Testimonianze
Le testimonianze che seguono sono tutte assolutamente autentiche.
Tuttavia, per tutelare la privacy delle persone, ho inserito nomi di fantasia.
Il Gruppo è una scoperta, una rinascita, donne sconosciute che non avrei avuto il piacere di conoscere altrimenti, e dalle quali ti senti avvolta di affetto e comprensione in un reciproco scambio, ove i dolci consigli di Emma sono come preziosi germogli che si fanno strada per fiorire nella tua anima e nel tuo cuore feriti.
Grazie a tutte.
Ci sono incontri felici.
Come quello mio con Emma, iniziato per caso quasi 10 anni fa.
Una rivista femminile parlava di lei e della sua brillante attività di counselor.
Era un periodo complesso per me sul lavoro: ero puntualmente in discussione con me stessa, come fossi quella sbagliata, quella che aveva qualcosa che non andava.
La rivista che parlava di lei dava peso e spessore alla sua preparazione, ma quello che mi colpì subito fu il suo sorriso aperto, solare, rassicurante: un fascio luminoso in mezzo al grigiore di quelle mie giornate al lavoro.
È nato così il nostro rapporto a distanza felicemente condiviso su skype.
Da subito accolta, ascoltata, capita, aiutata a dare le giuste interpretazioni alle situazioni, anche a quelle per me più incomprensibili.
Un nuovo centro, una nuova maturità professionale raggiunti attraverso un incredibile viaggio introspettivo
di cui non ho mai sentito il peso ma solo la leggerezza.
Avete presente ti senti come avessi un macigno interno che ti schiaccia e ti comprime?
Ecco più o meno spesso questo il mio stato d’animo all’inizio degli incontri con Emma, ma poi minuto dopo minuto lei riesce magicamente a fare ordine, a dare un senso a tutto, e sempre in chiave positiva, rimettendo te al centro e restituendo agli altri e alle situazioni lo spazio che meritano.
La mia vita professionale ora è più compiuta, è arrivata la giusta dose di consapevolezza che mi fa andare
avanti come merito, e con lei molte gratificazioni e riconoscimenti. La strada è ancora lunga e sicuramente
troverò altre insidie ma so già che non dovrò combatterle da sola.
Grazie Emma Chiaia, per la sapienza, la solarità, la forza e la leggerezza con cui illumini il cammino.
Ho trovato Emma perché stavo cercando su Internet qualcosa che potesse aiutare una mia amica: ero così scollegata da me stessa che neanche mi veniva in mente di cercare qualcosa per me, che eppure ne avevo tanto bisogno. Poi alla fine l’amica non ha più voluto, ma ormai la cosa mi aveva incuriosito. Questo è successo 6 mesi fa, e mi sembra stranissimo che sia passato così poco tempo perché ormai non riesco a immaginare più la mia vita senza il gruppo!
Per me il lunedì sera è un punto fisso, è un appuntamento che mi dà un sacco di speranza ed energia positiva. Da quando l’ho iniziato sento che il mio modo di vedere le cose è cambiato, soprattutto il modo in cui vedo me stessa. A giugno mi sembrava assurdo potermi dire che mi amavo, ora ho capito che non posso andare da nessuna parte se non mi amo e non mi tratto come la persona più preziosa al mondo!
Emma è semplicemente fantastica e quello che mi lascia sempre meravigliata è come, qualunque cosa le racconti, anche la più incasinata o imbarazzante, lei riesca sempre a trarne qualcosa di positivo e a rassicurarti.
Era la prima volta che provavo a lavorare in gruppo, e un po’ mi spaventava, ma mi sono trovata benissimo: si instaura un legame molto speciale e unico tra le partecipanti, dalle cui storie c’è sempre qualcosa da imparare.
È un’esperienza che cambia la vita e che consiglio di cuore a tutti!
Consiglio vivamente a chiunque di avvalersi dell’aiuto della Dott.ssa Chiaia, partecipando ai suoi incontri di gruppo o privilegiando la sessione individuale per chi preferisse parlare di sé in modo più “raccolto”.
Ho partecipato per mesi ai suoi incontri e mi sono presto innamorata di questa esperienza.
Innanzitutto per la possibilità di essere ascoltata e ricevere i giusti consigli da Emma: professionista seria e preparata che esercita il suo ruolo con tutta l’anima.
Poi sono stata conquistata dal cuore e dal coraggio delle compagne di gruppo con le quali si crea presto un rapporto intimo e speciale che mi gratifica molto e che spesso continua anche fuori dall’orario degli incontri.
Ho avuto modo di conoscere la persona più integra, comunicativa e professionale che conosca: Emma Chiaia, che con il suo prezioso counselling mi ha aiutata a capire e accettare di più tanto me stessa quanto il mondo che mi circonda.
Io la chiamo “Immensa Emma”. Infatti la ritengo un modello di vita, una persona cui mi piacerebbe assomigliare. È una professionista di grande serietà che non esercita la sua attività come un “mestiere” ma come un vero e proprio stile di vita, aiutandoci a crescere non solo in quanto counselor ma anche come “madre spirituale”.
È ormai più di un anno che sono nel gruppo e devo dire che mi sento molto meglio. Grazie all’affetto di Emma e alle magnifiche presenze delle altre ragazze ho imparato tanto e ho “sentito” tanto.
Parlando con Emma, mi sono raccontata cose che nemmeno sapevo di avere.
Alle ragazze del gruppo ho affidato una parte di me ogni volta, senza risparmi, senza vergogna, con la certezza di incontrare la loro benevolenza. Il gruppo è stato la ragione per cui, alle 18.30, mi si schiudeva il sorriso sulle labbra.
Mi commuovo pensando di aver ricomposto parti di me che pensavo di dover smaltire con i rifiuti tossici.
Sono felice di aver liberato una parte di me insieme a voi.
Ho trovato in Emma umanità, dolcezza, profondità… e una conoscenza inaudita!!! Mi ha sempre meravigliato notare quante cose sa… quanto vorrei saperle anche io!
Le sono grata per ciò che ha fatto per me e continuerò ad esserlo. Mi impegno a rinnovare gli esercizi che mi ha proposto nel tempo.
CHE BELLO!! Ecco cosa mi viene spontaneo dire quando penso agli incontri con Emma!
Stavo male, ero confusa, dipendente da relazioni che mi facevano soffrire…
Cercavo una bussola che in qualche modo mi indicasse la luce che illuminasse i miei confusi pensieri… che mettesse al giusto posto i miei disordini interiori, che desse voce e forza ai miei desideri di donna che VUOLE essere felice…
“AMA TE STESSA E VIVI RELAZIONI FELICI” ecco quello che volevo. Poter condividere in un gruppo di altre splendide donne GUIDATE da una donna speciale!
Ho risolto completamente i miei problemi? No, ma sono in cammino!
Sto meglio? Si molto!!
Ho una guida, ho una diversa chiave di lettura dei miei pensieri e quindi agisco diversamente, riesco a dire dei si e dei no che non mi fanno più stare male… con meno conseguenze negative.
È un percorso, è un gruppo di donne BELLE DENTRO, forti, che insieme e con Emma hanno un immenso desiderio di risplendere di luce vera, libera e autentica per vivere una vita sana, equilibrata e felice!
Grazie!!!!
Quando ho iniziato il percorso con Emma mi sentivo in una bolla di confusione che mi distaccava emotivamente sia dai rapporti amicali che da quelli sentimentali. Il percorso che mi ha portato a lei, quasi scritto nel destino visto a posteriori, è stato provare interesse per il libro “Donne che amano troppo” di Robin Norwood, leggerlo, ritrovarmi spaventosamente in ogni pagina, e cercare su internet se a Milano, dove vivo, ci fossero dei gruppi di sostegno per la dipendenza affettiva. Il primo nome che ho incrociato è stato il suo, e non ho avuto esitazioni: sentivo che una mano silenziosa mi stava guidando verso la scelta giusta.
Negli anni di lavoro assieme ad Emma, ci sono stati importanti cambiamenti nella mia vita: il primo è stato nel rapporto col mondo femminile. Prima di conoscere Emma, provavo una sottile ostilità verso il nostro genere. Nel tempo, ho letteralmente visto sotto una luce opposta le donne: sono diventate per me dei punti di riferimento. Ho aumentato moltissimo le mie amicizie femminili, e il mio modo di coltivarle. Sono molto felice di poter contare, ad oggi, su un bellissimo team di donne meravigliose, che nutrono e proteggono la mia vita.
Il secondo cambiamento è stato nei confronti della mia famiglia: tendevo a caricarmi di responsabilità non mie, e a ricoprire, oltre al ruolo di figlia e sorella, quello di padre, madre, marito, fratello… Cercavo di essere tutto, e la mia individualità (con desideri, progetti e sogni) ne risentiva molto. Ero perennemente stanca e mai soddisfatta di ciò che facevo, proprio perché carica di aspettative irrealistiche su me stessa. Grazie ad Emma ho conosciuto il significato della parola ‘delegare’ e mi sono sgravata di pesi che costringevano a terra le mie ali. Ho cambiato casa, sono andata a vivere da sola in una zona che amavo, ho arredato casa e l’ho resa il mio nido pronto ad accogliermi in tutte le mie espressioni. Un altro grandioso passo verso la libertà
Il tema più difficile è stato la dipendenza affettiva dagli uomini. Per molti anni le mie relazioni sono state confuse, tormentate, drammatiche, aderenti ad un copione che detestavo e allo stesso tempo non riuscivo a cambiare, sentendomi sempre più ‘condannata’ al fallimento nei rapporti sentimentali. Non riuscivo a concepire di poter essere serena e a mio agio in una relazione con un uomo.
Chi soffre di dipendenza affettiva sa che uscirne è un lavoro lungo e impegnativo, che richiede un grande atto di fiducia verso la possibilità che convinzioni e sensazioni radicatissime, possano essere messe in discussione a favore di verità mai prese in considerazione prima.
Non so come, ma è potuto succedere: oggi la ricerca del dramma, si è sostituita con quella della serenità. Davanti ad un copione già visto, riconosco velocemente il fuoco di paglia che vi si cela dietro. E mi ritrovo a scegliere la strada ancora un po’ sconosciuta dello stare bene. Tranquilla. Protetta. In definitiva, da un po’ di tempo sto scegliendo me stessa. Ed è la conquista più importante e grande di tutta la mia vita.
Nel lavoro fatto con Emma ho amato tante cose, ma più di tutte la sua grande competenza e pazienza nel guidarci verso le versioni più felici di noi. C’era poi un’atmosfera bellissima nel suo studio, si respirava un senso di accoglienza e protezione che semplificava il lavoro di condivisione.
Le donne del gruppo, sono state le mie compagne di viaggio. A oggi, diverse di loro sono mie care amiche: donne stupende, leali, su cui so di poter contare. Ci lega aver scalato le montagne assieme, e aver visto, ognuna a suo modo, un orizzonte più limpido.
In conclusione, consiglio l’incontro con Emma per potersi dare una chance di essere, come dicevo, la versione più felice di sé. La ringrazio con tutto il cuore e non la dimenticherò mai.
Quando ho iniziato il percorso con Emma avevo appena chiuso una relazione tossica e disfunzionale (la consapevolezza di questi due aggettivi è un’anticipazione di ciò che mi sono portata a casa) che nonostante tutto è stata e resta tuttora “la prima grande storia della mia vita”.
Oggi posso dirlo ad alta voce con un sorriso immenso, e credetemi se vi dico che ai tempi il dolore era talmente forte (per rendervi l’idea pensate ad una lama che vi trafigge il cuore e a qualcuno che continua a muoverla senza sosta giorno-notte notte-giorno) che non avrei mai e poi mai pensato di poterlo fare.
Sono passati quasi tre anni da quando ho iniziato insieme alle mie compagne di gruppo questo meraviglioso viaggio all’interno di me stessa durato circa 4 mesi (e ripreso poi a tratti con Emma privatamente) nei quali ho preso consapevolezza non solo dei meccanismi che avevo innescato non solo nella relazione appena conclusa, ma anche nelle relazioni precedenti.
Ho preso consapevolezza soprattutto di me stessa, imparando ad amarmi ed ascoltarmi come non avevo fatto mai in 32 anni di vita.
Ho riscoperto passioni, voglia di vivere e di mettermi in gioco al punto che io stessa mi sono iscritta a una scuola di counseling.
Consiglierei a ogni donna questo percorso, indipendentemente dalla situazione che sta vivendo.
Emma è molto empatica ed io mi sono sentita accolta e amata sin da subito.
Personalmente mi sono trovata subito bene anche con le altre ragazze del gruppo, con le quali sono tuttora in contatto tramite un gruppo whatsapp dove continuiamo a supportarci e, pre-covid, riuscivamo anche ad organizzare serate di aggiornamento e amore.
Era l’inverno del 2019 ed ero intrappolata in una relazione disfunzionale, stavo vivendo un periodo di forte stress quando casualmente ho visto su Facebook l’invito a una serata gratuita dal titolo “Ama te stessa e vivi relazioni felici”. In poche ore, in quella situazione così famigliare, con tutte quelle ragazze attorno che raccontavano se stesse e le loro situazioni così diverse e allo stesso tempo uguali alla mia… ho capito di essere nel posto giusto e ho dato l’adesione al gruppo.
Gruppo che si è rivelato, incontro dopo incontro, la vera forza. Non so tuttora spiegare l’energia che si è creata e quello che si può raccogliere dalle condivisioni altrui. Ti siedi su quel divano e Emma è lì sempre sorridente e sempre pronta a farti vedere la prospettiva in modo diverso, aiutandoti di volta in volta soprattutto a non giudicare te stessa, ma a comprendere e dare forma e senso ai pensieri, incanalando sempre più le energie verso qualcosa di utile e non verso un inutile autogiudizio. Grazie a Emma ho capito di avere già tutti gli strumenti per tirarmi fuori dalla situazione in cui ero, ma non ero capace di utilizzarli. Nello specifico, ho capito di aver sempre cercato nelle relazioni un senso di sfida perché fonte di adrenalina. Adrenalina che è utile e possibile trovare in progetti personali, lasciando che quella parte della vita dedicata ai rapporti sia invece uno spazio sano e sereno. Ho imparato che quando qualcosa di inaspettato, inatteso, capita nella mia vita, è utile sostituire domande del tipo “Perché a me? Cosa ho fatto per meritarmelo? Sono sfortunata!” con l’esclamazione “Oh che cosa interessante!”. Con questa formula si affronta tutto meglio. Il mio percorso è durato pochi mesi, ma ho in seguito chiesto dei colloqui individuali altrettanto utili e grazie al gruppo, ho trovato tre ragazze stupende con cui è nata una bella amicizia. Cliccherei mille volte il tasto “partecipa” come ho fatto quella sera.
Ho incontrato Emma all’inizio del 2016 grazie a una mia amica che a sua volta aveva fatto parte del gruppo “Ama te stessa”.
Mi trovavo in un periodo nero della mia vita, avevo chiuso bruscamente una convivenza, avevo un lavoro precario, avevo addosso quella rassegnazione che mi faceva dire che ero una donna che non aveva realizzato nessuno dei suoi desideri.
Mi sentivo anche in colpa nel dirlo, perché tutto sommato da fuori la mia vita non era poi così male. Viaggi, amicizie, una vita sociale intensa, interessi coltivati nel tempo libero, una casa tutta mia, un lavoro aderente alla mia laurea… Ma c’era sempre quella sensazione di essere trasparente, di non contare nulla perché non avevo al mio fianco qualcuno.
Ero passata da una relazione all’altra per poi rimanere single per diversi anni e ritornare in coppia ripetendo sempre gli stessi cliché.
Più di una volta il dolore che avevo provato nell’essere lasciata aveva richiamato altro dolore. Puntualmente colui che diceva di amarmi doveva ricolmare quel vuoto che la bambina ferita ormai adulta si tirava dietro dall’infanzia e io per essere amata dovevo fare sempre di più perché non ero mai abbastanza.
Nelle relazioni come nel lavoro avevo sempre la sensazione di dare 100 per ricevere 10.
Non riuscivo a lasciare andare il passato (o quello che sarebbe dovuto essere) e vivevo con ansia il futuro.
Una volta Emma mi disse che quando sarei riuscita ad allinearmi al mio Potere Superiore il disegno che l’universo aveva in serbo per me si sarebbe manifestato. Ovviamente quella volta non le avevo creduto.
Oggi a 48 anni posso dire che non sono la donna che immaginavo di essere, ma sto facendo cose che non avrei mai immaginato di fare.
Posso dire che nel momento in cui ho smesso di opporre resistenza allo stato delle cose, le cose sono cambiate e ora la vita mi sta facendo regali inaspettati.
Ho ancora tanto da imparare e a volte mi capita di ricadere in meccanismi del passato, ma adesso so riconoscerli e i tempi di recupero si sono notevolmente ridotti.
Non so dire che andrà tutto bene con quella sicurezza che hanno alcune persone, so che non è quella la mia natura, ma ho imparato ad accettarla e onorarla. Grazie
Ho sempre pensato che fosse normale soffrire per amore, e non mi preoccupavo di dare più amore di quanto ne ricevessi. Per questo motivo non ho vissuto amori sani e sereni che invece tutte noi meritiamo.
Partecipare al gruppo mi sta facendo imparare ad avere più rispetto e amore per me stessa, trovando il sollievo di essere ascoltata e capita senza venire giudicata.
Posso solo dire grazie.
In seguito ad alcuni eventi drammatici – primo tra tutti una dolorosissima separazione – mi sono trovata a un punto morto. Un punto in cui la vita mi ha costretta ad osservare crudelmente il precipitato di tutto ciò che mi è accaduto fino a oggi. Quel che si chiama destino e che a volte ‘si fa’ nell’inconsapevolezza, con nostro tacito assenso.
Ma arriva quel punto dove non puoi più barare, né rimandare a domani; una sorta di vuoto dove non è più possibile trovare qualcuno o qualcosa dietro cui nascondersi. Ci sono solo io, con i miei fallimenti, io bambina forse male amata, io donna un po’ stramba, andata avanti come capitava. Io persona tutto sommato ancora sconosciuta a me stessa.
Il primo passo che mi ha spinto a chiedere l’aiuto di questo gruppo è stata l’improvvisa presa di coscienza di avere un “problema” riguardante in grandissima parte la mia scarsa autostima, l’insicurezza profonda che purtroppo è parte fondante della mia personalità. E che muove le mie azioni, i miei rapporti con gli altri, in definitiva plasmando cosi un destino di insuccessi e dolore. Ammetterlo mi è costato moltissimo.
Credo moltissimo nel confronto, nell’auto mutuo aiuto come strategia per risolvere le difficoltà. Sono convinta che i miei problemi siano in parte sociali, condivisibili da molte altre donne che vivono il mio tempo e forse, i miei drammi. Per questo l’idea del gruppo seguito da Emma mi ha da subito trovato entusiasta, e, anche se non lo frequento da molto tempo (anzi io sono una tra le ultime arrivate) il solo pensiero che appartengo a questa “realtà di evoluzione collettiva” è già per me molto potente, e mi infonde speranza.
Sono già migliorata. Il quaderno che porto appresso mi ricorda ogni giorno cosa sto facendo, chi voglio essere, il percorso di crescita che ho finalmente scelto di seguire.
La strada davanti è lunga; ma da sola no, non me la sento più; ho troppo bisogno di capire, di lavorarci, adesso, finalmente. Di uscire dal mio guscio, anche, e dalle mie errate convinzioni, rimettendo tutto in discussione. La mia vita è una cosa troppo seria per permettermi di trascinarla ulteriormente a stento qua e là nel buio.
Come e perché l’esperienza con Emma mi ha aiutato? Grazie alla sua sensibilità, cordialità, buonumore e discrezione, ho visto Emma sempre affrontare, sia con me che con le altre partecipanti, situazioni anche molto delicate, senza farci mai sentire il peso della nostra decisione di stare male. Piuttosto, riusciva a farci sentire gioiose di avere l’opportunità di scegliere cosa fare e quindi di voler essere felici. Basta soffrire!
Il “cosa fare” viene dopo, incontro dopo incontro, quando ci sentiamo pronte ad agire nella nostra vita in maniera costruttiva senza sentirci più a disagio.
È stato stupefacente accorgermi quanto aiuti sentire le altre partecipanti: in ogni loro storia riconoscevo un pezzo di puzzle della mia situazione, riconoscendomi in essa, aiutandomi a vedere meglio cosa e come stavo vivendo, con un’altra prospettiva, più desiderosa di volere bene a me prima di tutto. Che bello voler essere felici e stare bene!
Ritengo che la preparazione di Emma e gli strumenti che usa siano mirati e garantiti a far stare bene le persone che capiscono che qualcosa non va e bisogna intervenire.
3 anni fa Il mio primo incontro con Emma
La necessità di trovare un aiuto fu pensata e scelta dopo aver terminato di leggere “Donne che amano troppo”. Cercando sulla rete trovai il gruppo di donne che lei incontrava settimanalmente. Dopo il primo incontro trovai forza e determinazione per impegnarmi tutte le settimane a esserci e non è stato facile con un marito che “non capiva” la necessità di questo spazio per me!
Un lavoro enorme ma grazie al sostegno di Emma ho iniziato ad ascoltarmi, ad accogliermi. Ho dato valore ai miei desideri, al mio sentire e adesso sono arrivata fin qui! La strada da percorrere è lunga ma con Emma ho scoperto che “La vita non è una cosa che accade a te ma che accade attraverso te!!”
Emma e il suo counseling è questo… le risorse sono già dentro di me, avevo bisogno che qualcuno me le mostrasse e mi facesse capire che posso essere in grado di scegliere la vita che desidero!
Durante gli incontri ho conosciuto donne meravigliose che ancora oggi sono nella mia vita.
Grata a Emma, grata a me stessa