequivocabili con altre donne, sotto i miei occhi poi….ma lui si è sempre fatto sentire quando andava a lui e solo ed unicamente per finire la nottata in bellezza….Ho sempre sperata di riuscire a farlo innamorare di me….ma lui nulla….mi faceva sbollire la rabbia e poi tornava all’attacco, chiaramente solo e quando voleva lui….e attenzione, in pubblico dovevamo essere semplici “conoscenti”. Ho sempre sperato che q.sa di buono fossi riuscita a dargli, che fossi riuscita ad entrare nel suo cuore ma ora mi rendo conto che non è così….ho già cercato di staccarmi ma q.do lo vedo non capisco più nulla e appena lui si fà vivo ci ricasco….oggi ho cancellato il suo numero e il contatto in facebook….spero davvero di riuscire a chiudere q.to rapporto che ora mi provoca soltano frustazione e sofferenza. L’idea di non essere speciale per lui ma solo una delle tante mi umilia. Di fronte ad una persona che ti risponde dopo tanti mesi di essere “libero come il vento” l’unica cosa da fare sarebbe troncare q.si rapporto e così sto cercando di fare….devo farcela a tutti i costi xchè io sò quanto valgo anche se a volte sembra che me ne dimentichi….vorrei essere più forte, più egoista e più padrona di me stessa ma ci riesco per un pò e poi ricado nel mio vittimismo e nella “depressione” non appena mi sento sola e non amata. Ho avuto un padre assente e dai 4 ai sei anni se n’era andato di casa, credo che sia legato a .to la mia sofferenza. Sono di Bergamo, esiste un gruppo al quale posso partecipare senza sentirmi troppo a disagio? Grazie tante.

  116. Emma
    Emma dice:

    Cara, in questa pagina trovi i riferimenti di ACA e di Coda Italia. Vai sui loro siti, telefona ai numeri nazionali, e chiedi se c’è un gruppo! Credo di sì.
    Altrimenti, forse da Bergamo puoi venire, almeno qualche volta, a Milano, dove i gruppi ci sono, mi pare anche di domenica (stessa procedura per trovarli).
    Un abbraccio e buone 24h!

  117. Sol
    Sol dice:

    Leggendo le vostre storie…
    Mi riconosco in quasi tutto ciò che scrivete…
    Uomini, donnaioli, belli e “ricercati” … che ci fanno sentire importanti quando “cascano” teatralmente ai nostri piedi dopo anni di “tattiche” affinate con l’esperienza…
    E dopo averci raccontato un milione di palle, spesso ancora riusciamo a guardarli con amorevole “stupidità” pensando … “Ma no… io sicuramente sono stata o sono qualcosa di diverso per lui… Non può essere stato tanto stronzo da prendersi gioco di me per tutto questo tempo sapendo di ferirmi”
    E invece sì, mentono sapendo di mentire… Fanno soffrire coscienti di farlo in modo spudorato, coscienti del fatto che siamo troppo buone per rovinare loro la vita in modo drastico.
    Potrei scrivere alla moglie, potrei scrivere a tutte le sue altre amichette, potrei prendermi la rivincita di avermi “rovinato” la vita…
    E invece no.
    Io, noi donne siamo più forti, non abbiamo bisogno di essere subdole come loro… dobbiamo solo imparare ad amare più noi stesse, volerci bene per ciò che siamo… E tirare fuori quelle palle che abbiamo anche noi…
    Io sto cercando di uscirne, con un aiuto e con la mia forza…
    Non nego che mi manca da impazzire, sarà un percorso lungo e doloroso ma ragazze, ci meritiamo davvero di meglio… E se anche non ci fosse nessun uomo alla nostra altezza, allora essere sole è sempre meglio, o magari “accompagnate” da un amico fidato, il cane, che è l’unico ad amarci incondizionatamente…
    Un bacio a tutte, forza!!!!!!!!!

  118. francesca
    francesca dice:

    insomma, sono riuscita a lasciare mio marito dopo trent’anni…gli ultimi dieci passati a farmi maltrattare…ma alla fine dopo esere finita al pronto soccorso ce l’ho fatta…ora ho incontrato un uomo meraviglioso, incarna tuttle qualità che amo in un uomo…è praticamente quasi perfetto..quasi perchè è sposato, e non sarà mai mio…sto ricominciando a soffrire…anche se ho gia letto il libro…mi sa che sono io ad avere qualche problema…

  119. mat
    mat dice:

    solo ora mi rendo conto degli errori commessi….ho avuto la forza di allontanarlo ,sembrava la persona migliore del mondo ,un pazzo,non ha mai voluto allontanarmi.corna in continuazione anche con mie amiche ,alcol droga,e mi faceva passare per matta!ha anche avuto il coraggio di cercarmi ancora per due anni dicendo che avevamo chiuso per via di una bugia che avevo detto….ridicolo,la donna è ancora discriminata,ma perchè spesso sono proprio le altre donne a godere delle tue sofferenze ma per cadere a loro volta un attimo dopo…non sopporto più di vederle mettersi cosi in ginocchio davanti a uno che magari pensa.. che scema!

  120. penelope77
    penelope77 dice:

    che dire? sono una donna che ama troppo! Sto vivendo una storia che mi ha logorata, devastata, distrutta. Mi ha tradita ed ingannata d continuo ma l’ ho perdonato sempre poichè era bravissimo nel recitare e dirmi che non voleva perdermi e sarebbe cambiato. L’ ho aiutato nel lavoro procurandogli appuntamenti e passando giornate intere al tel per lui ed il suo lavoro.l ho sommerso di regali, lui invece me ne ha fatti pochissimi e di scarsissimo valore.l’ ho giustificato quando mi maltrattava e scacciava.L’ ho rincorso, chiamato amato anche quando era evidente che per lui ero un passatempo, ciononostante non volevo perderlo.sono a pezzi. il vero problema non è lui ma io..perchè io si, amo troppo e mi sento una schifezza.

  121. Emma
    Emma dice:

    No cara Mari, la soluzione non è forzarti a lasciarlo (magari prima di essere pronta), la soluzione è capire le dinamiche che ti hanno portato a vivere una storia infelice, per non ripetere gli stessi errori in futuro. E la soluzione è anche amare se stesse. Una volta che starai meglio con te stessa, potrai o trasformare la tua storia oppure lasciarla andare più facilmente…

  122. Claudia
    Claudia dice:

    Da due settimane ho cacciato di casa mio marito che da 19 anni si e’ approfittato di me e di quello che pensavo fosse la mia bonta’ invece ho scoperto che si trattata di dipendenza affettiva. E’ stato assente sia come padre che come marito. Voleva avere rapporti sessuali di frequente e se mi rifiutavo per stanchezza o per altri motivi, si arrabbiava e mi diceva che “la portava” anche le formiche, e cioe’ che avrebbe “rimediato” altrove. Non si e’ preso mai nessuna responsabilita’ della casa, della famiglia, e dell’andamento economico. E’ stato discontinuo nel lavoro creando molti disagi economici in casa, per fortuna che io ho sempre lavorato, purtroppo trascurando anche le necessita’ dei figli (il piccolo ha problemi di dislessia). Stanca di tutto cio’, mi sono decisa e gli ho detto che volevo separarmi pur essendo consapevole che la cosa mi terrorizzava. Lui, non si aspettava un mio comportamento cosi’ deciso e si e’ spaventato, mi ha detto che non voleva perdermi e che avrebbe cercato di rimediare. Da un anno lavora lontano (l’unica cosa positiva e’ che finalmente arriva il suo stipendio tutti i mesi) e sta via tutta la settimana, dal lunedi al venerdi. Inizialmente, sentivo un po’ di sollievo, il fatto che non ci fosse, poi la cosa incominciava a pesarmi….il lavoro, i figli, la casa, tutto sopra le mie spalle, non ce la facevo piu’. Qualche mese fa scopro che nella citta’ dove lavora, va a scuola di ballo e la cosa mi ha scocciato tantissimo ed ha aumentato ancora di piu’ la mancanza di fiducia in lui. Mi sono arrabbiata e lui mi ha detto che dovevo fidarmi perche’ non faceva niente di male….con tutto quello che mi aveva fatto passare gli anni precedenti, sinceramente ero tutto fuorche’ tranquilla. Due settimane fa ho avuto il sentore che ci fosse un’altra…messaggi e telefonate che arrivano e che lui cancella dalla rubrica del telefono, bigliettini con frasi d’amore che a me non aveva mai detto….l’ho messo alle strette e lui negata sempre….cosi’ mi e’ venuto un attacco di panico e ho preso tutte le sue cose e gli ho detto di andarsene. sto male, mi sono poi sentita in colpa per averlo cacciato e l’ho anche richiamato e lui non e’ tornato…tutti mi dicono di lasciarlo stare dov’e’ e di non cercarlo…e’ dura, sto male, non magio e non dormo. faccio bene a lasciarlo andare? da una parte vorrei che tornasse cosi’ scompare questa stretta che ho sullo stomaco ma dall’altra non vorrei perche’ continuerei a non fidarmi ed ad avere paura che soffrire ancora. mi sento sospesa in aria con un baratro sotto.

  123. Emma
    Emma dice:

    Cara Claudia, non ti darò un consiglio sulla tua storia perché non mi sembra giusto, conoscendo la situazione solo dalle tue poche righe…. Il consiglio vero è quello di ricordarti che il lavoro vero parte da te stessa, dall’amore e dal rispetto per te e per la tua serenità…. Hai accanto amici o amiche di cui tu possa fidarti e che possano aiutarti e sostenerti? Mi auguro di sì… Se sei in una grande città, cerca l’indirizzo di un gruppo Coda o un gruppo di autoaiuto! Trovi i riferimenti nell’articolo che hai commentato o nella pagina “Aiuto psicologico gratuito”. Ti abbraccio e ti auguro di riuscire a trovare la strada verso la serenità!

  124. Sammi
    Sammi dice:

    Ciao… Io sono una ragazza adolescente e in questi anni ho avuto esperienze simili alle vostre… Non esco da un’infanzia difficile, da mancanze affettive, ma mi reputo ‘malata d’amore. La mia paura più grande è la solitudine, quindi ad ogni rifiuto piango e mi dispero… Ora sto avendo un rapporto con un ragazzo che mi fa solo star male… Mi fa piangere ogni notte e oramai il mio unico pensiero è lui. È un ragazzo lunatico, imprevedibile, non sai mai come si può svegliare la mattina… Una volta è dolce e mi fa stare bene, la volta dopo mi tratta male, mi parla di altre ragazze… Solo che io credo davvero di essermi innamorata di lui, non posso proprio farne a meno. Passa un giorno che non lo sento e giá mi manca.. Lui dice di volermi bene ma ho paura che sia solo uno che si prenda gioco delle ragazze e che tratti tutte allo stesso modo.

  125. Emma
    Emma dice:

    Cara, è la tua paura della solitudine a crearti problemi: probabilmente per non perderlo, quando ti tratta male, non gli dici che non ti sta bene, che non accetti questo tipo di comportamento. Se lo facessi probabilmente lui si risentirebbe e si allontanerebbe… Ma potrebbe poi capire che sei importante per lui (se lo sei) e tornare con un atteggiamento diverso. Oppure avresti perso uno che non ti amava, dunque meglio…. Ma non ce la fai, e lo capisco. Il mio consiglio è di passare il più tempo possibile con persone che ti vogliano bene davvero, non tanto per ascoltarne i consigli, quanto per sentire che è quella la normalità: essere trattata con affetto, sentirti dire che sei speciale… Devi piano piano costruire la tua autostima e l’amore di te stessa. Parlane magari anche a qualche donna più grande che sappia capirti e aiutarti. Esistono anche libri e gruppi per le donne che amano troppo, ma forse tu, così giovane, hai solo bisogno di guida e sostegno. Potresti chiedere anche pochi incontri a una counselor o a una psicoterapeuta che ti aiuti nella costruzione della tua autostima, potrebbe esserti molto utile per vivere con più forza e più gioia la tua vita affettiva! Se tu vivessi a MIlano (non so di dove sei) il gruppo che conduco io “Ama te stessa e vivi realzioni felici” sarebbe perfetto per te (ora è finito per l’estate, ma a settembre riprendiamo)! Ti abbraccio e scusa il ritardo nella risposta.

  126. Noemiata
    Noemiata dice:

    Sono Noemi, ho 26 anni…ho trovato finalmente la felicità…dopo 13 anni di sofferenza continua perchè proprio 13 anni fa è iniziato tutto…ho avuto la mia prima storia seria con un ragazzo che è durata quasi 10 anni…sono stata seguita dal mio centro di salute mentale esattamente da quando avevo 20 anni…mi era stato diagnosticato un disturbo di personalità borderline…ho lasciato quel ragazzo all’età di 22 anni circa…mi sono immediatamente messa con il suo amico ma continuavo ad essere sofferente…facevo scenate di gelosia…gli facevo un sacco di paranoie…sono caduta nell’alcolismo pochi mesi prima della mia laurea…ho avuto il mio primo ricovero per disintossicarmi dall’alcol soltanto un mese dopo la mia laurea…ma lì ho iniziato a cercare altri uomini…quel ragazzo il più serio e corretto mi ha lasciata…e da lì è stato un vortice di relazioni con tanti uomini e di alcol…non sono riuscita a trovarmi un lavoro nel frattempo…mi sono messa con un ragazzo ed è durata un anno…ma poi è finita perchè io cercavo altri uomini e continuavo a bere…parte il secondo ricovero…ne esco e ricomincio da capo a chattare per noia…ci ricado…e via un susseguirsi di relazioni con tanti uomini…fino a trovare l’ultimo…insomma 6 ricoveri…abuso di sostanze…abuso di alcol…i tentavi da parte della mia famiglia di interdirmi perchè così non potevano andare più avanti…ho avuto un’infanzia dove sono dovuta crescere troppo in fretta…mia mamma non stava mai bene…aveva tanti problemi…mio padre con il quale ora vivo mi ha sempre sostenuta…i miei genitori si sono separati che avevo 18 anni…avrei potuto uscirne prima forse…sono arrivata al punto di dire basta a tutto questo…sono stata seguita…blindata su tutti i fronti dal sert…dagli educatori…ma anche lì non riuscivo a stare bene sempre per stare dietro all’ultimo ragazzo…ora sono sola…ho l’appoggio delle strutture…della mia famiglia che a modo suo mi ha aiutata…ora sono qui…pronta a costruirmi la mia vita…finalmente…ora sto respirando e vi assicuro che non sono mai stata così bene da sola…è stato atroce…ho dato tutto di me…fino a finire davvero a pezzi…quel fondo da cui puoi soltanto risalire…parto dalla mia laurea…quella non me la può togliere nessuno…quella che ho costruito con le mie sole mani…un passo dopo l’altro…imparate a credere in voi…siete voi le più importanti in questo mondo…nessuno vi deve fare distruggere…guardatevi allo specchio e ditevi che voi valete…continuate a crederci…non sono mai stata meglio di così nella mia vita…

  127. Emma
    Emma dice:

    Brava Noemi! Sei tu che devi amare te stessa, per prima, l’amore di un altro arriverà dopo. Hai avuto una vita difficile: se ti senti sola, ricordati che ci sono i gruppi dei 12 passi che possono fornirti tutto il sostegno che vuoi! Ti abbraccio

  128. Una.fra.le.tante
    Una.fra.le.tante dice:

    Grazie per qs blog, cara Emma. Ci sono finita per trovare qualche consiglio su di me e qui, grazie al tuo articolo ed agli interventi delle ragazze ho capito tante cose. Questa consapevolezza mi sta aiutando tantissimo. Infanzia infelice – ricordi tristi di umiliazioni e violenza che risalgono a quando avevo 5 anni, con una mamma vittima pure lei di una madre simile, aggressiva e frustrata. Non se se mi abbia fatto più male il suo non amore o il vedere come maltrattava i miei fratelli. Voleva che le chiedessi scusa supplicandola, anche se nn avevo fatto nulla, mi colpevolizzava, umiliava davanti alle mie (rarissime) amiche. Ed è vero: questo atteggiamento poi lo ripetevo negli uomini della mia vita. Poche storie perchè ero brava a portarle avanti con la mia umiltà, il mio addossarmi colpe che nn erano solo mie, e grazie al mio modificarmi in funzione della persona con cui stavo. Fortunatamente nn ho mai trovato uomini violenti/aggressivi fisicamente come mia madre ma solo grandi egoisti. Ora aspetto con impazienza i libri della Nonwood – ne ho ordinati tre sull’argomento che mi sembravano interessanti – e mi faranno da guida sul lavorare su me stessa. Una volta tanto invece di modificarmi per ‘meritare’ l’amore di un uomo, lo farò per me stessa, per star bene dentro. Purtroppo gran parte della mia vita è passata, ho 53 anni, ma meglio tardi che mai. Spero di farcela da sola, altrimenti cercherò l’appoggio di un gruppo. Ti ringrazio ancora Emma, e auguro a tutte di divenire quanto prima consce di cosa ci fa amare chi merita solo un calcio nel sedere, perchè, da quando l’ho capito io, è come se avessi trovato il bandolo della matassa e iniziassi ad uscire dal buio.

  129. Emma
    Emma dice:

    Grazie cara di questa bellissima e lucida condivisione! Hai voglia di scriverci ancora fra un po’, magari dopo aver letto i libri? Vogliamo tue notizie! Un abbraccio e… Guarda che a 50 anni la vita ricomincia! ;-))))

  130. Una.fra.le.tante
    Una.fra.le.tante dice:

    Dunque (a scuole mi hanno insegnato che nn si comincia con ‘dunque’ ma mi pare che qua ci stia bene) ho iniziato la lettura del libro della Nonwood e mi sono subito commossa, percependo le emozioni delle donne che si raccontno. Sono appena ad un terzo del libro, ma mi riconosco in tante situazioni e modi di fare. Del resto però anche la società, la tradizione nn aiuta molto le donne e soprattutto noi che amiamo troppo. Quanti messaggi e chlichées sul fatto che la donna deve essere così o fare cosà per piacere ad un uomo… Forse non si dovrebbe far nulla ‘per piacere’, si dovrebbe essere semplicemente se stesse/se stessi e poi l’uomo/la donna ‘giusta’, che viaggia sulla stessa lunghezza d’onda ‘càpita’, senza dover essere ‘conquistato’.
    Ad ogni modo nn mi sento nemmeno di colpevolizzare i genitori, spesso vittime pure loro di un’educazione sbagliata…stranamente ci insegnano a come rimanere incinte se e quando vogliamo, ma nessuno si premura di preparaci psicologicamente al ruolo fondamentale di genitori. In pratica impariamo ad essere genitori sulla pelle dei nostri stessi figli…

  131. Evelyn
    Evelyn dice:

    Anche io ho sofferto in 2 occasioni diverse a distanza di 3 anni, l’ultima storia che mi ha devastato e per cui ancora soffro si è conclusa 2 settimane fa con la sparizione completa, fisica e telefonica, del mio boia dopo mesi di un rapporto fatto di assenze, brevi ricomparse, nuove sparizioni, bugie, non impegno senza mai fare però chiarezza senza mai dire, parlare chiaro…un uomo grande 58enne io 45 non un bambino….ma la colpa è mia che non ho avuto la forza di lasciarlo ai primissimi segnali e sono arrivata a farmi lasciare da lui….so che è stato un bene e spero che non si ripresenti più alla mia porta, sono così piena di rabbia…spero che questa volta mi serva veramente da lezione

  132. Matò
    Matò dice:

    Ho 35 anni e sono una laureata che pratica libera professione. Provengo da una buona e sana famiglia,non mi é mai mancato niente. Sono una persona molto seria e leale,non ho mai tradito e sono sempre stata sincera. In passato ho sofferto di una forte depressione x essere stata lasciata da un fidanzato(si parlava di matrimonio)anche lui molto serio e corretto. Ne sono uscita dopo 2 anni di terapia e farmaci…intanto perdere mio padre(persona meravigliosa,seria,forse un po’ rigida)…ed il mio gatto col quale ho vissuto in simbiosi. Sono stati periodi duri e di grande sofferenza. Dopo anni di chiusura in me stessa,l’estate del 2011,finalmente rinata,conosco un ragazzo di 6 anni più giovani,ex (almeno lui dice) cocainomane,gestore e lavoratore in un grande locale estivo,con una gran fama di donnaiolo…tutti mi mettono in guardia xchè ritengono non sia l’uomo x me…ma io ho visto una persona sensibile,innamoratissima e molto premurosa che molla la sua fidanzata x me e mi giura amore eterno e di essere disposto a cambiare vita x me.
    Lo tengo lontano x un po’ ma dopo inizio a frequentarlo…all’inizio era lui innamoratissimo e molto premuroso…all’inizio della primare(in coincidenza dell’apertura del suo locale estivo) inizia a cambiare…scopro che la sua ex continua ad assillarlo ma non mi aveva detto niente;scopro di un tradimento (da lui sempre negato…ma confermato da molti!) e da persona controllata,diplomatica quale sono (o meglio ero) perdo letteralmente la testa e,dopo un periodo idilliaco,iniziano liti furibonde dove sono arrivata a dargli uno schiaffo!
    Quelle poche volte che sono andato al suo locale,l’ho visto fare il crepitino con ragazze di più 10 anni in meno di me…ha però sempre detto di amarmi.
    Tra noi c’è una forte attrazione sessuale…io non ho mai superato il suo tradimento(riferitomi da un mio amico) anzi l’ho sempre ricoperto di insulti ed ho iniziato a controllarlo…
    A maggio mi dice che mi ama ma non é più sicuro di stare con me…io sparisco,distrutta…e dopo 3 settimane torna innamoratissimo…così fa pure a giugno,luglio ed agosto…ed io sempre li a rinfacciargli tutto il male che mi ha fatto ma pronta a tornare con lui…
    Ieri l’epilogo…mi dice che mi ama ma che non pensa che possa funzionare…in tutti questi mesi l’ho sostenuto,aiutato(a volte era depresso…soprattutto d’inverno,in estate si trasforma in un donnaiolo tutto preso dal suo locale…)…
    Adesso la situazione si é capovolta,prima era lui l’innamorato,adesso in presenza di altre persone fa finta di conoscermi a stento! Mi ha perseguitata e convinta a stare con lui,nonostante mille difficoltà,adesso lo vedo tranquillo e sereno sempre in giro ignorandomi. Credo di essere stata la sia ancora di salvataggio nei periodi bui…adesso che é forte mi ha abbandonata senza nessun rispetto…
    Sono ricaduta nelle stessa depressione di anni fa,resto chiusa in casa x giorni…mi sento usata e presa in giro…ora che io ho bisogno di aiuto,lui sparisce,fregandosene di me…credo pure che abbia una ventenne…
    Sono stata la sua amante,la sua famiglia(la sua é un disastro!),la sua autista quando gli hanno ritirato la patente x uso di cocaina…adesso che é risorto sparisce e mi cerca una una al mese x dirmi che mi ama e che vuole fare l’amore con me,poi scompare.
    Sono sempre stata fedele,leale e corretta…sono sempre andata contro tutto e tutti x lui(la mia famiglia non condivideva affatto!)…e in cambio il nulla più totale.
    Mi sento usata,umiliata e presa in giro…sono lontana da tutti i c’entri di aiuto…non ne esistono on line?
    Il mio psichiatra dice che io sto bene,sono solo ferita e umiliata…ma in questi giorni mi sento morire,ho un peso nello stomaco perenne,mangio quasi niente e penso ossessivamente a lui…in più quando l’ho incontrato ho fatto scenate di cui mi vergogno e assolutamente non da me!
    Credo di aver bisogno di aiuto. Vivo in sicilia e Palermo é lontana!
    Grazie x lo sfogo!
    P.S.Si Prega massima riservatezza sulla mia mail!!!

  133. ste
    ste dice:

    Salve non ho mai scritto in nessun blog prima d’ora non so bene come riassumere la mia storia sono fidanzata da più di tre anni e soffro da 2…insomma lo specchietto in alto è il mio ritratto Ti senti molto spesso attratta da partner particolarmente bisognosi
    – Ti senti molto spesso attratta da partner particolarmente irresponsabili o problematici
    – Trovi frequentemente delle scuse per giustificare il comportamento scorretto, o il cattivo carattere del tuo partner
    – Ti capita di mentire per nascondere (ai tuoi amici, alla tua famiglia, talvolta persino a te stessa) ciò che accade nella relazione
    – Se le cose vanno male, tendi a attribuire a te stessa ben più del 50% di responsabilità
    – Ti senti ossessionata da lui
    – Non fai che pensare a come puoi risolvere i suoi problemi (dimenticando spesso di occuparti dei tuoi)
    – Faresti qualsiasi cosa per compiacerlo (anche se questo significa andare contro il tuo benessere o la tua dignità)
    – Anche se lui non ti fa mai regali, ti sei disposta a spendere grosse cifre per lui
    – Ti piacerebbe cambiarlo
    – Sotto sotto, pensi di non meritare l’amore e la felicità
    – Hai una visione poco realistica delle situazioni affettive nelle quali sei coinvolta
    – Ti senti sempre piena di paura e di ansia
    – L’idea di chiudere con lui ti terrorizza
    io sono cosi ma non voglio andare in un centro o roba del genere ho 20anni mio padre non la vedrebbe bene non mi va di farlo preoccupare e di nascosto non posso per ragioni di distanza…cmq io non credo di non aver ricevuto amore o di essere stata trascurata da piccola anzi forse di attenzioni ne ho ricevute troppe specie da una persona anche se non credo sia qusto il motivo x cui sto male…il mio motivo non lo so qual’è io vorrei solo smettere di stare male e godermi la mia età….vi prego un consiglio che non sia andare da qualcuno vi prego qualcosa di realizzabile subito non so che fare

  134. Emma
    Emma dice:

    Cara Ste, non mi parli di tua madre… Se hai un buon rapporto, forse potresti chiedere aiuto a lei… O a una zia o a un’altra adulta di cui ti fidi. Capisco le tue remore ad andare in un centro, ma la tua felicità è importante! E se c’è qualcuna che ti aiuta è più facile. Dai notizie :-)

  135. Emma
    Emma dice:

    Ciao Matò, direi che è arrivato il momento di smettere di soffrire, cosa ne dici? Mi piacerebbe che tu avessi un gruppo di donne, che vedessi qualcuno che conosce il meccanismo dell’amare troppo e che potesse aiutarti. Se vuoi, possiamo fare qualche sessione via Skype… Scrivimi privatamente se ti interessa (e.chiaia@tiscalinet.it).
    Io in genere consiglio di andare da qualcuno sul posto, perché di persona è meglio. Ma poi non lo fai perché hai paura di essere riconosciuta… Vedi tu. Un abbraccio grande

  136. Emma
    Emma dice:

    Ciao Evelyn, scusa se approvo il commento solo ora, si era “nascosto”. Spero che tu sia ora molto più felice! Un abbraccio

  137. evelyn
    evelyn dice:

    dopo quasi 2 mesi di dolore sto imparando ad apprezzare me stessa e ho compreso che lui nulla mi dava ma era solo capace di togliermi….oguna di noi ha diritto ad essere amata, rispettata, compresa e sostenuta se non ci sono queste cose beh….sappiamo che è ora di fuggire SUBITO! Grazie

  138. evelyn
    evelyn dice:

    dopo quasi 2 mesi di dolore sto imparando ad apprezzare me stessa e ho compreso che lui nulla mi dava ma era solo capace di togliermi….oguna di noi ha diritto ad essere amata, rispettata, compresa e sostenuta se non ci sono queste cose beh….sappiamo che è ora di fuggire SUBITO! Grazie

  139. evelyn
    evelyn dice:

    dopo quasi 2 mesi di dolore sto imparando ad apprezzare me stessa e ho compreso che lui nulla mi dava ma era solo capace di togliermi….oguna di noi ha diritto ad essere amata, rispettata, compresa e sostenuta se non ci sono queste cose beh….sappiamo che è ora di fuggire SUBITO! Grazie

  140. evelyn
    evelyn dice:

    dopo quasi 2 mesi di dolore sto imparando ad apprezzare me stessa e ho compreso che lui nulla mi dava ma era solo capace di togliermi….oguna di noi ha diritto ad essere amata, rispettata, compresa e sostenuta se non ci sono queste cose beh….sappiamo che è ora di fuggire SUBITO! Grazie

  141. lynda
    lynda dice:

    Mi fa paura leggere la parola “malata”. Ho zero autostima, e probabilmente mi faccio in 4 per gli altri per sentirmi alla loro altezza. Non soltanto nelle relazioni affettive, ma con tutti… amici, a volte conoscenti…. Chiaramente le persone più problematiche attirano la mia attenzione…. ma a me aiutare gli altri fa star bene… mi appaga… mi fa sentire di servire a qualcosa… Questo vuol dire essere malate?
    Grazie.

  142. Emma
    Emma dice:

    Ciao Lynda, lascia perdere la parola “malata” e chiediti solo: mi amo abbastanza per essere felice, mi amo abbastanza per vivere le relazioni in modo paritario, per esprimere me stessa senza paura in un rapproto intimo? Mi amo abbastanza per fare scelte sagge per me? Queste sono le domande importanti. Se la risposta è no, non sei malata, ma sei una donna che ha bisogno di ricominciare da sé… Ti abbraccio

  143. doretta
    doretta dice:

    Ciao a tutte, ho scoperto stasera questo blog in un momento di lucidità mentale in cui capisco che l’attuale relazione mi fa del male. Ho letto un anno fa il libro’Donne che amano troppo’ e mi sono ritrovata in tanti passaggi, ma il male è piu grande di me. Non ho il coraggio di staccarmi, sono riuscita per tre mesi l’anno scorso e penso che è stato il periodo piu buio della mia vita. E come l’aria, come Dio. Stupidamente sento la separazione da lui come un accettazione che Dio non c’è piu. Che Dio mi ha lasciata. So che non c’entra, ma io la vivo cosi. E come essere dimenticata nel nulla.Mia nonna non ha avuto una vita sentimentale felice, mia madre tanto meno ma io voglio rompere la catena. Voglio essere la prima generazione di donne felici e libere di decidere per la loro vita. Ma sento che da sola non ce la faccio. Ci ho provato negli ultimi 3 anni ma non sono riuscita. Penso di aver bisogno di aiuto.

  144. Emma
    Emma dice:

    Ciao Doretta, non mi dici dove abiti. Se sei a Milano, perché non vieni al nostro gruppo che è tenero, meraviglioso, e funziona tantissimo? Se no, certo, cerca un gruppo di auto aiuto nella tua città, magari un gruppo Coda! Un abbraccio

  145. silvana montelatici
    silvana montelatici dice:

    Mi sento di far parte di questa “classe di donne” sia come moglie(ex) che come mamma ma non sono stata una bambina trascurata. I miei genitori mi hanno amato molto mi hanno dato tanto . Tutto quello che era nelle loro possibilità. Mi sono mancati all’eta’ di 57 anni, ero già nonna, ma mi mancano tantissimo. Alla luce dei fatti devo dire che sono stati i miei veri affetti quelli sinceri.

  146. Emma
    Emma dice:

    Ciao Silvana, sai, a volte sono i condizionamenti sociali a far sì che una donna “ami troppo”…. Sono felice che i tuoi genitori siano stati presenze così dolci e affettuose!

  147. claudia
    claudia dice:

    è da tanto che ho capito che vivo relazioni che mi fanno male, ho letto il libro e sono andata in psicoterapia, ma mi sembra che non sia servito a molto. Convivo da 13 anni con un uomo che dice di amarmi ma che allo stesso tempo mi critica, mi aggredisce(verbalmente) e che per ora, e mi costa molto ammetterlo, io mantengo. Come se non bastasse 6 anni fa conosco un’uomo che mi fa innamorare con modi gentili che io avevo ormai dimenticato esistessero, iniziamo una strana relazione fatta di incontri segreti solo per sesso e che ho sempre chiesto io e tanti sms ai quali non ho mai avuto risposta. E’ impegnato anke lui quindi tante volte ho giustificato le sue nn risposte col fatto che nn poteva o per lavoro o per impegni con la compagna. Ma poi mi dicevo anke,forse semplicemente quello ke vuole da me è il sesso, e finchè io lo perdono lui c’è e questo mi basta, ma non è vero non mi basta sento che ho bisogno di confronto di parlare e di vederci anke solo per quello e non per sesso. Ho rotto tante volte e tante volte sono tornata sui miei passi ed ora cosa mi ritrovo un’ossessione che mi ruba la vita, il sorriso, che incide sul lavoro e che paralizza in casa come un automa nella speranza che venga qualcuno a salvami, ma so che non verrà nessuno. Sono di verona e non so dove trovare un gruppo di terapia, ho bisogno di aiuto e lo so, per me questa non è più vita è un inferno. Grazie e scusate il poema. (mi sento maledettamente sola e un niente totale)

  148. Emma
    Emma dice:

    Cara, lancerò presto una giornata (da ripetere mensilmente) del gruppo “Ama te stessa e vivi relazioni felici” proprio per chi non sta a Milano. Vorrei tanto che tu trovassi un bel gruppo… Aiuta così tanto! Non ci sono gruppi Coda a Verona? Prova a telefonare…http://www.codipendenti-anonimi.it/
    Magari chiedi a loro se sanno di qualche risorsa su Verona… Ti abbraccio tanto

  149. claudia
    claudia dice:

    Grazie per l’incoraggiamento e per il sito…continuerò a seguirvi…saluti e auguri a tutte noi.

  150. Valentina
    Valentina dice:

    ho 21 anni e mia madre mi ha regalato il libro perchè 1 mese fa mi ha lasciato un ragazzo con cui stavo da tre anni…ed è incredibile che io mi riveda in tutti i sintomi…ho scambiato una dipendenza affettiva per amore di un uomo che mi ha sempre mal ricambiata nelle mie attenzioni, che mi ha plasmata a sua immagine e somiglianza ma che nonostante tutto mi manca e ho paura di amare…ma la paura più grande è di non essere mai felice…paura di diventare come una delle signore di cui ho letto i commenti che non sono mai state amate in tutta la vita.

  151. Emma
    Emma dice:

    Ma no! Hai la grande fortuna di aver capito così presto la differenza tra amore e dipendenza… Segui i consigli del libro, lavora per accrescere ogni giorno l’amore e la stima per te stessa… Vedraì, già solo questa sarà un’esperienza meravigliosa! Più amerai te stessa (in modo sano), più crescerai e potrai realizzarti, esprimerti e godere la vita in ogni aspetto, più saprai concederti esperienze dolci e belle, e più amorevole sarà il tuo prossimo partner! Presto, prestissimo, troverai un amore vero e felice. Abbi fiducia! :-)

  152. Carla
    Carla dice:

    Salve, sono approdata alla lettura di questo libro dopo una vita passata innamorandomi di uomini tutti rigorosamente sbagliatissimi. Ho 26 anni, non ho avuto un padre nella mia vita,ho sempre visto mia madre da sola, non so se questo abbia determinato la mia propensione per uomini che non mi amano assolutamente. Sono certa di non avere salvezza perché quando c’è qualcuno sano, disposto ad amarmi in modo sano io fuggo, e disprezzo la persona in questione. Non voglio accontentarmi di un uomo che non mi piaccia sul serio pur di avere una storia. Ma io mi innamoro solo di gente impossibile. Ho paura di arrivare a 40 anni così, senza un figlio e senza una storia

  153. Emma
    Emma dice:

    Ma no! Anche tu, come Valentina, sei molto giovane e hai la fortuna di aver capito già diverse cose di te stessa e delle dinamiche dell’innamnoramento infelice. Concentrati sul conoscere e sull’amare te stessa, piuttosto che sul trovare un uomo. Se puoi, unisciti a un gruppo di sostegno. Ma anche se non lo fai, lavora su te stessa con costanza, e vedrai! Quando inizierai ad amarti vivrai una vita molto, molto più bella delle tue previsioni!

  154. Alessia
    Alessia dice:

    Ciao!sono alessia ho 34anni,ho due figli,sono stata sposata dal 2003 al 2013 con un uomo rigido e incapace di rispettarmi.mi sto separando da quest uomo dopoo una vita di sopportazione,auguro a tutte le donne del mio caso di ritrovare fiducia in se stesse e di ricominciare a lavorare su se stesse per salvare situazioni interiori ed esteriori in bilico ma con la fede,e con qualsiasi mezzo necessario positivo per arrivare almeno al primo passo quello del distacco netto da situazioni pericolose che minano l autostima e la nostra felicita,l importante e non perdersi d animo,io leggo libri adatti oppure quelli che mi consigliano,lavoro sull autostima,leggo riviste di energie,benessere,meditazione,prendo i fiori di bach per aiutarmi anche sul disturbo psicosomatico,faccio pellegrinaggi,resto recettiva verso gli altri e cerco di ve

  155. nina
    nina dice:

    mi sono appena separata dal mio compagno giocatore patologico compulsivo, ho bisogno di un gruppo di donne che mi dia sostegno, ce n’è qualcuno nella zona di Verona?

  156. principessa
    principessa dice:

    Salve, ho 29 anni ed è da quando ho 16 anni che ho sempre avuto uomini già impegnati (sposati o fidanzati),tutte le volte che incontro un uomo single non riesco a provare lo stesso batticuore e quindi mi allontano o cerco sempre di trovare qulache difetto in lui da non farmelo più piacere!io vorrei un uomo tutto mio, che ami solo me, una famiglia mia e dei figli mie!aiutatemi perche non riesco piu a capire cosa ho che non va!!grazie

  157. Emma
    Emma dice:

    Cara Principessa, ci sarà qualcosa nella tua esperienza che ti fa tenere l’amore… Ti consiglio di trovare un gruppo di sostegno (per esempio un gruppo Coda http://www.codipendenti-anonimi.it/) o una brava counselor o psicoterapeuta per andare a indagare questa cosa, in modo da poter finalmente vivere un amore felice con un uomo tutto tuo…

  158. hellen
    hellen dice:

    ciao ..sono Hellen e voglio parlarti dell mio problema..l’anno scorso mi sono innamorata di un uomo dodici anni più vecchio di me….al principio pensavo che ho trovato l’amore dopo dieci anni di stare sola senza un uomo accanto..ma non era cosi…la relazione attuale mi fa molto male.a pesar de tutto questo , non ho il coraggio di staccarmi di lui.. è diventato per me, come l’aria per respirare…non credo che lui mi ama…quello che vuole da me è sesso ed soldi…si …soldi…perche io lo mantengo…ho saputo un paio di mesi fa che è stato in prigione per violentare sessualmente una ragazza di 18 anni…lui ha 62…adesso è in libertà condizionale , aspettando il processo….ci siamo litigato la settimana scorsa, ed per paura di chi lui mi lascia,ho voluto togliermi la vita…per fortuna mi hanno salvato in tempo i medici…le ringrazio per questo…..l’anno scorso, in ottobre ci siamo lasciati per due mesi….devo dirti che è stato il periodo piu nero della mia vita…pensavo che non ce la faccio…non avevo voglia di vivere, di vedere i miei nipoti, niente….adesso vivo con la paura di essere abbandonata di lui, e sono in guerra con Dio….la mia vita e diventata un inferno…non trovo la via d’uscita…sembra che non mi servono per niente tutti quei anni in cui ho studiato in la università..sono diplomata, e lui è un semplice operaio. però molto furbo… va con me ,ed con la sua ex..con quella va fuori a mangiare, da me viene solo per prendere i soldi…non so cosa fare per andare avanti…vivo a Cremona….comunque grazie per qualsiasi consiglio…

  159. Emma
    Emma dice:

    Helen, sono preoccupata da quanto scrivi. Mi sembra che tu sia caduta in pieno nella dinamica dell’amare troppo e che tu abbia urgente bisogno di aiuto e sostegno. Contatta per favore la segreteria di Coda http://www.codipendenti-anonimi.it e chiedi se ci sono dei gruppi di sostegno vicino a te. Altrimenti chiama l’Ufficio Relazioni con il Pubblico della tua Asl (trovi il numero sull’elenco del telefono alla voce Azienda Sanitaria Locale) e chiedi come puoi avere una consulenza in un Consultorio Familiare con una psicologa che ti aiuti a capire il perché di questa dipendenza. Se non riesci a trovare neppure questa fonte d’aiuto chiama gli assistenti sociali. Una relazione ti deve sostenere e rendere felice, questa invece ti sta rovinando la vita. Cerca aiuto al più presto! E facci sapere.

  160. Manuela
    Manuela dice:

    Ciao, sono da sempre terrorizzata dall idea di rimanere sola e per questo ogni volta che litigo col mio fidanzato e lui non i fa sentire per alcuni giorni vado letteralmente in tilt pensavo che sarei riuscita a migliorare col passare del tempo ,ma mi sono resa conto che non è così.Per provare a staccarmi psicologicamente dal mio compagno con il quale ho una relazione che dura tra alti e bassi da quasi 20 anni ho iniziato a sentirmi via mail con un ragazzo più giovane di me conosciuto questa estate Piano piano siamo diventati amici dalle mail siamo passati alle telefonate e poi ci siamo visti alcune volte .Lui ha fatto di tutto perché io mi avvicinassi ,ma una volta destato il mio interesse ha iniziato a comportarsi in moo strano per poi fare marcia indietro sostenendo di non sapere se fosse innamorat o o meno .E così si è deciso di non sentirtci più per un po’,peccato che io adesso sento moltissimo la sua mancanza e sto malissimo.!
    Purtroppo la cosa peggiore e che ho realizzato di essere dipendente anche da questa persona con cui non avevo intrapreso alcuna relazione ,ma soltanto un rapporto di amicizia un po’ più intimo.
    il motivo che mi ha spinto a scrivere e che a livello razionale questa persona non è compatibile con la mia vita presente o futura:apparteniamo a 2 mondi diversi per famiglia educazione abitudini cultura ma ciononostante mi sento in gabbia ,sono di pessimo umore e continuo a passare le giornate sperando che lui chiami.
    ora mi chiedo perché ogni volta che conosco qualcuno che mi dedica un po’ del suo tempo io aquasi per gratitudine mi avvicinò come amica poi a seguito sue avances cominciò ad interessarmi i e quando provo a sentire qualcosa e mi lascio andare immancabilmente questa persona se ne va.
    io mi sento abbandonata un altra volta e sprofondo in uno stato penoso per molto moltissimo tempo arrivando a piangere e a disinteressar i di tutto In attesa di un ritorno da parte di chi invece non ritornerà …

  161. Emma
    Emma dice:

    Cara Manuela, sai già che la risposta sta nell’imparare ad amare te stessa, e nell’avere una vita piena di gioia e di affetti che ti consenta di non comportarti come un'”affamata” quando arriva un uonmo… A te come a tutte ricordo la risorsa dei gruppi di sostegno. Quelli gratuiti li trovi qui http://www.codipendenti-anonimi.it/

  162. Lucia
    Lucia dice:

    Ciao a tutte/i, scrivo qui oggi per dirvi GRAZIE.
    Per dire GRAZIE alla mia carissima amica Valeria che mi ha fatto conoscere questo blog e che mi ha messo davanti alla realtà. Per dire GRAZIE al mio psicologo della ASL ce un bel giorno mi ha detto “sei abbastanza cosciente di te stessa per risolvere i tuoi problemi senza il mio aiuto”, perchè mi ha dato l’aiuto di cui avevo bisogno.
    Ho scritto su questo blog il 14 febbraio 2011, sono passati due anni e mezzo e io sono serena, mi trovo accanto a un uomo che crede nelle relazioni, che ascolta i miei problemi e che parla dei suoi. Mi trovo accanto l’uomo che amo, che mi ha scelta e che io ho scelto. Ieri sera, guardando un film (flight – parla di un pilota alcolista), mi sono resa conto di quanto le cose siano cambiate, di quanto sia stato bello vedere accanto a me il viso pulito del mio ragazzo, che mi abbracciava.
    Scrivo qui per dirvi che OGNUNA/O DI NOI PUO’ FARCELA, per dirvi che la vita non smette mai di sorprenderci, per dirvi che siamo noi che ci rifiutiamo di vedere TUTTO CIO’ CHE SIAMO E TUTTO CIO’ CHE POSSIAMO, perchè offuscate dal nostro malessere e dalla nostra sfiducia. Guardatevi indietro, pensate con lucidità quale vissuto avete alle vostre spalle, e sicuramente scoprirete di essere molto meglio di quanto vi sareste aspettate da chiunque!
    La vita c’è per tutti/e, e non è vero che non ci aspetta!!
    Buona fiducia!!

  163. Lucia
    Lucia dice:

    Ps: e parlate, parlate, parlate di tutto, con chi vi capisce, con chi è come noi, nei gruppi, con lo psicologo, tra gli amici (e riflettete sull’essenza dell’amicizia, chi vi è amico vi ama per tutto!), e se trovate un nuovo partner parlategli di voi, dei problemi, di quello che sentite. Chi non capisce non merita, non siamo strane/i, siamo soltanto esseri umani!

  164. Martina
    Martina dice:

    Ciao a tutte….io da poco piu di una settimana sono riuscita a rompere la relazione che avevo da oltre 5 anni…con l’uomo che ancora oggi sento di amare…leggendo i vostri commenti mi sono sentita meno sola! Lui ha una grossa dipendenza da cocaina e questo ha disintegrato il nostro rapporto sempre molto problematico…Nel corso di questi anni ho tentato piu volte di chiudere la relazione ma con scarsi risultati…alla fine cedevo sempre alle sue richieste di tornare con lui perchè mi sentivo morire senza!Ogni volta volevo credere ad un suo cambiamento…ma piu il tempo passava piu le cose peggiaravano…lui spesso non rientrava di notte ed io pensavo di impazzire…e alle mie provocazioni qualche volta rispondeva con molta aggressività.Mi sentivo sola e mi vergognavo di parlarne…fino a quando lui non mi ha mollato per andare a vivere con un altra…sparito…mai piu visto ne sentito! Dopo sette mesi è tornato ed io l’ho perdonato…sono tornata con lui nonostante tutto…non potevo vivere senza di lui…quei sette mesi sono stati un inferno…ma la mia frustrazione cresceva sempre di piu…lui alla fine era sempre lo stesso…con i suoi problemi di droga…egoista…e incapace di rispondere alle mie esigenze…di creare e volere una famiglia…una casa dei figli…ora ho trovato il coraggio di rompere questa catena malata…ma non so se riuscirò a tenete il punto…mi manca e mi sento sola e dentro di me penso di non poter trovare nessun altro uomo…e spesso come in questo momento lo vorrei sentire…AIUTATEMI

  165. Emma
    Emma dice:

    Ciao Martina, ti mando tutto il mio incoraggiamento! E invito chi visita il blog a scriverti. L’ideale sarebbe che tu trovassi anche amiche pronte a supportarti di persona, o un gruppo di sostegno. Tu parli l’inglese? In questo caso potrei segnalarti una buona risorsa… Dove vivi?

  166. Martina
    Martina dice:

    Grazie Emma…no purtroppo non parlo l’inglese…ma dovrei iniziare! Io vivo in un paese nella provincia di Roma…riguardo le amiche, fortunatamente ne ho di fidate ed è stato anche grazie al loro supporto che sono riuscita a prendere questa decisione.
    Buona giornata a tutte

  167. bianca
    bianca dice:

    Ciao,
    ho letto tutti ic ommenti, tutte le infinite pagine di commenti.Ilrisultato è stato piangere, piangere perchè ritrovo le sensazioni che provon ogni giorno.
    Ho iniziato una storia d’amore con un ragazzo frequentandolo mi sentivo sbagliata e cercavo di correggeremi perche cominciava a dirmi che mi comprtavo inmaniera sbgaliata(uscivo troppo, sorridevo troppo a tutti….)Poi le visioni di gelosia con i suoi amici, le uscite impossibili e davo colpa all’alcool.Quella brutta bestia si è messa tra noi,e cosi ho scperto dopo avri mesi, dopo essermia llontaba da lui , che l’alcool lo rendeva cosi…..visionario, ossessionato.Ha cominciato a dirmi delle bruttissime parole a parlamri in modo offensivo, ma io….continuavo a fare kilometri per vederlo, invitarlo a cena., farlo sentire bene… darlgia ffetto, pensavo chissà con l’amore al fiducia l’alcool sarebbe scomparso.Non si prendeva cura di sè,vomitava la mattina e passava i suoi pomeriggi sul divano e birra a volontà e cosi ogni volta mi recavo da lui cercavo di farlos entire pulito, fresco e amato….ma non ha funzuionato lui vedeva in tutto il marcio.Diceva che i miie occhi non erano solo per lui.Lavoravo mi chiamava non credeva alle mie parole,Il peggio arrivava di notte…chiamava in delirio e mia ccusava di qualsiasi cosa.Poi,all’imporvviso parte dei giorni e io felice eprche si muove da casa….e mi chiama e mi lascia ma coeme ha semrpe fatto..ma stavolta non rikiama non risponde al tel… lunghe nottate passate a chiamrmi poco dopo accusarsmi di cose… e ios tanca comnica a reagire…cosi infine lui si libera di me e io cado nella sua rete…sto male fisicamente anche non ho forze svengo..tutto psiche…mi segue una psicologa.. ma….vedo tutto cosi buio…..non controllo le mie azioni… emi chideo potevo far di piu lui mi accusa di non averlo amato abbastanza…io? razionalizzo ma ricado…nel ricordo delle sensazioni…mi sento colpevole ma poi so dia ver fatto di tutto….fisico,mentale e materialmente…gli ho offerto aiuto cercare un alcolisti anonimi e un lavoro…. ma mi convio che lui sta male..e non puo amare davvero…l’alcool lo detesto….

  168. Emma
    Emma dice:

    Ciao Bianca, grazie della tua condivisione! Mi dispiace molto per tutto quello che hai vissuto… Ti meriti ora di concentrarti su te stessa per aiutarti a rinascere. Vedrai, potrai riavere un futuro pieno di gioia! Ti suggerirei però di cercare un gruppo di sostegno che ti aiuti: può essere un aiuto che davvero fa la differenza. Visto che il tuo compagno aveva problemi di alcol, vai a qualche riunione di Alanon: è la rete di gruppi di sostegno per partner e compagni di persone con problemi di alcolismo. Insieme, si guarisce dallo stress accumulato in anni di convivenza, e si impara a curarsi in maniera molto mirata e specifica. Studia bene il sito:http://www.al-anon.it/homeit.php. Credo che ci sia anche un gruppo on-line, ma se riesci ad andare a una riunione dal vivo è meglio. Ti abbraccio forte.

  169. hellen
    hellen dice:

    ciao Emma..dopo tanto tempo mi sento capace di mandarti questo mail,per ringraziarti …non so se ti ricordi, ma io ti raccontavo in poche parole la mia storia d’amore ..una storia che quasi pone fin alla mia vita…hanno passaato tanti mesi, io mi sono guarita…ho accetato il aiuto delle persone autorizate,e adesso grazie al loro aiuto, e grazie a Dio sto bene…ho trovato un lavoro che mi piace, ho fatto dei nuovi amici….ho anche trovato una persona che mi vuole bene davvero..grazie di cuore per il tuo aiuto….

  170. Emma
    Emma dice:

    Hellen, il tuo commento mi allarga il cuore! Sono così felice che tu stia bene… Un abbraccio grandissimo :) <3

  171. Federica
    Federica dice:

    Ciao a tutte, vi scrivo nella confusione mentale più totale, dopo aver finito di leggere oggi il libro della Norwood, che non capisco se mi ha liberata dai sensi di colpa, o se, facendomi sentire di avere un problema, me ne ha aggiunti di altri. E’ tutto il giorno che penso “aah se lo avessi letto prima forse potevo SALVARE questo rapporto!” Ho 31 anni, e dopo 6 anni di convivenza e altrettanti di relazione con un uomo di quasi 3 anni più piccolo di me, sono stata lasciata cinque mesi fa, da qualcuno che aveva saputo tirare fuori il meglio di me e con cui avevo raggiunto un’affinità elettiva ed una intimità fisica e psicologica totale, e che però ora mi accusa di avere paura di me perché gli tiro fuori il peggio, e che si vuole DISINTOSSICARE da me. Ed io giù con i sensi di colpa…Mi ha letteralmente “scaricata”, prendendosi la casa e dandomi molte colpe, io ho suggerito una terapia di coppia o un percorso per non buttare via una storia importante fatta di progetti e di amore, ma non ne ha voluto sapere, ed ora continuo da 5 mesi a piangere tutti i giorni, a darmi addosso per non aver saputo fare meglio, e sono ossessionata dall’idea che quello che non sono stata brava a valorizzare io, un’altra lo possa fare molto meglio e più facilmente di me, prendendosi cura di un Dio che farà paragoni su quanto io non fossi poi così adatta a lui e troppo simile ai miei genitori, che non fanno altro che urlare e litigare ed offendersi. Vorrei smetterla di mitizzarlo, eppure non riesco ad arrabbiarmi come dovrei. Sono al verde, senza casa e con un lavoro precario che non mi consente di rimettermi in sesto, ogni giorno mi dico che lui e le nostre dinamiche sottraggono tempo prezioso a me stessa, ma intanto oggi non mi sono mai alzata dal letto perché sono esaurita. Mi sento come se, pur rendendomi conto che sono in tempo per cambiare, avessi perso il treno della vita, perché lui ormai non mi vuole più. Mi ha detto che lui non mi ha lasciata per scelta, ma perché non aveva altra scelta che lasciarmi, eppure sono arrabbiata perché non mi ha concesso nemmeno di rimediare ai miei errori, dando una seconda chance alla coppia. Una delle sue frasi è stata: l’80% delle persone diceva che eravamo fantastici insieme, rari, ma poi ho pensato che quell’80% è gente che non sa bastare a se stessa, e che preferisce il compromesso alla solitudine, ed io invece basto a me stesso, ed aspiro al meglio e non alla mediocrità! Sento di poter esplodere in un mix di rabbia alternata a colpa. Che dite è normale o davvero amo troppo?

  172. Emma
    Emma dice:

    Cara Federica, direi che hai molto bisogno di amare di più te stessa… Spero che tu riesca a trovare l’appoggio di persone che possano capirti e aiutarti a uscire da una dinamica di relazione malata. Non darti colpe, e anche la reponsabilità, ce l’hai probabilmente al 50%….
    Certo un gruppo di sostegno potrebbe aiutarti molto. Non so dove abiti, ma prova a guardare qui: http://www.codipendenti-anonimi.it/.
    Un grande abbraccio

  173. Giulio
    Giulio dice:

    Ciao, ho una storia simile a federica. Dopo 6 anni di convivenza sono stato lasciato da una donna che amo troppo, e adesso la mia vita è distrutta. Come avrai capito sono un uomo, ma ricado nella patologia delle donne che amano troppo. A chi posso chiedere aiuto? Già da 1 anno ( a seguito della prima crisi di coppia, in cui ero stato abbandonato per 1 mese) vado da una psicologa molto brava, ma non basta, sono ancora a pezzi per la fine di questa relazione.
    Sono di Piacenza.

  174. Samantha
    Samantha dice:

    Salve mi chiamo Samantha ed ho 51 anni e da 12 anni ho una relazione (se così la si può chiamare ) extraconiugale che non ha piu senso d’esistere perchè non mi da piu quello di cui ho bisogno, il guaio è che non riesco a stacacrmi. L’idea di non sentirlo piu mi fa impazire e così trascino questa relazione stupida x fortuna siamo distanti altrimenti sarebbe peggio. Ho bisogno d’aiuto voglio chiudere definitivamente senza star male Aiutatemi

  175. Emma
    Emma dice:

    Ciao Samantha, nel post sono citate molte fonti d’aiuto gratuite, come i gruppi Coda… Cerca di contattarli! Se sei a Milano, puoi venire al meraviglioso gruppo “Ama te stessa. E vivi relazioni felici”, che conduco io. Non è gratuito, ma neppure caro (80 euro al mese, una volta alla settimana) e le ragazze che vengono ottengono grandi risultati. Oppure puoi rivolgerti a una couselor nella tua città (non so dove vivi). In alternativa, possimao fare qualche sessione via Sype: se mi scrivi (e.chiaia@tiscalinet.it) ti dico costi e modalità. Non ti abbattere, se cerchi aiuto riuscirai non solo a chiudere questa relazione, ma anche a rinascere come persona nuova, molto più felice! Un abbraccio

  176. Emma
    Emma dice:

    Ciao Giulio, scusa il ritardo della risposta, il tuo commento si era “nascosto” nelle pieghe del blog! A volte capita, scusa. Nel post sono indicati i riferimenti ai gruppi Coda, perché non li contatti per vedere se c’è qualcosa nella tua città, oppure a Milano, se riesci a venire? In alternativa si potrebbe pensare a qualche seduta di counseling proprio mirata al problema della dipendenza affettiva (puoi farne anche solo pochissime) per vedere se si riesce a trovare una chiave in più su cui lavoare. Io faccio spesso counseling sulle tematiche affettive a persone che sono già in terapia (faccio un intervento diverso che non è in concorrenza), però la psicoterapeuta deve essere d’accordo con tale soluzione. Vedi tu… Io sto a Milano. Se vuoi saperne di più scrivi: e.chiaia@tiscalinet.it

  177. Anna
    Anna dice:

    Siamo stati insieme sei anni.
    Stanca del suo modo di essere l’ho lasciato e sono uscita con un suo amico.
    Quando mi sono resa conto che lo stavo perdendo sono ritornata da lui e fra vari tirá e molla ora stiamo insieme.
    Io mi sento triste disorientata, lui è freddo distante non ha nessuna parola o gesto dolce per me.
    Non so se mi ama, dice di volermi bene ma quello che è successo lo ha fatto soffrire e lo ha cambiato.
    Io sto male piango di continuo ma nonostante questo non riesco a dire basta.

  178. Emma
    Emma dice:

    Ciao Anna, mi dispiace per la sofferenza che leggo tra le righe. Non mi dici da quanto siete tornati insieme… Da quello che racconti mi sembra che non ci sia stato tra di voi un vero processo di elaborazione di ciò che è avvenuto, base necessaria per poter ricostruire… Forse potete farlo adesso? Non mi dici quando è successo. Tornare insieme senza elaborazione o perdono (da parte tua per i suoi errori dei sei anni precendeti, da parte sua per l’uscita con il suo amico) significa solo far deteriorare di più la situazione.
    Parallelamente, come sempre, ti consiglio di lavorare sull’amore di te stessa! :)

  179. Anna
    Anna dice:

    Che ci siamo lasciati sono passati 4 anni che siamo tornati insieme è quasi un anno.
    Io sto soffrendo perché non so se mi ama non so cosa c’è che lo tiene legato a me.
    È freddo ed io mi sento persa per non ricevo mai nulla in cambio di tutto quello che io faccio per lui.
    Ditemi cosa dovrei fare per stare bene io in primis e per far stare bene lui è la nostra storia.

  180. Emma
    Emma dice:

    Cara Anna, a parte un generico invito a chiarirti con lui e a lavorare sulla relazione con te stessa. capisci bene che una risposta così delicata non può arrivarti dalla bacheca di un blog, da una persona che non ti conosce… Però ti mando un abbraccio e un in bocca al lupo!

  181. Anonima
    Anonima dice:

    Ciao a tutte,
    Racconto in breve la mia storia. Nasce un anno e un po’ fa, nasce per caso e ci innamoriamo giorno dopo giorno. Premetto che sono divorziata, due figli, e più grande di lui qualche anno. Lui mai stato sposato ma…..non strutturato per bene nel suo lavoro e’ costretto ancora a stare dai suoi. Lui è’ buono, disponibile, premuroso, colmo di amore dimostrandomelo costantemente.
    Viviamo in una piccola città dove ahimè tutti sanno tutto, e arrivo al punto…a qualche mese dalla nostra storia i suoi “scoprono” che il figlio frequenta una donna più grande di lui, divorziata con due figli. “Che disonore”! Lui ha lottato, ma non ha prodotto risultati: “non è la donna per te”, “noi non l’accetteremo mai”! E’ andata avanti finché ho potuto tollerare, per amor suo ho stretto i denti. Pensavo di farcela, nell’attesa che lui avesse un po’ di soldi per poter andare via dai suoi. (Ristrutturando alla meglio una piccola stanza ricavata nel suo ufficio). Non ce l’ho fatta, vivere con la consapevolezza, come se fossi un amante o una persona “diversa” e che comunque io avrei vissuto sempre marginalmente, mi ha fatto schizzare ed arrivare al punto di rottura. Ha provato a trattenermi ma in me quella decisione era scattata. Merito di essere rispettata come una persona “normale”. Non penso dipenda da me cambiare i pregiudizi di queste persone, ma spetterebbe a lui “onorarmi” se davvero io sono la persona che dice di amare perdutamente. Tutto quello che era nelle mie forze, e’ stato fatto, anche annientandomi e perdendo la mia dignità. Ormai la scelta e’ fatta, sono più serena, anche se avvertirò i suoi vuoti, ma libera da quel “cancro” che mi aveva “ammalata”. Resisterò perché devo volere soprattutto bene a me stessa. Non avrò perso nessuno forse e le buone ragioni che ci costruiamo per andare avanti, ci renderanno un sorriso ormai perso da tempo.
    Nel frattempo si coccolasse la mamma :))

  182. Emma
    Emma dice:

    Brava Anonima! Hai scelto te stessa, di fronte a un uomo che non riusciva a scegliere te. IL problema era il suo infantilismo, la sua incapacità di staccarsi dai genitori… Hai scritto benissimo: non ti stava “onorando”, e non stava onorando i sentimenti che diceva di provare. Coltiva la tua serenità, cosciente che la vita rispecchia il modo in cui tratti te stessa: se stai dalla tua parte troverai qualcuno che farà lo stesso! Un abbraccio

  183. luise
    luise dice:

    SALVE MI SN MESSA ALLA RICERCA DI LIBRI SULLA DIPENDENZA AFFETTIVA E HO TROVATO QUESTO GRUPPO;HO 30 ANNI E DA ANNI CERCO UNA RELAZIONE SERIA MA OGNI VOLTA MI IMBATTO IN RELAZIONI SUPERFICIALI , 3 ANNI FA MI SN INNAMORATA E FINALMENTE SEMBRAVA DI ESSERE RICAMBIATA MA ALL INMPROVVISO MI HA LASCIATA ED E PARTITO;DOPO 3 anni e ritornato dicendo di essere innamorato ma quando ha i suoi momenti si chiude mi evita e succede spesso e questa cosa mi fa male.Sono ormai entrata in un circolo vizioso perche alla mia eta il tempo passa velocemente e c e più difficoltà a trovare; intanto io rimango attaccata a lui perdendo qualsiasi possibilità

  184. RODOLFO
    RODOLFO dice:

    trato de superar una relacion toxica que apesar de ya no estar juntos me sigue atormentando

  185. Emma
    Emma dice:

    Ciao Rodolfo, se tu parlassi italiano potrei proporti delle sedute e aiutarti… Ma purtroppo non so lo spagnolo!!! Scusa… :)

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  1. […] conosceremo, passeremo un paio d’ore insieme parlando del meraviglioso percorso che porta dall‘insoddisfazione e dalla sofferenza nelle relazioni all’amore di sé e alla gioia di stabilire relazioni felici e […]

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