Foto di Sara Meloni (http://www.flickr.com/people/szarah/)

Chi sono le “donne che amano troppo”? Ovvero le donne che soffrono di dipendenza affettiva?

Quando confonde amore e sofferenza, una donna sta amando troppo. Quando accetta una relazione che lede la sua dignità e non la rende serena e felice, ma ciononostante non riesce a interromperla, sta amando troppo…

Sei stanca di amare troppo? Clicca QUI per un gruppo di sostegno ristretto e intensivo e QUI per una gruppo di sostegno allargato/community potenziante! 

Una donna ama troppo anche quando rimane con un compagno aggressivo e violento fisicamente o psicologicamente.

Oppure quando rimane in una relazione insoddisfacente, in cui si sente infelice e trascurata, ma non riesce a uscirne.

Oppure quando in una relazione dà molto più di quanto riceva, per il terrore di perdere il partner.

Oppure ancora quando passa da un partner all’altro non con piacevole spensieratezza, ma perché le sembra quasi di non esistere se non ha un uomo, una donna sta, ancora una volta, amando troppo.

Come si vede, queste situazioni non hanno davvero niente a che fare con il vero amore, ma assomigliano più a una sorta di ossessione.
La definizione viene dall’ormai famosissimo libro Donne che amano troppo (in Italia edito da Feltrinelli) della psicoterapeuta americana Robin Norwood. L’autrice ha ben spiegato la dinamica malata che porta alcune donne a essere dipendenti da una relazione: la dipendenza affettiva assomiglia a quella per il cibo o per l’alcol, e ha origine da una profonda sofferenza interiore.

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Photo by <a href="https://unsplash.com/@jannerboy62?utm_source=unsplash&utm_medium=referral&utm_content=creditCopyText">Nick Fewings</a> on <a href="https://unsplash.com/s/photos/love?utm_source=unsplash&utm_medium=referral&utm_content=creditCopyText">Unsplash</a> Come funziona la legge dell’attrazione se si parla di amore romantico?  Forse, leggendo tanti articoli su questa teoria, ti sarai chiesta anche tu se funzioni o meno.

Io onestamente non so dirti come stiano le cose a livello metafisico, non saprei rispondere alle tante obiezioni che vengono fatte a questa teoria, soprattutto riguardo alla presenza di problemi collettivi in intere aree del mondo. Quindi non mi pronuncio sulla sua validità universale.

Tuttavia, ho notato spesso come a livello psicologico e personale gli insegnamenti della legge dell’attrazione, se ben compresi, possano essere un grande aiuto.

Attirare l’amore

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amare un narcisista

È possibile amare felicamente un narcisista? Ma soprattutto. è possibile ricevere amore da lui? Molto spesso, nelle serate di presentazione dei miei gruppi di sostegno “Ama te stessa e vivi relazioni felici”, mi sento fare questo tipo di domande. “Sono fidanzata con un narcisista, lui può riuscire ad amarmi?“. Oppure: “il mio fidanzato presenta questo e quell’altro atteggiamento, è un narcisista?“, o ancora “Come si fa a capire se lui è un narcisista?”.

Ma le domande più importanti, quelle che possono aiutarti davvero, non sono queste, bensì altre che ti dirò tra poco.

Narcisismo patologico o semplice egocentrismo?

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Non sono solo le donne, anche gli uomini talvolta amano troppo. Capita anche a loro di vivere relazioni infelici e ossessive senza rendersi conto che stanno usando questa “passione” solo per sfuggire da se stessi

Uomini che amano troppo. Partner che sopportano donne difficili, relazioni frustranti, rifiuti, tradimenti, senza cessare di essere presenti, di offrire affetto. Soccorritori che cercano – il più delle volte inutilmente – di “salvare” la propria donna da problemi anche gravi: depressione, droga, alcol, tendenze distruttive.

Dopo il fortunato libro della psicoterapeuta americana Robin Norwood Donne che amano troppo, (Feltrinelli) si tende a pensare che tale dipendenza dalle relazioni affettive sia una caratteristica femminile. La dipendenza d’amore, che può avere varie forme e intensità, riguarda invece anche diversi uomini.
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donna depressione

Ti sei riconosciuta nel ritratto fatto nel post precedente dalla dottoressa Paola Leonardi? Ti senti una donna esaurita a forza di dare, all’interno di una famiglia dove non sei valorizzata?

Ti potrebbe essere molto utile leggere il bel libro di Elvira Reale Prima della depressione. Manuale di prevenzione dedicato alle donne (FrancoAngeli). L’autrice, psicologa, lavora da circa trent’anni nei servizi di salute mentale a Napoli.

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Immagine del film Chéri di Stephen Frears

Un tema approfondito benissimo nel film “Chéri” di Stephen Frears, tratto dal romanzo di Colette, interpretato da Michelle Pfeiffer e Rupert Friend. Ma basta guardarsi intorno per vedere che sempre più spesso nascono coppie in cui lui è più giovane

“Tu non hai letto il mio primo libro, ‘Una donna’. V’ha, al principio, il racconto della mia educazione infantile, del mio dressage mentale. Segue poi l’intera narrazione di quello che io chiamo una preistoria, fino al giorno in cui lasciai marito e figlio e cominciai a vivere come Sibilla. Nello stesso giorno – te l’ho mai detto? – tu, Luciano, nascevi. S’io inventassi una simile coincidenza per un romanzo, chi ci crederebbe? Avevo all’incirca gli anni che hai tu oggi” .

Con queste parole la “scandalosa” Sibilla Aleramo si rivolge al suo amore ragazzo, pronta a vivere un amore insolito, trasgressivo, peccaminoso per quell’epoca. Perché lui è più giovane. Potrebbe essere suo figlio. E questo è considerato inaccettabile.

Oggi le cose sono cambiate. Il terribile tabù culturale e psicologico che vietava l’unione di una donna con un partner più giovane – mentre nessuna obiezione è mai stata sollevata per gli incontri, magari altrettanto squilibrati anagraficamente, in cui è l’uomo a essere più anziano – si è molto affievolito, senza d’altra parte scomparire del tutto. Ma oggi si può amare un giovane. E infatti accade spesso che le donne decidano di vivere questa avventura, e fanno bene.

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Michelle Pfeiffer e Rupert Friend in una scena del film "Chéri" di Stephen Frears

Per amare un uomo più giovane, è richiesta una grande sicurezza in se stesse, un senso forte di autostima che va continuamente alimentato e rafforzato.

Innanzitutto ci sono gli altri. Vi è il giudizio dei benpensanti, di tutti coloro che coltivano pregiudizi: si va dal commento malevolo dell'”amica” di turno all’aggressività gratuita del conoscente. Ed è possibile arrivare anche a ricevere insulti, lettere anonime, telefonate nel cuore della notte da qualcuno che, chissà perché, si sente turbato e minacciato da un semplice amore.

Tutti, comunque, si sentono in dovere di commentare una tale unione, magari alle spalle. Invidie, competizioni, gelosie femminili esplodono. Qualcuno accuserà la donna di “ostentazione”; qualcun altro farà a mezza bocca pronostici sfavorevoli.

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segnali di seduzione

Foto di Cinzia Rizzo

Ecco i più comuni segnali di seduzione femminili e maschili. Li analizziamo con l’aiuto del dott. Franceso Padrini, psicoterapeuta bioenergetico

La seduzione al femmnile

Molte donne emettono istintivamente dei segnali di seduzione, quando notano un uomo attraente. Qualcuna, però, ne è più cosciente e li usa con maggiore disinvoltura, giocandoci anche un po’. Fondamentali sono misura e ritmo: l’esagerazione non è attraente. La seduttrice accorta si produce in un’alternanza di segnali di interesse e altri di lieve ritrosia.

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lui non telefona

Foto di Smeerch

Lui non telefona. Magari dopo una lite, o un fraintendimento. E lei nemmeno…

“Mi telefoni o no? Mi telefoni o no? Io non chiamo per prima…” cantava Giovanna Nannini.

Non parlo dei tempi del corteggiamento, in cui la tradizione vuole che sia lui a chiamare (e tornerò su questo in altri post). Qui mi riferisco a coppie già formate, che interrompono la comunicazione dopo una lite.

Certe volte giocare a braccio di ferro nella coppia è proprio distruttivo. L’unico risultato è perdere preziosi momenti di felicità.

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Foro di David Zellaby http://www.flickr.com/people/toymaster/

Foro di David Zellaby http://www.flickr.com/people/toymaster/

Fare l’amore per fare la pace? Chi sceglie questa strategia (più spesso gli uomini) si sente romantico, passionale, sensuale. Chi la rifiuta (in genere le donne) rischia di essere accusato di freddezza, eccessivo controllo, o di “voler sempre spaccare il capello in quattro”. Chi ha ragione? Forse la soluzione sta nel mezzo…

Un bisticcio tra innamorati, lo screzio di un momento. Oppure una scenata, più o meno motivata, di gelosia. O ancora uno scontro serio, su un problema importante. Sono tante e diverse le occasioni in cui i due partner possono trovarsi a litigare.

“Se la lite è su un argomento di nessun peso, se entrambi avvertono chiaramente che si è trattato solo di una nuvola di passaggio, fare la pace a letto può essere un’ottima idea. Ci si affida al linguaggio del corpo, e allora saranno le carezze, i baci a portare il messaggio: ‘non volevo, perdonami’. E non c’è bisogno di altro” spiega Giuliana Proietti, psicoterapeuta ad Ancona e direttrice del sito www.psicolinea.it.

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Foto di madamepsychosis

Cosa faresti per amore? Anche rischiare la depressione? Non è una domanda strana, e vediamo perché.

La depressione: colpisce due o tre donne per ogni uomo. E’ un dato che fa riflettere, insieme ai risultati delle ricerche che indicano che la solitudine è un fattore di rischio per gli uomini, e il matrimonio invece è un indice di vulnerabilità per le donne…

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Oggi va di moda dire che le donne sono aggressive e spaventano gli uomini…. Ma è vero? Io credo di no, ma parliamone tutti insieme…

Questo post nasce da una inchiesta che qualche tempo fa mi è stata commissionata da una nota rivista. Poi per vari motivi il taglio dell’articolo da consegnare è cambiato. I risultati dell’inchiesta, però, mi sembrano interessanti, e ve li propongo qui…

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