Aiuto psicologico gratuito (o quasi)

Cari amici, in questa pagina vi segnalo alcune strutture che offrono aiuto psicologico gratuito o semi-gratuito. Sarò grata a quelli di voi che vorranno segnalarmi altre strutture del genere, o che vorranno aiutarmi a tenere aggiornata questa pagina, avvertendomi di eventuali cambi di indirizzi e numero di telefono.

Vi ricordo che molto aiuto psicologico prezioso viene offerto dai Gruppi del 12 passi, sul modello di quelli degli Alcolisti Anonimi . Questi gruppi sono dedicati a chi è dipendente da alcol, droghe, fumo, cibo, relazioni sbagliate e così via. Trovate tutti gli articoli e gli indirizzi nella sezione

Percorsi di recupero e guarigione

 

AIUTO PSICOLOGICO

Gruppi di auto aiuto

Cercate su Google i gruppi AMA di auto-muto-aiuto (gratuiti e indicati nel caso di ansia, depressione, solitudine e altre difficoltà) indicando anche la vostra città.

Aiuto per problemi emotivi

Esistono dei gruppi dei 12 passi, gratuiti, per problemi di depressione, collera, scarsa autostima,  paura, perfezionismo, risentimento, vergogna, ansia, solitudine, desiderio di suicidio… Ci sono gruppi in varie città italiane. Visitate il sito QUIL’elenco dei gruppi in Italia lo trovate QUI

Aiuto per problematiche sessuali e relazionali

ISC. Istituto di Sessuologia Clinica di Roma

Via Savoia 78 00198 Roma 06 – 85356211

offre

Consulenza telefonica gratuita su problematiche sessuali e relazionali

Tutti i giorni dal lunedì al venerdì
dalle h: 15,00 alle h: 19,00 Tel 06 – 85356211

Consulenza email
consulenza@sessuologiaclinicaroma.it

Aiuto per chi soffre di depressione

FONDAZIONE IDEA

Istituto per la ricerca e la prevenzione della depressione e dell’ansia
Via Cornaggia 9 20123 MILANO – Segreteria: 02 72.09.45.60 idearisponde@tin.it

Soffri di ansia e/o di depressione? Allora puoi rivolgerti all’IDEA e chiedere di unirti a un gruppo di auto-aiuto, gratuito (la fondazione Idea ha sedi in molte città italiane).
Qui potrai trovare anche un servizio di ascolto del tuo disagio. Inoltre, l’istituto ha una mappa aggiornata delle risorse delle strutture pubbliche e delle associazioni sul territorio, e può indirizzarti in luoghi dove potrai trovare anche altre forme di sostegno più individuale.
Servizio di IDEA Risponde 02 80.58.18.66 , 800 122.907
Lunedì / Venerdì 9.00/18.00

 

Per chi soffre di depressione, senso di smarrimento, ansia e attacchi di panico (e per il loro familiari)

PROGETTO ITACA

L’Associazione nasce nel 1999 a Milano. La Mission è attivare progetti di informazione, prevenzione, supporto e riabilitazione per persone affette da disturbi della salute sentale e per le loro famiglie.

Progetto Itaca è presente in varie città italiane: telefonate per informazioni sulle realtà locali.

http://www.progettoitaca.org/   Via Alessandro Volta, 7/a  20121 Milano  Tel. (+39) 02.62695235 Fax. (+39) 02.6552205 segreteria@progettoitaca.org www.progettoitaca.org

Aiuto dopo un lutto

FONDAZIONE FABRETTI

A Torino è attivo uno “Sportello del lutto”, che fa capo alla Fondazione Fabretti (fondazione privata orientata allo studio della cultura della morte). Si tratta di un progetto pilota che (se arriveranno sufficienti finanziamenti) sarà esteso anche ad altre città italiane. Per usufruirne, puoi chiamare i numeri 346 8649355 o 011-547005. Una psicologa esperta di lutto ti ascolterà e capirà le tue esigenze, e poi suggerirà uno o più di questi percorsi:

1) l’inserimento in un gruppo di sostegno.

2) Una psicoterapia individuale o di gruppo (a prezzi convenzionati).

3) Il contatto con Associazioni di volontariato e Circoli ricreativi.

La fondazione ha anche un blog, all’indirizzo http://sostegnoluttotorino.blogspot.com

A sostegno di donne con diagnosi oncologica

Rosa per la Vita Onlus si propone di aiutare le donne che si sono confrontate con l’esperienza del tumore. L’idea è che e donne stesse dovrebbero diventare responsabili della propria salute e riconnettersi alla parte più profonda di Sè, che ci collega all’Universo per ottenere le risposte alle domande e nelle situazioni alle quali è difficile dare un significato. Proprio come è difficile dare un significato alla malattia.

Attraverso un approccio olistico che prende in considerazione la persona nella sua interezza, Rosa per la Vita Onlus si propone di aiutare le donne con percorsi di conoscenza di Sè atti a raggiungere una guarigione completa nel corpo, mente, cuore, anima ed emozionie e a risorgere a nuova vita, piene di consapevolezza, fede e amore.

L’idea è anche dare vita ad un centro di medicina integrata all’interno di una struttura ospedaliera milanese.Vedi il Centro di Medicina Integrata dell’Ospedale di Pitigliano:
http://youtu.be/RO4jvfwSED

Offre un centro di ascolto, supperto per la costituzione e gestione di gruppi di mutuo aiuto, consulenza psicologica, assistenza sociale, counseling, incontri di informazione metodi  nel campo olistico, serate di yoga, meditazione, e attività fisiche dolci, il tutto da viversi in ambiente rilassato e gioioso.

Al centro di ascolto è necessario accedere previo appuntamento da prendere al numero 327 7398810 telefonando tutti i giorni da lunedì a venerdì dalle 13 alle 19

Per informazioni clicca QUI

 

Per le Vittime di Violenza e per gli Autori di Violenza

Un servizio molto interessante è dato dall’L’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia che ha organizzato un Centro di Ascolto e Consulenza psicologica e legale (Centro Presunte Vittime di violenza e stalking) costituito da volontari, psicologi psicoterapeuti, medici, avvocati e mediatori, che prestano ascolto ed offrono sostegno ai familiari, agli autori ed alle vittime di condotte violente e moleste. C’è un centralino gratuito che funziona dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 19 al numero 06 44246573 (festivi e fine settimana 327.46.60.907).

Ha organizzato inoltre un Centro Specialistico Disagi Relazionali che aiuta singoli individui, coppie e famiglie con problemi nelle relazioni interpersonali, anche in caso di episodi di violenza e stalking. Segreteria 0644246573 dal lunedì al venerdì ore 10:00/19:00 Mail info@socialmente.net

 

IN SARDEGNA

Gruppo di Autoaiuto a Cagliari

Gruppo gratuito faciliato dalla counselor Giuseppina Pieragostini. per informazioni, 331 7980991

A Sassari
ASSOCIAZIONE CULTURALE IL PENSIERO

E’ attivo a Sassari lo sportello d’ascolto “Una finestra sulle emozioni”, all’interno del quale è possibile usufruire gratuitamente di un servizio di counseling, sostegno psicologico e psicoterapia (per stati ansiosi,depressivi, lutti, separazioni, dipendenze e problematiche della vita quotidiana ). All’interno dello sportello saranno affrontati temi di interesse sociale ed esistenziale, attraverso la presentazione di workshop esperenziali. Il servizio è rivolto ad adulti, anziani, adolescenti, famiglie e gruppi ed è completamente gratuito in quanto finanziato dalla Fondazione Banco di Sardegna. Lo sportello è attivo il martedi dalle 9.00 alle 14,00 in Vicolo delle Campane di San Donato a Sassari. Referente del progetto è la dott.ssa Alessandra Piredda, psicologa e psicoterapeuta. Si riceve per appuntamento. Per informazoni: ilpensiero@email.it-3497736431.

 

Altri link utili

http://www.ilmiopsicologo.it/elenco-di-alcuni-gruppi-di-auto-aiuto/

A chi mi scrive per chiedere aiuto

Cari amici,

mi fa piacere se mi contattate. Tuttavia, se lo fate per chiedere aiuto, leggete prima qui sotto.

1) per chi vuole indirizzi

Ricevo molte e mail tipo: “Abito in provincia di Siena (o di Modena, o di Varese, o di Caltanissetta), vorrei aiuto ma ho pochi soldi, c’è un gruppo vicino a me?”. Purtroppo non ho l’elenco di tutti i gruppi e di tutte le risorse d’aiuto gratuite. Sarebbe bello, ma non ce l’ho.

Se state per scrivermi una e mail del genere, ricordate queste cose:

– Se telefonate all’Ufficio Relazioni con il Pubblico(URP) della vostra Asl, potete chiedere come fare ad avere una consulenza psicoterapeutica pagando solo il ticket. Poi in questa pagina, più sopra, trovate il link al sito dei gruppi di auto mutuo aiuto. C’è anche il telefono della Fondazione Idea, che fornisce molti tipi di aiuto spesso gratuito.

– In questa stessa pagina trovate anche i link ai gruppi dei 12 passi tipo CODA (sulle dipendenze amorose). Altri gruppi dei 12 passi su altre dipendenze (cibo, debiti, gioco, droga, nicotina) o sulle relazioni con persone dipendenti li trovate cliccando QUI

Anche io faccio gruppi sulla dipendenza amorosa. Il prezzo è contenuto, sono € 22 euro  a incontro (ma ci si iscrive mese per mese).

– Se avete altre domande, scrivetemi, ma tenete presente che conosco un po’ la realtà milanese, e basta… In ogni caso, le risorse gratuite che conosco le ho già indicate in queste pagine. Se invece VOI siete a conoscenza di altre risorse gratuite che possano aiutare altri, scrivetemi!

2) per chi vuole consigli

Non scrivetemi la storia della vostra vita, della vostra relazione, del vostro ultimo litigio con vostra madre o con il vostro partner, chiedendo alla fine: “cosa faccio?” Come ho più volte detto nei commenti, sarebbe per me una profonda mancanza di rispetto “sfornare” un consiglio su una vicenda riassunta in una singola e mail… Credo che queste cose siano pericolose. Un counselor ( e a maggior ragione un terapeuta) devono ascoltare a lungo il cliente, vederlo, fare domande, per farsi un’idea della sua situazione.

Non dispenso consigli del genere. A chi mi scrive per questioni di alcolismo, dico di rivolgersi agli Alcolisti Anonimi o ad Alanon. A chi è disperata per amore, dico di andare gratuitamente da Coda, o di venire a uno dei miei gruppi, e soprattutto di lavorare sull’amore di sé.

Se volete consigli tecnici, tipo chiedermi se una certa terapia psicologica può essere adatta, ok, scrivete, ma tenete presente che anche in questo caso saranno pochissime le volte che mi sentirò di prendere posizione con così pochi elementi.

Se volete veramente una mia consulenza, chiedetemi una consulenza individuale, di persona s esiete a Milano oppure via Skype. Non è gratis, però una consulenza ben fatta può farvi risparmiare moltissimo tempo e denaro. Inquadra il problema, vi dice di cosa avete bisogno per risolverlo, vi indirizza verso le risorse giuste, vi rende consapevoli delle potenzialità che avete già dentro per affrontarlo…. Potete anche chiederla una sola volta, e tornare solo se lo desiderate, magari per due o tre volte. In qualche caso vorrete fare un percorso sarà più lungo, ma il counseling difficilmente supera le 10 sedute. (Scrivetemi se volete maggiori informazioni: e.chiaia@tiscalinet.it)

Se volete solo condividere la vostra storia e avere un po’ di incoraggiamento, scrivete un commento a un articolo sul blog che parla del vostro problema. Vi leggerò e vi risponderò con gioia, dicendo le stesse cose che direi in privato. Quei pochi consigli li dò più volentieri da qui. Ma in questo modo la vostra esperienza e la mia risposta saranno utili a tutti! Non è meglio?

E magari qualcun altro lascerà dopo il vostro un commento utile e illuminante anche per voi… E’ uno spazio prezioso di dibattito. Il modulo vi chiede di lasciare la vostra e mail, che non comparirà nè sarà usata in altro modo. Non scrivete neppure nel testo il vostro nome e cognome: magari un domani potrebbe dispiacervi essere riconosciuti in queste pagine… Il solo nome di battesimo, o uno pseudonimo, andranno benissimo. E magari qualcun altro lascerà dopo il vostro un commento utile e illuminante anche per voi… E’ uno spazio prezioso di dibattito.

Vi aspetto!

 

154 commenti
  1. mariateresa
    mariateresa dice:

    Gentilissimo, sono la mamma di una bella e brava ragazza di 19 anni che ha preso da poco il diploma di maturità scientifica. Mia figlia ha perso interesse per tutto ciò che la circonda. Non si è preparata per i test di ammissione universitari e quindi non li ha superati. Oggi aveva il test fisico per entrare nell’esercito e non lo ha superato. Ad ogni mia proposta mi risponde svogliatamente e quando le chiedo cosa voglia fare mi risponde che non lo sa e piange. Lei è la seconda di quattro figli. Mi sono separata un anno fa e sempre un anno fa è morta mia madre che viveva al piano sotto al nostro e che ha praticamente cresciuto i ragazzi. Passo da momenti in cui vorrei farla reagire ad altri in cui provo una gran tenerezza e un totale senso di impotenza nel vederla cosi buttata sul divano a guardare la televisione perché nulla sembra interessarle. Si potrebbe provare con un counseling che magari possa aiutarla a fare chiarezza e a capire cosa le piaccia? Grazie per la sua cortese risposta. Un caro saluto

  2. Emma
    Emma dice:

    Salve Maria Teresa, sì, certamente un counseling potrebbe aiutare sua figlia. Non mi scrive dove abita… Se vuole un aiuto gratuito (visto che è un commento a un articolo che parla di questo), provi a vedere le risorse di questa pagina https://www.vitafelice.it/aiuto-psicologico-gratuito, facendo un po’ di ricerca, chiamando i numeri verdi eccetera. Provi anche questo sito http://www.progettoitaca.org/.
    Io faccio sedute di counseling, sia dal vivo che via Skype, ma non sono gratuite… :) E’ il mio lavoro! Se è comunque interessata, mi scriva a e.chiaia@tiscalinet.it e le darò, assolutamente senza impegno, tutte le informazioni. Un caro saluto con l’augurio che sua figlia si riprenda presto.

  3. barbara
    barbara dice:

    Buonasera, mi chiamo Barbara e ho 24 anni. Studio all’università e sono all’ultimo anno. Sono una persona studiosa, una brava figlia, per quelle poche amiche che ho anche una brava amica, e una brava fidanzata. Il mio problema è che ultimamente sto riscontrando molti problemi sia sociali che di continua insoddisfazione con me stessa. Piango continuamente, mi sento sola, non interagisco con nessuno solo con due amiche e il mio ragazzo. Sto litigando spesso con il mio ragazzo perché mi sento anche non ascoltata e abbandonata da lui. Io penso che il problema sia mio, che sono troppo quadrata, e troppo severa con me stessa. Ma vorrei veramente un aiuto psicologico perché voglio andare avanti con la mia vita.

  4. Emma
    Emma dice:

    Salve Barbara, come prima cosa le suggerirei di leggere la risposta che ho dato a Maria Teresa (il commento prima del suo). Dove vive? Se sta a Milano venga a provare gratuitamente un incontro del Gruppo “Ama Te Stessa! E Vivi Relazioni Felici!” Nel gruppo infatti iniziano a esserci anche alcune ragazze della sua età che traggono tantissimo giovamento anche solo da pochi incontri. Lavoriamo moltissimo sul rapporto con se stesse e sull’accettarsi, il che permette alle persone di vivere subito più serene e di ottenere un rapido miglioranento delle relazioni.
    Se risiede lontano, possiamo fare anche delle sedute via Skype. A breve partirò anche con un gruppo telefonico, quindi da fare a distanza, però sinceramente almeno all’inizio sarà una cosa sperimentale e dunque non so quanto riuscirò a seguire individualmente le varie persone.
    Se qualcuna di queste cose le interessa, mi scriva a e.chiaia@tiscalinet.it. Un caro saluto Emma Chiaia

  5. Angela
    Angela dice:

    Salve sono una donna moldava e abbiamo una situazione molto critica io e mie figlie una e del 1 matrimonio l’altra del 2 li spiego brevemente eravamo a vive in una casa in affitto e dopo un Po non riuscivamo a pagare tutto e siamo trasferiti dai suoceri del ora è iniziato inferno mio marito sempre fuore doveva di andare a lavorare invece andava con altre donne alle mie spalle avevo la bambina piccola quasi due anni e la grande 12 sono 6 anni di inferno bugie scuse botte a me abbandona le figlie ogni volta che la piccola che a sua i chiedeva di giocare lui faceva finta di giocare con telefono invece più di una volta lo ha visto la bimba che scrive con un altra ho scoperto chi era lo chiamata sta ragazza io detto che era sposato e viveva con me è lei quando ho scoperto mi sono santità sporca schifata non ho neanche una descrizione adata 2 giorni prima che andase da lei era stato con me mi ha detto che so una madre e Donna impagabile poi è scappato 20 giorni fa io con i suoceri dentro casa tutti i giorni provocata ho dal padre che mi dice di aver fatto bene di aver abandonato e la madre che dice se vede che a meglio di te al letto l’anno scorso ci ha cacciati fuori casa e siamo andati appoggia da mia sorella a Parma non se fato nesun problema la grande aveva 17 ani la piccola 6 cambia scuola società amici lui con i suoi senza nessun disturbo dopo un mese cominciammo risentirsi per telefono lui mi dice le solide scuse poi ci veni a trova e ci promette a me è le bimbe non succederà più non esisti più nesuno non ce la fapiu e vive senza di noi chiedi il trasferimento del lavoro non i lo danno allora erano passate 5 mesi io detto così non è vita ne per me è figlie ne per noi come copia se prende una decizione ho vieni qui ho torniamo a Roma dopo qualche giorno dice di preparare tutto che ci viene a prendere torniamo a Roma promesse in ginocchia davanti alle bimbe emia mamma e sorella che non succederà piu torniamo a Roma sotto Natale festa della piccola lui non interessa non ha soldi 29 dicembre io mi organizzo dove andava la danza porto la torta un Po di cosine per farla felice lui non ce 10 passati io cercavo di fare la brava di andare avanti di non ricorda il passato invece passati questi 10 giorni io a sistemare le ragazine a scuola tutto lui ritorato da lei in senso la stesa altri 4 mesi di inferno parlava con lei al telefono e ciatava davanti alle bimbe e mi diceva che io li dico di odiarlo poi scapava sempre se era da andare alla danza piccola grande pallanuoto compiti oltre tutto prima abbiamo avuto un ba per 10 anni mi lo ha fatto chiudere perché qualcuno dei clienti lo avevano visto con lei e si vergognava ho aveva paura che non li dice qualcosa qualcuno ora io ho paura la casa dei suoceri e del comune non hanno mai pagato e ogni volta mi provocano e mi dicono di andarmene io non ho dove ho paura che mio suocero beve urla mi trovo in mezzo la strada dai avocati non ho soldi al momento non ho lavoro mi arangio con qualche pulizie qualcosa non sia preoccupato le ragazze vanno a scuole i libri tutti requisiti ho chiesto a mia mamma i miei suoceri se trova un lavoro non ho chi mi prende la piccola mia suocera se la dimenticato io ero andata a fare una visita e mi ha chiamato la scuola come potrei reagire grazie mille a scordavo come quando è ritornato perché è stato aggredito dal padre e un amico della famiglia di questa ragazza mi si sono messi a piange madre padre e figlio rinuncia a vedere figlia basta che non chiamavo e tra l’altro mi ha detto la figlia lo hai voluto tu io li ho detto visto così non ci deve avicina più

  6. Emma
    Emma dice:

    Ciao Angela, mi dispiace tantissimo per la situazione dolorosa che descrivi. Ti consglierei di frequentare un gruppo Coda http://codipendenti-anonimi.it/ o Aca http://codipendenti-anonimi.it/ . Non ti fernare alle definizioni, sono perfetti per te! Sono gratuiti e possono aiutarti moltissmo. Se sei ancora a Roma, non dovresti avere difficoltà a trovarne uno. Mi raccomando, vai, possono aiutarti e salvarti da una situazioen intollerabile. Chiama i numeri nazionali e chiedi infornazioni. Un grande abbraccio, dacci notizie

  7. Giulia
    Giulia dice:

    Salve, sono Giulia una ragazza di 23 anni ed abito a Milano, ho visto che fa degli incontri con altre persone ma non penso farebbero per me, tuttavia le sedute che fino ad ora mi hanno proposto costano troppo e non posso permettermele. scrivo principalmente perché sono arrivata ad un momento della mia vita in cui non so più chi sono. Il mio passato pieno di sofferenza sia ricevuta che data mi pesa ogni giorno, ogni giorno mi dico di averlo superato ma non è così, allo stesso tempo il mio presente mi mette
    angoscia perché non ho niente di quello che vorrei, ne sul piano personale ne sul piano dello studio. E di conseguenza mi angoscia ancora di più il mio futuro, piango intere notti per paura di non trovare mai quello che voglio, per paura di non trovare una persona che mi amerà per quella che sono con cui costruire una famiglia, paura di non riuscire mai nella carriera, e non perché sono stupida perche so di non essere stupida ma semplicemente perché sarà così. Ho paura di rifare gli stessi errori del passato, ho paura di stare ancora così male, e sopratutto ho paura che non riuscirò a cambiare il mio presente. Quindi per tutte queste paure che ho nell’ultimo anno mi sono chiusa in me stessa, non mi metto più in gioco, per niente e per nessuno. Resto in casa con mia mamma e mia sorella perchè so che con loro sto bene. E così facendo ovviamente non trovo niente di quello che voglio: ne la persona che mi ami con cui fare una famiglia, ne mi impegno per la mia futura carriera. E non lo faccio perché mi sono arresa, non vorrei ammetterlo a me stessa ma è così, troppe persone mi hanno abbandonato, ed anche io ho abbandonato troppe persone, il mio cuore è stato spezzato così a fondo che non riesco più a ripararlo. Non riesco, e così ormai è da un po’ che non provo più alcuna emozione se non la paura e l’ angoscia per le emozioni che non provo più, e sono qui a chiedermi se riuscirò mai a riprovare quelle emozioni, se riuscirò mai ad essere di nuovo felice, e se riuscirò a capire chi sono.

  8. Emma
    Emma dice:

    Ciao Chiara, io invece penso che i gruppi che conduco sarebbero adattissimi a te. Inoltre non costano tanto, soprattutto se pensi che in essi riesci a fare un lavoro su te stessa vero e dalle conseguenze durature. Se sei interessata, scrivimi a e.chiaia@tiscalinet.it. Puoi inoltre venire a provare un incontro gratuitamente e senza imoegno.
    In alternativa, leggi attentamente questa pagina https://www.vitafelice.it/aiuto-psicologico-gratuito e chiama i numeri nazionali dei vari Progetti e Fondazioni per scoprire qualcosa di adatto a te e gratuito. Altre risorse gratuite che potrebero essere adatte sono CODA ITALIA e ACA ITALIA, cercale su Google. Ti auguro ogni bene e tanta fortuna. Un grande abbraccio

  9. Deborah
    Deborah dice:

    Buona sera, sono capitata su questa pagina per caso cercando forse un aiuto. Sono conscia del fatto che forse dovrei intraprendere un percorso terapeutico, ma essendo molto impegnata fra lavoro e università mi autoconvinco che va tutto bene. Ho 22 e in passato ho sofferto di una sorta di disturbo alimentare, di autolesionismo in svariate forme (che non mi ha abbandonata del tutto) e per un periodo ho fatto uso di droghe. Mi chiedevo se uno di questi gruppi fosse indicato alla mia situazione. Abito vicino a Milano, ma per l’università sono li tutti i giorni. Non so se questi gruppi possano essermi d’aiuto, ma credo che dovrei iniziare a far qualcosa per me stessa se non voglio ripiombare nella stessa situazione del periodo che reputo uno dei peggiori della mia vita.
    Grazie

  10. Emma
    Emma dice:

    Ciao Debora, credo anche io che dovresti fare qualcosa per escludere l’eventualità di ricadere in uno stato di disagio che poi potrebbe essere poi difficile da risolvere. I gruppi possono essere una buona soluzione. Non so quale sia il problema che senti più pericoloso, se i disturbi alimentari o le droghe. Ti consiglierei per i primi di provare una riunione di OA, i gruppi in 12 passi appunto sui disturbi alimentari http://www.overeatersanonymous.it/online/. Oppure (o meglio ancora, in aggiunta, prova una riunione di NA, per il problema droghe http://www.na-italia.org/). Puoi andare anche se il problema ti sembra superato o non grave, solo lì ti renderai conto se quelle persone possono capirti oppure no. I miei gruppi sono un po’ più “generalisti”, diciamo così: potrebbero darti una sensazione generale di serenità, ma non basterebbero per lavorare su problemi specifici. La mia proposta: prova prima OA, poi NA, poi se non sei convinta scrivimi a e.chiaia@tiscalinet.it e vieni a provare il gruppo: Ok? Inoltre i gruppi dei 12 passi sono gratuiti, il mio non è caro ma è in ogni caso a pagamento. E non fernmare la tua ricerca sino a che non hai trovato ciò che ti sembra adatto! Hai diritto a stare bene e a costruire una piattaforna di serenità solida per la tua vita futura. :)

  11. Sofia
    Sofia dice:

    Buonasera,
    facendo delle ricerche su internet sono capitata in questa pagina. Le spiego brevemente la mia situazione.
    Ho 21 anni e studio Psicologia a Londra, ma non sono io ad aver bisogno di aiuto, è mia madre. Soffre di depressione da circa 2-3 anni, e solo adesso che studio questa materia mi rendo veramente conto del problema e perciò sono seriamente preoccupata. Sebbene riconosca che c’è qualcosa che non va, mia madre (ovviamente) non ammette di aver un disturbo mentale e di conseguenza prende sotto gamba l’iniziare una qualsiasi terapia (che, tra l’altro, non possiamo permetterci). Abita in Toscana, provincia di Siena.
    Vorrei chiederle che percorso sarebbe giusto intraprendere, secondo il suo parere.
    Grazie per il suo tempo.

  12. Emma
    Emma dice:

    Ciao Sofia, ti suggerirei di prendere contatti con la Fondazione Idea e il Progetto Itaca (trovi i link nell’articolo sopra) e chiedere a loro come muoverti. Per la depressione clinica il counseling, purtroppo, non è sufficiente. Credo che queste due realtà abbiano sedi in diverse città italiane, o possano comunque consigliare risorse d’appoggio. Posso solo dirti che fai bene ad affornatre il problema prima che si cronicizzi. Ti auguro tanta fortuna nella tua ricerca

  13. Lola
    Lola dice:

    Gentile Dottssa.,
    Vorrei chiedere un suo consiglio.
    Credo di soffrire di depressione da diversi anni.
    Inizialmente per problemi di fertilitá (lunghi percorsi ormonali per tentare una gravidanza finalmente riuscita) e dopo post-partum.
    A volte credo che le mie difficoltá siano soltanto legate al fatto che non ho ripresso il lavoro e che ho cambiato cittá da poco, ma mi sento spesso arrabbiata con tutti e con tutto, triste o senza voglia di niente.
    Sono poche le cose che veramente mi fanno stare bene (poesia, pittura, musica) e ho percepito che preferisco stare sola anche se quando sto con amici poi mi trovo bene e parlo molto.
    Ho tendenza a voler controllare tutto e volere tutto pulito e a posto e che le cose siano fatti come vorrei io e questo mi causa litigi e discussioni costanti con mio marito e le personne che lavorano per me.
    Sono iperprottetiva con mia figlia e severa con chi non segue questi parametri e sento mette in perocolo la sua sicurezza o salute.
    Le relazioni in famiglia per ció sono molto conflittive. Sono molto severa con mio marito e abbiamo una lotta di forza sulla crescita ed educazione di mia figlia, lui pensa che essaggeri e quando arrabbiato abusa verbalmente dandomi di pazza, etc al cui io reagisco a volte violentamente, al cui lui insulta la mia famiglia dicendo che e quello che ho vissuto e so fare etc etc (ho visuto violenza da mio padre a mia madre quando piccola)
    Mia figlia che a volte sente questi litigi ma che cmq vive quest’atmosfera e questi conflitti da gia segni negativi perche urla pure lei, fa dei graffi, e spinge sia ai compagni che a noi.
    Il vero problema é che io ho grosse difficoltá a contenere la mia rabbia quando provoccata con questi insulti o molto arrabbiata e posso diventare violenta.
    Questo é accaduto sopratutto con mio marito, con mia figlia non succedde ma arrivo facilmente al urlo e la disperazione (soffro di pressione alta) anche se sono consapevole che sia controproducente.
    In genere, vivo con molta ansia il mio ruolo di madre e ho paura per lei su tutto, anche se la spingo a fare attivitá etc
    Sento un grosso peso questo ruolo di madre e moglie ed a volte mi sento con voglia di andare via per qualche giorno da sola senza nessuno per stare con me stessa ma poi mi sento in colpa di questi pensieri.
    Credo che sia mia la colpa perche le cose siano a questo punto, ma non so come migliorarlo o come avere un po piu di serenitá o indirizzare meglio questa famiglia ed evitare che questi problemi possano creare dei grossi problemi nella salute mentale e il futuro di mia figlia.
    Entre mio marito e me ci sono stati di momenti molti brutti, litigate con qualche scatto violento anche di fronte a lei, e questo mi fa soffrire molto, perche non capisco come noi che l’abbiamo aspettato tanto, possiamo per i nostri conflitti egoisti, affettare la sua infanza e la sua crescita in questo modo, ma non riusciamo a migliorare, almeno non ancora.

  14. Valeria
    Valeria dice:

    Buongiorno, scrivo perchè penso di avere un problema e vorrei un suggerimento. Questa estate ho interrotto un rapporto di lavoro che era diventato per me un incubo. Ho lavorato diversi anni per questa azienda e il posto mi piaceva molto. Negli ultimi anni per un cambio di gestione il lavoro era molto cambiato con ritmi allucinanti e il management che manipolava le persone in tutti i modi per renderle più produttive. Io ho retto un paio di anni poi ho iniziato ad avere problemi di salute (Insonnia, mal di testa continui, pianto, stanchezza continua) e alla fine mi sono decisa a dare le dimissioni. Sono passati 4 mesi e i sintomi sono tutti passati se non quando mi fanno domande su quell’azienda non riesco a contenere le emozioni ed inevitabilmente parte la lacrima (cosa per altro imbarazzante). Il fatto è che credo di aver sottovalutato la situazione e che quello che ho vissuto sia stato davvero traumatico per me, anche più di quanto pensassi. Secondo lei farei bene a fare visita ad uno psicoterapeuta? Pensavo che la situazione si sistemasse col tempo ma forse non è così. La ringrazio in anticipo per la risposta che vorrà darmi.

  15. Tina
    Tina dice:

    Buongiorno,
    sono capitata qui per caso, cercando un aiuto perchè sono proprio stanca. Vado subito al sodo: ho dei problemi relazionali con la famiglia di mio marito ormai da anni. I problemi esistevano già durante il fidanzamento e, ovviamente, persistono anche dopo 5 anni di matrimonio. Nonostante riconosca razionalmente che mia suocera non è una cattiva persona, che i miei cognati (più giovani) sono “bravi ragazzi”, con loro mi blocco, siamo su due mondi opposti, non riesco a essere spontanea e felice come sono con chiunque altro e ho attacchi di ansia (che somatizzo) prima di ogni incontro. Perfino gli SMS mi infastidiscono. In passato non si sono comportati sempre benissimo (niente di grave, per carità ma io l’ho vissuta come estrema invadenza) e questo forse è un mio modo sbagliato di difesa. Questo atteggiamento “a distanza” che cerco di tenere per tutelarmi sta facendo passare me dalla parte del torto e sta portando ad avere conflitti con mio marito sempre più frequenti e duri. Il punto centrale quindi è anche mio marito: lui ci patisce nel vedere che i nostri rapporti sono al minimo e a me dispiace molto. D’altra parte in tutto questo lui difende incondizionatamente i suoi, trova sempre una giustificazione a tutto e questo mi ferisce perchè a me basterebbe così poco appoggio per essere più serena. Non capisco se è solo un problema mio (come sostiene mio marito) o è una questione di coppia. Io vorrei riuscire a perdonare loro e prima me stessa, voglio lasciar andare…togliermi questo peso che non riesco più a tollerare. Non sono mai andata da uno psicoterapeuta e non so se può essere o no il caso.
    Grazie! forse più che una richiesta è uno sfogo.

  16. Emma
    Emma dice:

    Ciao Lola, sicuramente il fatto di non lavorare non aiuta. Puoi pensare di trovarti di nuovo qualcosa, e nel frattempo valorizzare i tuoi talenti facendo anche qualcosa di creativo? Questo potrebbe farti sentire molto più serena. Mi descrivi una situazione complessa che non posso giudicare dalla bacheca di un blog. Ti suggerirei di contattare un gruppo Coda (basta che digiti su Google “Coda Italia”), potrebbe aiutarti molto nei rapporti con tuo marito e tua figlia. Contatta anche il Progetto Itaca e la Fondazione Idea chiedendo se hanno gruppi per la depressione vicino a te. Vai con curiosità e apertura, possoo esserti di aiuto! Un grande abbraccio

  17. Emma
    Emma dice:

    Meglio: a Roma Coda è una realtà consolidata con tanti gruppi, e non dovrebbe essere difficile trovare gruppi anche per la depressione. Come si è capito io considero il lavoro colletivo miracoloso! :)

  18. Emma
    Emma dice:

    Salve Valeria, sì, farei una visita a uno psicoterapeuta per poche sedute. Con un aiuto potrà così archiviare del tutto questa brutta esperienza senza che lasci strascichi. Provi con uno che fa l’EMDR, dovrebbe funzionare bene e velocemente con i traumi. Un caro saluto

  19. Emma
    Emma dice:

    Ciao Valentina, credo che la cosa migliore possa essere chiedere una consulenza a un bravo terapeuta della coppia, che sappia parlare a tutti e due prima che questo problema incida negativamente sul vostro matrimonio… Se il problema è solo lì, e dietro non c’è altro, dovrebbero basatre pochissime sedute. Se poi il terapeuta lo riterrà, ti dirà lui (o lei) se fare tu qualche seduta singola in più per approfondire le cause della tua ansia. Un grande abbraccio

  20. Moreno
    Moreno dice:

    Salve. Sono un ragazzo di 18 anni e mi sono trasferito da poco a Milano per l’università. Ho avuto sempre problemi legati ai miei rapporti sociali infatti nel mio paese di origine non avevo amici ed ero sempre solo. Mi ero però autoconvinto che fosse un qualcosa che non dipendesse da me e che semplicemente avevo conosciuto le persone sbagliate. Ora vivo a Milano, in una casa dello studente, sono sempre circondato da altri ragazzi ma ogni volta inizio ad andare in panico e mi inizia a venire ansia. Ho “paura” di non saper cosa dire, di risultare inadeguato, di sentirmi di troppo e alla fine mi isolo. La stessa identica cosa accade in università. Ho paura di tornare agli stati d’animo che avevo nel mio paese di origine, ho paura di tornare a deprimermi lasciando scorrere la mia vita. Mi piacerebbe parlare con qualcuno anche solo per sfogarmi. A chi potrei rivolgermi? Grazie.

  21. Giulio
    Giulio dice:

    Salve,sono un ragazzo di 27 anni. Ho avuto una crisi depressiva verso i 21 anni.sono sempre stato un ragazzo studioso, ma ultimamente non ho più passioni verso nulla,mi sento vuoto,un fallito.sono fuori sede, mi mancano tre esami, ma la voglia e’pari a zero. Sono disperato, piango,mi dispero, ho attacchi d ira con me.stesso. ne ho parlato con i miei, vorrei abbandonare gli studi e provate a guarire. Ma i miei pretendono che io conosca, mi definiscono un “malato immaginario”. Ho visto i. Medico, amico di mio padre, mi ha trattato con sufficienza,dandomi.dei farmaci. Dicendo che sono un po’depresso. Ora sono a casa da un mese. Per me non vedo futuro, e l ansia di tornare all università mi distrugge. Tra un po’ ho il.secondo incontro con il medico… Non so cosa fare. Grazie per l attenzione.

  22. Emma
    Emma dice:

    Giulio, fai bene invece a cercare qualcuno che ti capisca. Non so dovi abiti: rileggi però con attenzione questo articolo, chiama i numeri nazionali di Progetto Itaca e della Fondazione Idea, chiedendo se sanno di ricorse vicino a dove vivi tu. Un gruppo sarebbe una ottima soluzione: supera la tua timidezza e vai, potrebbe rivelarsi una delle esperienze più significative della tua vita. Chiama comunque anche l’Ufficio Relazioni con il Pubblico dela tua ASL, e chiedi se c’è la possibilità di avere una visita di psicoterapia – NON psichiatria – in qualche consultorio. Se non lo trovii, dì ai tuoi genitori che vuoi un aiuto appunto di uno psicoterapeuta e non di un medico o di uno psichiatra. Accetta il loro aiuto economico, ci sarà tempo quando lavorerai per sdebitarti. NOn è necessario scegliere un luminare, basta un bravo professionista con tariffe oneste (non te le so indicare però perché variano da città a città). Non ti scoraggiare e cerca sinchè non trovi l’aiuto adatto a te. Hai il diritto di vivere più sereno e felice, e lo sciogliere bene e completamente la difficiltà di ora condizionerà positivamente tutta la tua vita futura. Un grande in bocca al lupo

  23. Emma
    Emma dice:

    Ciao Moreno, e scusa il ritardo della risposta. Rileggi attentamente questo articolo https://www.vitafelice.it/aiuto-psicologico-gratuito e contatta la Fondazione Idea o il Progetto Itaca. Un gruppo sarebbe la soluzione ideale, supera la timidezza e vai! Potrebbe davvero essere d’aiuto per sbloccarti. In aggiunta, prova ad andare a una di queste riunioni http://www.emotivianonimi.it/home/. Potrebbe essere la risorsa perfetta per te ed è gratuita.
    Puoi anche provare a vedere se chiamando l’URP della tua Asl ti danno qualche consulenza psocologica gratuita o con il ticket. Prova anche a chiedere qui http://www.aiedmilano.com/, dovrebbero avere prezzi calmierati. un carissimo saluto

  24. Una
    Una dice:

    Salve, sono una ragazza e da sempre sono timida ed insicura.
    Nonostante ciò ho sempre affrontato la vita senza troppi problemi.
    Anzi la vita mi ha posto di fronte varie sfide ma non mi sono mai abbattuta.
    Il versante relazioni però è sempre stato un tasto dolente.
    Ho avuto due relazioni, entrambe dopo i 20 anni. Entrambe con persone molto problematiche (problemi di depressione e fobia sociale).
    In entrambi i casi le storie non sono finite bene.
    L’ultima delle due storie è finita da poco e ne sono rimasta molto scossa. Lui si è comportato molto male e non me l’aspettavo. Intanto la mia vita deve andare avanti, ho tante cose da fare ma fatico a dormire e a mangiare (quando sono stressata mi si chiude lo stomaco). E mi darebbe conforto parlarne con qualcuno. Ho pure pochi amici.
    Sono di Milano. Che struttura mi consiglia? Non avendo possibilità economiche mi sarebbe utile se mi consigliasse una struttura che offra un servizio grauito.
    Ho letto poi che lei è a disposizione per delle sedute, è possibile sapere il costo per ogni seduta? La ringrazio sinceramente.

  25. Emma
    Emma dice:

    Ciao! Io prendo €65,00 a seduta. Il gruppo di sostegno “Ama Te Stessa! E Vivi Relazioni Felici!”, che sarebbe adattissimo, costa €88,00 al mese e puoi venire e provare una volta gratuitamente per vedere se ti piace: basta che tu mi scriva a e.chiaia@tiscalinet.it. Come strutture gratuite per te potrebbero andare bene Coda http://codipendenti-anonimi.it/, e forse ed Emotivi Anonimi http://www.emotivianonimi.it/home/ e Aca http://www.aca-italia.com/. Vai a più di un gruppo per trovare quello più adatto a te: dovrai forzare la tua timidezza ma vedrai che sarà una esperienza fondamentale per te! Ti abbraccio e ti auguro buona ricerca

  26. Barbara
    Barbara dice:

    Salve.sono una donna di 49 anni ed ho una relazione con un meraviglioso uomo che soffre di doc, ansia e depressione con alti e bassi stiamo cercando di continuare questo amore insolito ma ora il suo disturbo sembra prendere una piega del Non ritorno alla pseudo normalità. ..non so a chi rivolgermi ..lui del CSM non si fida più. ..crede che non possa esistere una cura e si abbatte sempre più. ..a chi posso rivolgermi per capire del tutto la problematica e per indirizzare lui in un contesto affidabile? Grazie Barbara, saluti

  27. anna
    anna dice:

    Buonasera.
    Sono capitata in questo gruppo per caso in seguito ad una giornata decisamente negativa, a causa della quale ho capito che il mio problema é tutt’altro che risolto. Ho 23 anni e da un paio di anni a questa parte ho preso coscienza di essere ipocondriaca, con annessi attacchi di panico e crisi d ansia. Quando penso di essere guarita, basta una notizia letta per caso a proposito di una malattia e io subito ne sento i sintomi sul mio corpo. Cado in uno stato di depressione/ansia per settimane e giorni, per poi magari placarmi e ricominciare al prossimo allarme o piccolo sintomo. ormai non chiedo piu aiuto ai miei cari, perche capisco che non sanno come aiutarmi. Penso sia davvero giutno il momento di rivolgermi ad un esperto o comunque a quakcuno che sappia come affrontare il problema. Sono una studentessa fuori sede dunque non ho jn grande budjet a dispozione, preferirei attivitá gratuite.

  28. Emma
    Emma dice:

    Ciao Anna, fai bene a chiedere aiuto, con fiducia. Contatta la Fondazione Idea, il Progetto Itaca, la Lidap http://www.lidap.it/ , troverai sicuramente un gruppo adatto a te. Ti auguro pronta guarigione! :)

  29. daniela
    daniela dice:

    Salve,mi chiamo Daniela e la mia vita è ormai distrutta a causa di un problema che ho trascurato e che ora è diventato una malattia….mi vergogno molto ma ho capito di essere affetta da cleptomania e vorrei curarmi,capisco che da sola non posso farcela perciòvorrei un consiglio da lei……sono disoccupata quindi preferirei qualcosa di gratuito
    grazie

  30. Salvatore
    Salvatore dice:

    Salve Emma, ho trovato questa pagina nelle mie ricerche di aiuto per coppie in crisi e ho deciso di scrivere la mia esperienza.
    Sono sposato da 7 anni e da 2 abbiamo un bellissimo bambino.
    La nostra relazione non è mai stata molto serena, mia moglie ha da subito messo a dura prova la mia vita rimproverandomi di tutto e ad oggi continua ancora.
    Faccio alcuni esempi, sottolineando che ogni volta i periodi di lite e destabilizzazione durano 1 settimana o anche di più, con urla e mortificazioni spesso davvero esagerate rispetto al motivo della lite:
    – mi ha rimproverato mille volte di averla sradicata dal suo paese andando a vivere a soli 20 km di distanza. Ogni difficoltà, soprattutto iniziale, le dava il motivo per brasarmi con questo argomento;
    – io sono una persona tranquilla è disponibile, ma lei ogni volta che si trattava di fare faccende in casa mi precettava come se fossi il peggiore uomo della terra, dicendomi che “ormai non sei più a casa con tua madre” ECC. Trasformando ogni giorno di quelli in un supplizio con questo clima;
    – da quando è nato nostro figlio io sono sempre stato presente, non potendo contare su mamme o altri parenti per un po’ di aiuto, ma spessissimo sono stato accusato di non collaborare nelle cose della famiglia o di ” rilassarmi” se qualche volta per mezz’ora provavo a riposarmi sul divano mentre lei era impegnata in altro.
    – lo stesso episodio del parto è stato vissuto nel peggiore dei modi in quanto anche in quella occasione sono stato non efficiente come voleva e le ho causato una inutile agitazione e nervosismo. Preciso che non mi sono allontanato un attimo sia di giorno che di notte durante tutti i giorni del parto in ospedale, andando solo avanti e indietro per le necessità di cambi o altro;
    – per altre svariate volte scoppia l’ira di mia moglie su cose del genere: le stoviglie non vengono ben lavate in lavastoviglie perché io non le pretratto prima di metterle; oppure non sono stato attento alla temperatura della frutta che ho dato a mio figlio; oppure altre sciocchezze del genere…

    Io sinora sono riuscito a risollevare ogni difficoltà tentando di parlare e di farla ragionare e la cosa è sempre stata una mia iniziativa, mia sua.
    Ora dopo l’ennesima vicenda del genere non ho neanche più la forza di piangere e stare male, e mi sono chiuso nel silenzio. Sono giorni che no parliamo, lei oltre ad aver strappato foto, ora si è tolta anche la fede. Per me è stato un duro colpo. Ma lei continua imperterrita sulla stessa linea. Sono disperato.
    Non vorrei mai prendere la decisione di separarmi per non abbandonare mio figlio.

  31. luisa
    luisa dice:

    che tristezza il Natale….non ho parenti tranne mia figlia.. mio marito mi ha lasciato e non vuole neanche vedermi eppure non sono mai stata scorretta…diceva di amarmi… chi soffre di più è mia figlia…. piange perché il padre le rinfaccia i soldi che le da e le dice che è un peso… eppure è un medico neurologo… penso di farla finita prima o poi

  32. Elena
    Elena dice:

    Salve,
    Sono una ragazza di 30 anni e vivo a Napoli. Da qualche anno il mio ragazzo con cui convivo ha un dolore cronico di cui non troviamo causa. Abbiamo visto molti medici, specialisti di varie branche e tutti dicono che è morfologicamente sano. Parlano di dolore “idiopatico” e abbiamo anche intrapreso una terapia del dolore a base di antidepressivi che è durata 3 mesi e ha attenuato la cosa, dandoci un po’ di tregua. Ora però la “cura” è finita e anche i relativi benefici. Purtroppo questo dolore – che si verifica solo quando lui sta in piedi – è invalidante ed interferisce con tutte le attività quotidiane. Abbiamo annullato un viaggio a New York la scorsa primavera perdendo i soldi del volo e ora siamo in vacanza in una capitale europea ma ce ne siamo pentiti amaramente (questi sono degli esempi). La domanda che Le rivolgo è: quale tipo di supporto psicologico, quale tipo di terapia può essere indicata nel suo caso? Deve affrontate la frustrazione per mancanza di diagnosi, la sofferenza del dolore cronico, l’invalidità che ne deriva nella vita quotidiana e la prospettiva che forse non ci sarà mai una diagnosi, né una cura. Quando i medici lo vedono lo rimandano a casa dicendo che non ha niente e nell’ultima visita fiscale (mandata dall’azienda per cui lavora) il medico gli ha detto di vedere uno psicologo, senza lasciarci alcuna indicazione sulla persona/le persone/la struttura a cui rivolgerci. Ogni volta che un medico ci dice si indagare altre strade, poi siamo soli e non sappiamo a chi rivolgerci perché non abbiamo conoscenze in campo medico. Le chiedo quindi se c’è una figura specifica a cui rivolgerci, se dobbiamo scegliere uno psicologo che abbia fatto determinati studi e se può indicarci quali. La ringrazio in anticipo.

  33. Emma
    Emma dice:

    Ciao Luisa, mi dispiace per la tua situazione. Non so dove tu viva, ma è importante che tu cerchi sostegno, anche per poter aiutare tua figlia. Prova a vedere se c’è un gruppo Coda vicino a te (digita “Coda Italia” su Google e chiama il numero nazionale). Iscriviti poi alla newsletter di questo blog: l’anno prossimo vorrei proprio far partire il mio gruppo di sostegno telefonico e la prima ediziona sarà a prezzo ribassatissimo (o forse proprio gratuita). Per cui… stay tuned! :) Un abbraccio

  34. Emma
    Emma dice:

    Salve Barbara, mi scusi il ritardo della risposta, il suo commento si era “nascosto” nelle pagine dle blog. Dicono che l’approccio migliore sia la terapia cognitivo comportamentale… Ma forse non basta. Un buon approccio al DOC (un po’ costoso ma se funziona ne vale assolitamente la pena) è dato dall’approccio ISTDP http://www.spidb.it/index.php?option=com_content&view=article&id=8&Itemid=108 http://www.spidb.it/ , e ha il vantaggio che i risultati, se ci sono, iniziano a vedersi già dopo le prime sedute (comunque dopo un ciclo di sei incontri si tirano le somme e si dovrebbero vedere già i primi risultati). Chieda, se l’aspetto economico è un problema per lei, se ci sono dei terapeuti che hanno tariffe agevolate. Io proverei…

  35. Emma
    Emma dice:

    Salve Daniela, mi coglie impreparata: non so niente di cleptomania. Provi a leggere qui http://www.benessere.com/psicologia/arg00/cleptomania.htm e qui http://www.medicina-benessere.com/Psicologia/Cura_cleptomania.html e qui http://it.wikihow.com/Smettere-di-Essere-Cleptomani. Credo che funzioni bene alnche un gruppo di sostegno in 12 passi (gratuito) sul modello degli Alcolisti Anonimi, ma non ne esiste uno specifico per la cleptomania. IO proverei anche qui http://www.debitorianonimi.org/ http://www.debitorianonimi.org/?page_id=182 e qui http://www.codaitalia.org/. Buona ricerca! (Inizi dai Debitori Anonimi, mi sembra la risorsa più vicina… E in caso loro sapranno consigliarla)

  36. Emma
    Emma dice:

    Salvatore, grazie per aver condiviso la sua esperienza. Una terapia di coppia potrà certo aiutarvi… Se sua moglia non è disponbile, inizi ad andare da solo. Il terapeuta le insegnerà nuovi modi di comunicare che, spero, potranno aiutarla. Provi anche a contattare Coda Italia https://www.google.it/search?q=coda+italia&ie=utf-8&oe=utf-8&client=firefox-b&gfe_rd=cr&ei=KsZXWLCWJ8nw8Ae5zJK4BQ: sono gruppi di sostegno gratuiti sulle relazioni e credo ci sia anche un gruppo online. Provi anche guardare questo sito http://www.cppp.it/, hanno corsi che forse potrebbero essere utili (ma non in sostituzione delle terapia che continuo a consigliarle). Buona ricerca!

  37. Emma
    Emma dice:

    Salve Elena, io proverei a contattare una brava psicosomatista (o uno psicosomatista, è lo stesso). Io conosco la dottoressa Paola Santagostino http://www.paolasantagostino.it/contatti_home.htm , credo facciamanche incontri via Skype ma non ne sono sicura. Se no provi con l’Istituto Riza http://www.riza.it/istituto_riza_medicina_psicosomatica.html , probabilmente hanno terapeuti in varie città italiane. Le auguro buona ricerca e la possiblità di risolvere il problema. Un caro saluto

  38. Anna.m
    Anna.m dice:

    Salve, da circa due mesi soffro di ansia, che mi accompagna tutto il giorno.
    E iniziato tutto dopo una cura con cortisone, per via di un ostruzione nasale che non mi lasciava respirare, e che ora sto curando, ma ho in continuazione la paura che si ritappi e non mi faccia respirare. Dopo solo sei giorni di cura con cortisone a livello nasale e partita una forte insonnia, la mattina mi svegliavo molto angosciata. Ed è andato sempre a peggiorare, tanto che mio marito a lasciato il lavoro per occuparsi di me e del nostro bimbo di cinque anni, che io non riesco più a seguire come vorrei.
    Ho ripreso a dormire più o meno bene ma l’ansia non mi lascia sono in uno stata pietoso tutta la giornata, ho sbalzi di umore, ho la continua paura che si ripresenti il problema al naso.
    Sto facendo innumerevoli controlli.
    Non riesco a stare a casa sto bene solo quando esco.
    In più a questa già brutta situazione si aggiunta la salute della mia anziana mamma (81 anni) ora ho paura che muoia non potrei sopportare un simile dolore. Questo pensiero fisso mi porta crisi di pianto che trattengo.
    Mi viene voglia di fuggire lontano…… mi sento imprigionata in questo corpo in questa vita.
    Sto tanto male mi serve aiuto. Non so a chi rivolgermi anche perché non posso permettermi di pagare un onorario.
    Oltre all’ansia che rende ogni mio giorno un inferno, mi sento anche molto depressa, senza speranza senza vedere luce in questo tunnel buoio che è ora la mia vita.
    Vivo a Pompei provincia di Napoli, a chi potrei rivolgermi per avere un aiuto psicologico? Grazie

  39. Ramon
    Ramon dice:

    Salve,
    sono un ragazzo di 28 anni, sposato con una donna fantastica che è il centro del mio mondo e la cosa è reciproca. Stiamo insieme da 8 anni. Ho un’agenzia di pubblicità e sono un ex atleta professionista (ho lasciato da ormai 5 anni ufficialmente), ed è un anno che ho lasciato qualsiasi tipo di attività fisica per dedicarmi interamente al lavoro che amo.
    Ho sempre avuto crisi esistenziali che sfociavano in pianti dolorosi ma passavano molto velocemente (intendo in ordine di minuti). Nell’ultima settimana invece questa crisi persiste. Sto cercando di controllarla dato che mentalmente sono stato sempre abbastanza forte ed ho seguito anche sedute singole di Mental Coaching che mi hanno fatto crescere moltissimo. Sento questo vuoto esistenziale e mi domando sempre perchè siamo qui, qual è lo scopo della vita, che senso ha tutto ciò e dopo la morte che cosa ci sarà? e se non c’è niente, si spegne la luce e addio a tutto quanto, perché continuare a fare le cose che stiamo facendo?
    insomma piango praticamente tutti i giorni, sono apatico, non ho voglia di lavorare. Le uniche cose che mi danno sollievo è lo sguardo e tocco di mia moglie e delle belle e lunghe passeggiate. La cosa che mi distrugge ancor di più è vedere mia moglie preoccupata.
    ho letto che sono crisi passeggere, ma per non rischiare mi sono sentito di scriverle per avere qualche consiglio.

    La ringrazio enormemente per qualunque consiglio possa darmi.
    un caro saluto e buon 2017!

  40. Laura
    Laura dice:

    Salve, sono una ragazza di Padova. Ho 28 anni. Da circa un anno soffro di una grave ansia cronica che mi sta risucchiando la vita. Mi sento profondamente in colpa con me stessa e con gli altri. Non ho le risorse economiche per affrontare terapie costose, sono disperata. Mi piacerebbe provare a frequentare un gruppo di auto-aiuto nella mia zona. Mi potrebbe dare qualche indicazione? La ringrazio tanto. Saluti.

  41. lilli
    lilli dice:

    anni fa ho iniziato a soffrire di un ossessione per il lavoro,mi consigliarono di fare una psicoterapia cognitiva comortamentale ha funzionato per 2ann,premetto dipendevo dal psicoterapeuta,nel percorso lui non è stato in grado di rendermi autonoma, mi dava le soluzioni anche via sms.Adesso da sei mesi circa ho avuto una ricaduta non ho potuto andare dal solito psicoterapeuta perche lui aveva problemi.Ho iniziato da 6mesi a seguire una psicologa faccio molta fatica a fidarmi di lei,ho pochissimi risultati…lei mi ha reso molto autonoma pagando molto;ma dopo 6mesi non posso permettermi di continuare perche sono senza lavoro.La terapia senza fiducia non ha senso..vorrei tornare da quello di prima ma non voglio cadere nella dipendenza. Sono in stato di gravidanza.Cerco di aiutarmi anche da sola

  42. Emma
    Emma dice:

    Caio Lilli, rileggi attentamente questa pagina e vedi se qualcuna delle risorse segnalate può fare per te. Chiama i numeri nazionali del Progetto Itaca, della Fondazione Idea, cerca un gruppo di sostegno… E tieni d’occhio questo blog, tra qualche mese inizierò un gruppo telefonico che non costerà molto! Magari per sicurezza iscriviti alla newsletter (trovo il form sull’home page) così sarai sempre aggiornata. Un abbraccio

  43. Valentina
    Valentina dice:

    Gent.le Dott.ssa mi rivolgo a lei, avendo casualmente trovato questo forum, perché sto cercando disperatamente un aiuto per uscire da uno stato di abbattimento e depressione che dura da un anno e mezzo. Racconto in breve il mio problema. Sono una donna di 61 anni, dopo un matrimonio fallito alle spalle, ho iniziato all’età di 49 anni una convivenza con un uomo di due anni più grande di me, durata 11 anni. Ero felice e innamorata, avevo trovato l’uomo con cui avrei voluto condividere tutta la mia vita. Caratteri contrapposti ma tante cose in comune. In agosto del 2015 lui mi lascia. a nulla è valsa la mia richiesta di rivedere, vista la ns età non più giovanissima, la sua scelta, o almeno, consapevoli degli errori fatti da entrambi nel rapporto di coppia di provare a recuperarci. Il motivo per lui era che. arrivato alla sua età aveva deciso di vivere da solo, non voleva avere obblighi o dover rendere conto a qualcuno della sua vita. Voleva essere libero. In questo anno e mezzo, lui ha costruito tante nuove amicizie, femminili e maschili, con le quali passa la maggior parte del suo tempo libero. Il problema grave è che viviamo insieme, in quanto io non sono economicamente in grado di cercare casa altrove. SI aggiunge il fatto che a dicembre 2016 ho pure perso il mio lavoro. Ora mi trovo in una condizione disperata, con l’impossibilità di una mia autonomia, e con sotto gli occhi l’ostentata indifferenza con cui mi sento trattare da lui. Dice di non provare più nulla per me e di essere attratto dal corteggiamento di altre donne. Io non sono più io, non sorrido più, mi ritrovo, oltre a non riuscire a dormire più, a piangere in continuazione . Sto cercando in tutti i modi di uscire, ho fatto nuove amicizie frequentando gruppi di ballo, ma non riesco a dimenticare la mia vita di coppia. Io purtroppo sento ancora di amarlo e non riesco ad accettare la sua indifferenza, vedere che passa delle ore con la chat al telefono e che esce spesso rincasando molto tardi, mi fa troppo male . Mi sto autodistruggendo perché non riesco ad uscire da questo mio stato di depressione, sono arrivata al punto di desiderare di morire, come sollievo al mio dolore….. Ho davvero bisogno di aiuto, non posso arrendermi alla depressione che mi sta già imprigionando.
    Spero tanto in una sua gentile risposta.
    Cordiali saluti

  44. Emma
    Emma dice:

    Salve Valentina, mi dispiace per quello che mi racconta. Nell’articolo in questa pagina trova alcune risorse gratuite per la depressione, come il Progetto Itaca e la Fondazione Idea. Sono senz’altro utili, però prima (ma una cosa non esclude l’altra) le suggerirei di provare con una risorsa, sempre gratuita, più mirata. Contatti Coda http://codipendenti-anonimi.it/ e veda se c’è un gruppo nella sua zona. In ogni caso c’è in Coda un gruppo telefonico che può aiutarla. Phttp://codipendenti-anonimi.it/gruppi/gruppo-telefono . Partecipi più volte (spesso ci vuole più di un incontro per coglierne davvero il senso). Credo davvero posso aiutarla. Legga anche il libro di Robin Norwood “Donne che amano troppo”. Vedrà, se si impegna per se stessa presto sarà di nuovo felice. Le auguro ogni bene.

  45. Emma
    Emma dice:

    Salve Laura, non consco la sua zona, farei su Internet le stesse ricerche che può fare lei… Un suggerimento però ce l’ho (oltre a dirle di chiamare i numeri nazionali della Fondazione Idea e del Progetto Itaca e chiedere a loro) : contatti la LIDAP http://www.lidap.it/, hanno anche un forum, un servizio di ascolto telefonico, e certo avranno tanti riferimenti. Le auguro di trovare! :)

  46. Emma
    Emma dice:

    Salve Ramon,
    mi scusi il ritardo della risposta, il suo commento si era “nascosto” nelle pieghe del blog… :) Non ho suggerimenti da darle e sarebbe anche sbagliato buttarle lì qualche facile formuletta senza conoscerla. Lei mi sembra una persona molto in gamba, incappata o in un problema depressivo, oppure, più probabilmente, in un’altra trappola: la sua forza mentale, potenziata dalle tecniche di coaching, forse non le permette di sentire una richiesta d’aiuto di una sua parte un po’ più fragile e vulnerabile. Le consiglierei di fare una chiacchierata con un terapeuta o counselor in gamba, per prendere per tempo il problema prima che si croncizzi e si aggravi. Magari le basteranno anche pochissime sedute, solo per capire qual è il messaggio di questa cosa.
    In ogni caso, se è stato un atleta, perché non cerca di fare almeno un po’ di sport? Non credo sia solo quello, ma certo le è venuta a mancare una importnate valvola di sfogo. Buon 2017 a lei!

  47. Emma
    Emma dice:

    Salve Anna, mi scusi il ritardo della risposta, il suo commento si era “nascosto” nelle pieghe del blog… Mi dispiace per quello che mi racconta, spero stia meglio. Le suggerirei di contattare il Progetto Itaca o la Fondazione Idea (digiti questi nomi su Google) e di chiedere a loro chiamando i numeri nazionali. Magari hanno anche qualche gruppo online o simile forma di aiuto. Se c’è un problema di ansia, contatti anche la LIDAP http://www.lidap.it/ che ha comunque un forum e un aiuto telefonico, e forse conoscerà qualche riferimento in zona. Le auguro tanto di trovate l’aiuto che merita. Un caro saluto

  48. Deborah
    Deborah dice:

    Buongiorno Dottoressa.
    Io sono una donna di 30 anni.
    Ho da poco subito un aborto spontaneo al terzo mese e non riesco a superare questo lutto. Mi sento continuamente sola. Sono di Parma, a chi posso rivolgermi?
    La ringrazio

  49. caterina
    caterina dice:

    Buongiorno Dottoressa, ho bisogno d aiuto per riuscire a salvare la mia relazione.mi chiamo catetina ho 46 anni sono 11 anni che sto insieme a Max, siamo di Roma ed io sono separata.conviviamo a casa mia perché ho un figlio oggi 18enne. A dicembre del 2016 mi sono accorta che il mio compagno aveva atteggiamenti strani e così ho scoperto il tradimento. Una doccia fredda per me….un mix di esplosione di rabbia e delusione.mi ha tradita con una ragazza di 21 anni…. Oggi stiamo cosi:io lo amo ma ho poca fiducia,lui dice di voler invecchiare con me ma ogni tanto pensa a quella relazione(oggi conclusa definitivamente) e di nottenere l ho trovato a gurlare il profilo instagram di Lei . Vogliamo stare insieme ma io ho paura pensi ancora a lei…. vogliamo farci aiutare per capire come superare insieme questo brutto momento.grazie

  50. Daniela
    Daniela dice:

    Salve sono Daniela. Sono di Ancona e sono una mamma disperata. Ho un figlio di 16 anni mezzo e non so piu cosa devo fare con lui. Non i piace la scuola ha un atteggiamento quasi da bullo con altri ragazzi ,non sta fermo alle lezioni disturba i insegnanti parlato con lui in tutti modi pero pare che non capisce niente. Sono arrivata a pensare che questa e una malattia e credo che si chiama iperattività. Vi prego tanto aiutatemi perché la scuola non lo vuole piu .E stato già sospeso due volte questo anno, ha preso già 11 giorni di sospensione. Grazie mille. Cordiali saluti!

  51. Francesco
    Francesco dice:

    Buongiorno Emma,
    volevo chiederle se ci sono psicoterapeuti che operano gratuitamente nella città di Perugia.
    Personalmente ho dei sintomi che mi rendono la vita bloccata. Non ho mai ricevuto una diagnosi, cioè non so esattamente di cosa soffro.

    Grazie

  52. Emma
    Emma dice:

    Salve Francesco, purtroppo non conosco la realtà di Perugia. Tutto quello che so è in questa pagina… :) Anzi, se trova risorse gratuite me le segnali! Mi dispiace di non poterla aiutare, le auguro buona ricerca

  53. Emma
    Emma dice:

    Buongiorno Deborah, purtroppo non conosco la realtà di Parma. Tutto quello che so è in questa pagina. Mi dispiace non poterla aiutare, le mando un carissimo saluto.

  54. "Missing"
    "Missing" dice:

    Ciao, ho 19 anni… Beh, in realtà avrei troppo da dire… Sono una persona molto insicura nelle relazioni, e spesso mi è capitato di mettere in dubbio i miei sentimenti, ho paura di tutto… Sto con il mio attuale ragazzo da 1 anno, lui è la cosa più bella che ho, ma a volte sono piena di dubbi, divisa fra la parte di me che non sa come fare senza di lui e che ama il nostro rapporto, che ama il suo modo di essere e la parte che mette tutto questo in discussione con numerosi: “e se in realtà..” Diciamo che mi impanico facilmente e a volte ho sensazioni fisiche pessime: mi batte fortissimo il cuore, divento rovente, ho la nausea e tanta paura: in realtà di cosa nello specifico non lo so… Però diciamo che spesso ha prevalso la parte che lo ama ed ho sempre cercato di tranquillizzarmi da sola… Beh funziona per un tot di tempo e poi ho delle ricadute in momenti in cui magari sono più fragile… Ultimamente ne ho avuto un’altra e sono reduce da un lutto familiare… La sto affrontando abbastanza bene e cerco di pensare il meno possibile… Però inizio a desiderare di tentare l’aiuto di un councerler, il problema è che i miei genitori non capirebbero, in passato ho già tentato di aprirmi con loro chiedendo terapie; ma da buoni esempi della mentalità chiusa quale hanno :’) , non ho ricevuto soddisfazione. Quindi adesso pensavo di fare da sola, ma non avendo soldi nè un lavoro (studio all’Università di psicologia , ironico vero?) quindi puntavo ad un servizio gratuito che però a quanto ho capito non esiste perché il ticket lo dovrei comunque pagare… Chiedo scusa per questo attimo di logorrea e vorrei chiedere un consiglio su servizi gratuiti che potrei trovare e magari qualche riferimento a quello che ho raccontato…
    Non so che fare…
    Grazie infinite per l’eventuale risposta

  55. Emma
    Emma dice:

    Ciao Simona, da dove mi scrivi? Ti consiglio senz’altro, come risorsa gratuita, Coda Italia http://codipendenti-anonimi.it/. Hanno, credo, anche gruppi telefonici, ma se ne trovi uno vicino a te vai a un gruppo dal vivo. Se ti va, iscriviti alla newsletter sul mio blog, presto dovrei lanciare un gruppo telefonico la cui prima ediziona sarà probabilmente gratuita, e le successive a costi contenuti. Un abbraccio

  56. "Missing"
    "Missing" dice:

    Non è che per caso ci sono servizi più privati… I gruppi mi mettono un pochino a disagio…

  57. Emma
    Emma dice:

    Simona, ho scritto in questa pagina tutto ciò che so. Per consulenza individuali gratuite devi sentire l’URP (Ufficio Relazioni con Il Pubblico) della tua ASL. Io faccio anche sedute private, di persona e via Skype, ma non gratuite (è il lavoro con il quale mi mantengo!) :)

  58. Veronica
    Veronica dice:

    Salve Dottoressa
    Sono Veronica una ragazza di 22 anni che ha sofferto di attacchi di panico per un anno e mezzo. Da quel momento ho cominciato a provare un senso di smarrimento verso la realtà circostante assurdo. È come se non riuscissi a concretizzare il concetto di “qui ed ora”, come se mi sentissi persa nelle domande esistenziali, provando perpetuamente un forte senso d’angoscia di fondo, in qualsiasi situazione. Per me è un continuo chiedermi il perché, di tutto, del mondo e dell’ io.
    Ho letto libri, riflettuto, meditato, chiesto già aiuto ma onestamente Non so davvero cosa fare, se sapesse aiutarmi o per lo meno indirizzarmi a qualcosa le sarei davvero grata..

  59. Emma
    Emma dice:

    Salve Veronica, mi dispiace di quello che mi racconta, ma non molli! Io proverei a sentire la Lidap https://www.lidap.it/. E poi… le faccio una domanda: la sua vita sentimentale com’è? A volte il disagio in quest’area può dare una sensazione di straniamento

  60. Veronica
    Veronica dice:

    Buonasera, e grazie per la risposta!
    Sono sempre Veronica, la ragazza di 22 anni. Sentimentalmente sto vivendo una bellissima relazione, da più di un anno, ma il pensiero di cadere nella routine è una cosa che mi angoscia tantissimo, da sempre, e con chiunque, ma adesso per lo meno mi sento molto innamorata di questa persona. Solitamente le lunghe relazioni mi hanno sempre dato noia, ma ora sono felice con questo ragazzo, anche se spesso quando sto male, in sua presenza è anche peggio, poiché magari traspare il mio assere angosciata/assente, e non voglio, perché anche se è dolcissimo e mi conforta io vorrei solo essere felice con lui e basta, perché amo la sua presenza nella mia vita e amo lui. Non voglio guardarlo e pensare “ma io cosa ci faccio qui su questa terra in questa situazione”. Vorrei solo essere libera di sorridere come quando mi sento bene, e in quei momenti mi rendo conto che lo amo così tanto che potrei esplodere di gioia. Non vorrei perderlo per nessuna ragione al mondo.

  61. Emma
    Emma dice:

    Ciao Veronica, diamoci del tu :). Sono contenta di saperti felicemente impegnata, questo può aiutarti moltissimo. Ma non trascurare il lavoro su te stessa! So che cercare l’aiuto giusto a volte può essere faticoso e frustrante, ma non demordere: hai diritto a vivere una vita davvero felice e piena. Non mollare! Un caro saluto

  62. mammativogliobene
    mammativogliobene dice:

    Ciao Emma complimenti per il tuo lavoro!
    Ho una situazione difficile con mia madre (che si ripercuote su tutta la famiglia).
    Mamma è sempre stata un po’ tendente agli acquisti compulsivi e comprare o regalare qualcosa è anche il suo modo di dimostrare l’affetto… con tendenza all’accumulo. Questo però non è mai stato un problema.
    Il problema è ora con la dipendenza da chat e da rapporti virtuali con emeriti sconosciuti con cui condivide qualunque cosa (nomi, cognomi, indirizzi, email, contatti fb e wa, info e foto private e privatissime…)
    E’ già forse la terza volta che si attacca a tal punto da rite I love you (sempre in inglese) e I miss you… a questi fantomatici “americani” (falso! io insegno inglese e posso dirlo….)
    Nonno era militare e medico e tutti questi ricordano molto questo profilo: americani dottori militari in Siria o genitori di militari… ovviamente tutti vedovi e che cercano l’anima gemella, molto credenti e pazienti…
    Noi non ce la facciamo più sono mesi che andiamo avanti pensiamo di aver fatto progressi e invece ci ricadiamo!
    Lei, ma la viviamo insieme quindi noi…
    Avevamo iniziato un percorso ma poi interrotto per motivi economici.
    Mamma mi odia perché pensa la odiamo e sia colpa mia se papà ha scoperto tutte queste cose… e nega e si dissocia da quello che fa, non le riconosce e se le sente si mette a ridere come se la prendessimo in giro…

  63. Alessandra Forte
    Alessandra Forte dice:

    Gentilissima,
    Sono una pensionata di Roma quasi 70enne. Ex prof. Di lettere e arte. A causa di eventi della vita son oggettivamente sola senza famiglia ne persone che mi vogliano bene. Se ho bisogno diun consiglio o Se sono malata non so come fare. Se morissi nessuno se ne accorgerebbe. Il sabato e la domenica, natale e pasqua sono orribili….. Ovviamente ho.cercato sempre di impegnarmi, scrivo d arte su giornali , organizzo eventi, mi sono dedicata ad attività culturali dando corsi partecipando a progetti ecc. Quindi conosco molte persone cosiddette ” amiche” ma solo x condividere cose ludiche. Da almeno un anno sto cercando di trovare o al limite di creare un gruppo di auto aiuto a Roma.. X persone sole..( Non sono.riuscita a aprire il link da te segnalato).
    Grazie dell attenzione…..l
    Ale….
    P.s..
    Scusa il refuso che nn riesco a concellare

    aiuto x persone col mio problema.

  64. Emma
    Emma dice:

    Alessandra, complimenti per il modo in cui hai reagito! Brava davvero! Spero che qualcuno legga il tuo post e ti contati. Amiche, non restate da sole, raggiungete Alessandra! :) Ma come fanno a contattarti? Hai una email che vuoi rendere pubblica?

  65. Emma
    Emma dice:

    Salve Laura e mi scusi il ritardo nella risposta… on mi dice dove vive…. io proverei innanzitutto a contattare i Debitori anonimi http://www.debitorianonimi.org/, che possono aiutarla con le spese compulsive: Spero che loro sappiano consiglairla anche per il resto. Hanno anch eriunioni telefoniche, ma se sono nella sua città megli andare di perosna. Se sua madre non vuole, vada lei a gruppi o telefoni e chieda aiuta. Provi anche con i codipendenti anonimi codipendenti anonimi. Un caro saluto, mi faccia sapere

  66. Mauri
    Mauri dice:

    Buonasera Dottoressa,
    Le scrivo perché ho avuto l’ennesimo scontro con mio fratello, di 2 anni più piccolo, che ritengo un bugiardo patologico. Abbiamo perso la mamma18 anni fa e papà lo scorso anno. I problemi principali sono legati al lavoro. Ne aveva uno fisso ma l’ha lasciato. Io l’ho saputo mesi dopo intanto continuava a dirmi che lavorava. In quel periodo ne ha combinate di ogni, abbiamo avuto una fortissima discussione ed alla fine ha promesso che non Avrebbe più mentito ed io gli ho dato l’ennesimo “beneficio del dubbio”. Peccato che ogni volta rifaccia lo stesso errore.
    Stasera ennesimo scontro sempre per un motivo legato al lavoro. Ora, io ho 35 anni ed una famiglia, lui vive solo e lo sto aiutando economicamente ma non so per quanto possa sopportare questo suo comportamento che trovo essere una totale mancanza di rispetto nei miei confronti. Ormai sono quasi pronta a”perdere” anche il fratello perché le bugie mi devastano davvero. Vorrei che si confrontasse con uno specialista per capire il motivo di queste sue continue menzogne ma non posso permettermi di pagargli anche uno psicoterapeuta. Ci sono associazioni che seguono situazioni simili?
    Scusi la prolissità e grazie in anticipo

  67. Emma
    Emma dice:

    Salve Mauri, sulle bugie patologiche non so molto, ti consiglio una ricerca in rete. Tuttavia, da quel poco che mi dici ti consiglierei di contattare i Familiari Anonimi, che sono i gruppi per familiari di persone con dipendenze. Esiste un gruppo di sostegno per Debitori Anonimi http://www.debitorianonimi.org/ (ci vanno anche le persone che non riescono a tenersi un lavoro e a sostenersi economicamente): forse puoi contattarli e chiedere a loro se hanno gruppi per i familiari. In questi gruppi troverai tutte le indicazioni di comportamento per gestire la situazione e i sentimenti conflittuali che comporta. Sono gratuiti e te li consiglio caldamente.
    Un caro saluto

  68. Antonio Conti
    Antonio Conti dice:

    Buonasera dottoressa. Io dal 2007 ad oggi ho attraversato numerosi traumi psicologici. Il tutto è iniziato con una separazione caratterizzato da un clima incandescente in casa, che mi ha portato da avvalermi di una consulenza medica specialistica per uscirne.. Ma li alla conclusione di quella vicenda ho ricevuto un ulteriore trauma, cioè la perdita del lavoro che avevo da più di 20 anni. Essendo quel lavoro, la realtà su cui riversavo tutta la mia attenzione per sfuggire dal trauma della separazione, fu una ulteriore e pesante bastonata , e quasi mi porto alla totale disperazione. Fortunatamente dopo qualche tempo incontrai una meravigliosa donna che con la sua famiglia, pian piano mi tiro fuori dall’ ‘inferno in cui ero scivolato. Poi ci trasferimmo per alleggerire la situazione generale in Toscana e li fortunatamente all’ età di 47 anni trovai un nuovo lavoro , e li riversai di nuovo ogni mia speranza per il futuro mio e della mia nuova famiglia. Ma aimè , dopo quattro anni la ditta entro in crisi e ora sono di nuovo daccapo, e per vivere mi sono di nuovo trasferito. In tutto ciò, ho notato che ciò è traumatico, è può avvenire, ma in questi 10 anni circa ho visto una notevole insensibilità verso queste problematiche da parte di terze persone che gravidano attorno a chi ha subito questi traumi. Sembra che queste problematiche siano messe dalla comune concezione in secondo piano, in rapporto a problemi fisici più vistosi. Ora con notevole forza di volontà e voglia di vivere , sto cercando di entrare in questa nuova realtà sociale in cui vivo, cercando anche con del volontariato di uscire pian piano dalla situazione traumatica che mi ha assillato . ma ritengo anche, grazie alle esperienze traumatiche patite in prima persona, che una persona che attraversi queste situazioni penose, , e debba essere coadiuvata e aiutata nel percorso che svolge per rientrare in contatto con la vera azione e vita reale, anche perché non tutti hanno la forza di volontà che sto mettendo in atto io, per farcela Io mi auguro che con questo post, possa sensibilizzare l’opinione pubblica su questi problemi, che a veder bene , generano più sofferenza di quella che può essere dovuto ad un mero problema fisico. E che in qualche modo si realizzi qualche sistema che dia la possibilità alle persone che hanno subito simili traumi certificati ,di avere un percorso un pò più semplice e sensibilizzato, per il loro reinserimento nella realtà e nella vita sociale

  69. Ahslley
    Ahslley dice:

    Buon giorno dottoressa sono una ragazza di 23 anni, sono dipendente dell’alcool sto mandando in rovina la mia vita.
    Sto perdendo la persona che amo sto perdendo la mia famiglia, non riesco ad uscirne ormai è diventata una cosa da tutti i giorni. So quale il problema ma non riesco ad affrontarlo senza bere.
    Vorrei sapere se questo mio problema si può soluzionare.
    Grazie.

  70. Emma
    Emma dice:

    Sì Ahslley, la soluzione per te esiste e sono i gruppi degli Alcolisti Anonimi. Si fondano su un programma in 12 passi che secondo me tutti. alcolisti e non, dovrebbero conoscere. E sono gratuiti! http://www.alcolistianonimiitalia.it/. Chiama subito. E dai notizie tra un po’. :)

  71. Emma
    Emma dice:

    Grazie Antonio per la sua testimonianza. Sono d’accordo con lei, sarebbero necessarie politiche di supporto. Mi unisco a lei nel chiederle a chi di dovere. Spero che ora le cose le vadano meglio. Un caro saluto

  72. Gianni
    Gianni dice:

    Pagina ricca di suggerimenti e spunti interessanti per chi cerca aiuto psicologico. Un ottimo servizio. Complimenti

  73. sabrina paula
    sabrina paula dice:

    Buongiorno Emma,soffro di attacchi di panico,stress al lavoro e vedova da 8 anni con due ragazzi attualmente di 15 e 11 anni.
    Avrei bisogno di sapere se a Reggio Emilia ò provincia cè qualche psicologo oppure gruppo da seguire,gratuito o quasi.
    In attesa di una sua risposta la saluto cordialmente.
    Paola

  74. Emma
    Emma dice:

    Salve Paola, purtroppo vivo a Milano e tutti i riferimenti validi a livello nazionale che conosco sono già in questo articolo… Lo legga attentamente e contatti le varie strutture. Aggiungo solo che per gli attacchi di panico contatterei la Lidap https://www.lidap.it/, credo che abbia gruppi in Emilia e comunque ha anche una linea d’ascolto telefonica dove potrà richiedere suggerimenti. Ci faccia sapere se trova qualcosa :). Un caro saluto e l’augurio di star meglio presto

  75. Dumi
    Dumi dice:

    Ciao dottoressa, mi chiamo Dumi e avrei bisogno di parlare con uno psicologo online visto che nella realtà non posso a causa dei miei genitori. Se non ci sono psicologi gratis online vanno bene anche i gruppi di sostegno (sempre gratis se ci sono).
    In attesa di una sua risposta, grazie…

  76. Emma
    Emma dice:

    Ciao Dumi, io sono una counselor e non una psicologa… Tutte le risorse gratuite che conosco sono in questo articolo. Leggilo attentamente e chiama i numeri nazionali della Fondazione Idea, del Progetto Itaca, ecc, chiadendo se ci sono gruppi vicino a te. Un caro saluto e buona ricerca

  77. Chiara
    Chiara dice:

    ho 22 anni, frequento l’università da tre anni e non do esami da due anni. ho iniziato a mentire su dove andavo, su cosa facevo e sugli esami. ho tentato di farmi degli amici, ma con poco successo e adesso sto perdendo anche quelli vecchi. non ho la patente, e perciò la mia libertà di movimento è limitata anche perchè abito in mezzo al nulla. dopo che sono stata bocciata per la patente non ho più avuto il coraggio di riprovarci.
    credo di avere molti segreti, ma non è così, credo di essere diversa da quello che sono, ma ogni giorno gli altri mi dimostrano che sbaglio….mi trova senza una via di fuga, vorrei solamente andare via da casa mia, iniziare una vita reale, trovare un lavoro, lasciare l’università e dedicarmi più a me. sopratutto vorrei vivere la mia età, sono sempre stata una persona tranquilla, ho fatto poche cavolate da adolescente, poche feste, qualche volta andavo in qualche pub….mai vista una discoteca ( le odio)…..improvvisamente ho 22 anni, credevo di avere più tempo ma non è così…..mi rendo conto che nella mia vita non ci sarà mai più di quello che ho…..viaggio molto con la fantasia ma non nella realtà…..e vorrei un infinità di cose ma non riesco ad ottenerne neanche una…..e non mi piace scegliere, odio il fatto che nella vita bisogna scegliere, perchè io voglio tutto!
    litigo con tutti, sto sempre sola con mia sorella gemella ( la quale viene influenzata negativamente da me), la mia forza di combattere è finita sotto un oceano e davanti agli occhi ci sono solo punti interrogativi.

  78. Emma
    Emma dice:

    Chiara, mi dispiace. Non disperare però, chiedi aiuto. Rileggi questo articolo e vedi se c’è qualche risorsa che fa per te (chiama i numeri nazionali delle varie strutture e chiedi se ci sono gruppi o esperti vicino a te), altrimenti prova a chiedere alla tua ASL se c’è la possibilità di qualche incontro gratuito presso qualche consultorio. Ho la sensazione che tu abbia molto bisogno di un confronto vero e onesto con una persona che ti veda al di là delle tue difese e che ti aiuti a portar fuori la bella persona che sei. Non ti scoraggiare e cerca aiuto. Un abbraccio

  79. Stefano Lombardini
    Stefano Lombardini dice:

    Buonasera Dott.ssa,
    Le scrivo perché vorrei un consiglio su come comportarmi con un amico che, affetto da depressione, si è chiuso nel silenzio, rifiutando quindi di parlarmi e di vedermi. Risponde qualche volta per iscritto solo al cellulare alle mie domande, ma le sue risposte, quando ci sono, sono estremamente laconiche. I nostri contatti telefonici (purtroppo ci vediamo di rado: io abito a Milano, lui a Lugano) sono sempre stati molto frequenti e lo sono diventati ancor di più dopo una serie di tristi avvenimenti che hanno colpito la sua vita: la morte del padre, la malattia della madre, affetta da Alzheimer,la perdita del lavoro e la rottura della relazione col suo compagno. Da un paio d’anni vive sempre più isolato, ha perso tutti gli amici che gli hanno voltato le spalle dopo l’inizio della malattia ed ha poche relazioni sociali. Gli sono rimasto accanto si può dire solo io.
    Ora che è entrato in questa fase in cui le sue uniche frasi sono “sono distrutto mentalmente” “sono sfinito, non ho la forza di parlare”, “non riesco a respirare”, come mi devo comportare? Sto accettando questo silenzio, nel senso che non lo chiamo da dieci giorni. Per me sono un’eternità ed ogni giorno che passa è sempre più difficile resistere alla tentazione di chiamarlo (e se lo chiamo, comunque, non risponde). M ha detto solo che quando starà meglio, chiamerà lui, ma i giorni passano ed io sono sempre più preoccupato.
    La ringrazio per la risposta che vorrà darmi e la saluto cordialmente
    Stefano Lombardini

  80. Emma
    Emma dice:

    Salve Stefano, mi dispiace molto per il suo amico. Non sono un’esperta di depressione (non è materia da couselor). Le consiglierei di chiamare la Fondazione Idea e il Progetto Itaca (trova gli indirizzi in questa pagina e su Google) e di chiedere a loro come comportarsi. Faccia una telefonata e magari una visita, non si limiti alle email: queste strutture dovrebbero già darle delle risposte.
    Non si tratta di una cosa da prendere alla leggera, e sono sicura che lei vorrà offrirgli l’aiuto più mirato possibile. Contatti anche altre strutture se le vengono in mente. E scriva se vuole anche ad altri siti, ma a volte le risposte date online sono frettolose. Comunque si rivolga a gente esperta di depressione, appunto Fondazioni, o singoli psichiatri. Se le va ci dia notizie. Mi dispiace di non esserle maggiormente d’aiuto. Le auguro in bocco al lupo.

  81. Beatrice
    Beatrice dice:

    Buonasera dottoressa,
    sono Beatrice, 48 anni ed un figlio di quasi 18.
    Credo di avere un problema, (ma ormai navigo da talmente tanti anni nel l’incertezza che iniziò ad avere difficoltà di giudizio)mio marito beve, tanto. Negli ultimi anni credo ci sia stato un notevole cambiamento, un massiccio incremento di Alcol.
    I comportamenti sono diventati sempre più eccessivi, con gli amici, con i miei genitori, con mio figlio, con gli estranei, con me. Risultato siamo soli, anzi, io sono sola, lui ha il suo vino&company.
    È sempre, sempre sempre arrabbiato, in ogni posto, in ogni luogo, basta una parola detta male, un mio stato d’animo triste, basta un “niente” e tutto cambia, inizia ad essere una persona che io non conosco. Ormai sono passati 22 anni, mi auto convinco che questa è la mia punizione( ma cosa avrò fatto di tanto male ….).
    Inizia a bere dall’aperitivo di mezzogiorno e non smette più sino a tarda serata. Spesso non lo vedo ma me ne accorgo. Ho provato di tutto, a nascondere ogni tipo di alcol, se non lo trova va al bar, al supermercato ,ed il problema è Risolto!! …..dottoressa, potrei stare qui a raccontarle mille storie vissute, il male, il senso di profonda solitudine, i sensi di colpa( mio marito mi da la colpa di tutto)…. ma io non mi vergogno a chiedere aiuto. Io vado a testa alta, anche quando vorrei sprofondare. Due anni fa ho perso il lavoro, mio marito non mi da un euro, utilizzo la mia liquidazione (ormai pochi spiccioli) per mantenere mio figlio e me, ho cercato un aiuto psicologico ma non posso permettermi parcelle da 50/70 euro per volta, proprio non posso.
    Lui sostiene di essere alcolizzato, di avere una dipendenza ma va bene così, di qualcosa si deve pure morire( parole sue).
    Mi aiuti.

    Scrivo da Firenze.
    Saluti,
    Beatrice

  82. Emma
    Emma dice:

    Beatrice, mi dispiace molto per quello che scrive. Ma la risposta ai suoi problemi c’è, funziona ed è gratuita: sono i gruppi di Alanon , ovvero i gruppi per i coniugi e i familiari degli alcolisti. Chiami immediatamente (800 087 897) e vada a un gruppo, indipendentemente da ciò che farà suo marito. Lì c’è la risposta e la guarigione. Mi riscriva dandoni notizie tra un po’. Un caro saluto

  83. Anonimo
    Anonimo dice:

    Sono una ragazza di 21 anni sto passando un periodo un po brutto..magari per gli altri saranno stupidaggini ma io davvero non ce la faccio più. Tutti mi odiano e io odio la mia vita. Voglio sparire. Non ho nessuno con cui parlare e sto scoppiando.

  84. barbara
    barbara dice:

    buongiorno, avrei bisogno di trovare un posto dove fare una terapia psicosessuologica a milano o a pavia.
    possibilmente cercherei di sapere se esistono posti dove si può fare gratis o con il ticket santario.
    grazie

  85. Susanna
    Susanna dice:

    Gentile Emma,
    le scrivo da Firenze. Sto vivendo un momento di grande difficoltà e il circolo vizioso in cui sono entrata da qualche mese non mi piace affatto. Non credo di essere depressa, perlomeno non ancora, ma sento che senza un aiuto non riuscirò a tirarmi fuori dal caos mentale in cui mi trovo. Credo di avere una crisi d’identità, ma non so se uno psicologo faccia al mio caso (anche perché non ho fiducia negli psicologi). Forse l’avrò quando troverò qualcuno che, dopo un ciclo di sedute, non ripiomberà dopo qualche mese o anno nella stessa condizione o in una condizione peggiore di quella in cui si trovava prima. Con l’aggravante di essere sempre meno autonomo nel risolvere i problemi che lo riguardano. Finora non l’ho trovato, ma mai dire mai. Venendo al mio problema, in sintesi, mi sento divisa fra due dimensioni: “chi sono oggi” e “chi avrei potuto e voluto essere” o forse “potrei essere”. Più vado avanti e più questi due “universi” si allontanano l’uno dall’altro creando in me una confusione e un malessere ormai insostenibile. Amo molto le arti, tutte quante, ma in particolare la musica e il teatro ed è per questo che mi sono dedicata allo studio del canto lirico, frequentando il Conservatorio, ma sempre con una grande insicurezza e un terrore del palcoscenico che mi faceva tirare fuori le mie capacità solo a lezione in aula. Il mio maestro mi diceva che non poteva risolvere questo problema perché non era di sua competenza. Delusa da tutto ciò ho fatto l’errore di mollare e di portare avanti solo i miei studi universitari e in seguito il mio lavoro nel campo della diplomazia, che dopo tanti sforzi e grandi soddisfazioni, è molto instabile, cosa che fa optare per una scelta più sicura, i concorsi. Mi sono rimessa sui libri, ma non ho dimenticato le mie passioni. All’età di 31 anni ho ricominciato a fare audizioni ed inspiegabilmente il terrore del palcoscenico è sparito. Ho superato le audizioni che ho fatto e nel giro di un anno mi sono esibita in tre musical. In altre parole, ho creato due realtà. Di fatto mi divido tra l’ufficio politico ed economico di un’ambasciata e il teatro. Ho anche cominciato a riprendere tutti i miei lavori, idee e bozze di sceneggiature che avevo iniziato e buttato in un cassetto. Ed è un fiume in piena. Più scrivo più mi vengono idee. Mi sento viva, produttiva e sento che potrei tirare fuori qualcosa di buono. Sento che quelle idee devono venire fuori. Anche il mio lavoro mi ha dato tante soddisfazioni, ma sento che nonostante l’interesse sento che “non ci sono”. Voglio essere realista. C’è una disoccupazione che fa spavento e il fattore età non depone a mio favore e questo mi blocca e mi fa stare male. Non vado né avanti né indietro. Ogni scelta mi sembra giusta e allo stesso tempo sbagliata. Mi scuso se mi sono dilungata, ma gradirei un suo parere. Devo effettivamente rivolgermi a qualcuno? La ringrazio, Susanna

  86. MARCOLLI IVANA
    MARCOLLI IVANA dice:

    Buonasera dottoressa mi chiamo Ivana ho 50 anni,insegno nella scuola dell’infanzia da 30 e sono separata da 7, ho due figli Thomas di 20 e Zoe di 13.
    La mia vita ad oggi è stata abbastanza in salita con momenti in cui il percorso si è fatto molto impervio e doloroso…la separazione è stata traumatica e tutte le macerie sono cadute su di me…è ancora in corso la rimozione…pensi un po’.
    Sin da subito ho sentito che avevo bisogno di aiuto per affrontare questo evento e ho seguito una psicoterapia presso il consultorio di Saronno zona in cui abito,il percorso è stato positivo e dopo circa 2 anni stavo meglio ed in accordo con la terapista ho sospeso gli incontri.
    In seguito ho frequentato due o tre uomini con cui ho cercato di costruire qualcosa ma ogni volta mi ritrovo invischiata in relazioni in cui soffro e temo l’abbandono…non mi riconosco quasi.
    Io negli altri ambiti funziono…anzi…vengo descritta come una persona sicura di sè,competente,affidabile,generosa,culturalmente interessante,con una buona dialettica,sono impegnata nel sociale, mi piace interessarmi di politica…Di me cambierei forse un pochino la mia fisicità…diciamo che il mio involucro lo vorrei un po’ meno voluminoso…anche se gli estimatori non mancano…ma non sono mai quelli che vorrei io…
    Ora dopo la deriva delle storie iniziate dopo la mia separazione in cui ho notato la ricorsività di alcune dinamiche,e aver letto varie pubblicazioni sul tema delle dipendenze affettive mi è sorto più di un dubbio…anche se quando mi trovo nei forum sull’argomento non mi ritrovo proprio con certi racconti…
    Vorrei capire se anche io sono una dipendente affettiva.
    Sono interessata ad iniziare un percorso di gruppo e vorrei da lei qualche suggerimento.
    Un anticipato grazie per la sua attenzione

  87. chiara
    chiara dice:

    Buon pomeriggio Dottoressa,
    le scrivo perché alla ricerca di un consiglio e di una soluzione per un mio amico. Purtroppo lui soffre di ansia e attacchi di panico che lo portano a commettere atti di autolesionismo. Sono quindi alla ricerca di soluzioni da proporgli per iniziare ad affrontare con lui questo suo problema. Noi siamo della provincia di Napoli. Ha consigli? grazie mille.

  88. Luna
    Luna dice:

    Salve dottoressa,
    Sono una ragazza di 21 anni e due settimane fa ho perso mio padre. All’inizio di settembre ha deciso di morire usando una corda e la forza di gravità. Non ho mai avuto un rapporto affettuoso ed emotivamente aperto con lui, erano rari i ti voglio bene, gli abbracci e qualsiasi effusione, entrambi non parlavamo mai dei nostri sentimenti o dei nostri dolori. Mia madre mi ha abbandonato, ora sento che anche lui mi ha abbandonato. E mi chiedo se tutta la rabbia e il dolore che provo mi permetteranno mai di ricominciare. Vedo un futuro in solitario. La roccia intorno al mio cuore sta diventando sempre più spessa e temo che nessuno vorrà mai esplorare l’abisso che sto diventando.

  89. Emma
    Emma dice:

    Ciao Luna, mi dispiace moltissimo per ciò che ti è capitato! Non mi scrivi di dove sei… Ti consiglierei di contattare la Fondazione Fabretti di Torino http://www.fondazionefabretti.it/ , hanno un servizio di sostegno telefonico sul lutto e probabilmente possono esserti utili. Ti direi di provare anche una riunione di Aca https://www.aca-italia.com/ , dal vivo o telefonica. Sono gruppi destinai a tutti i figli di famiglie con problemi, li conosco, il progranmma è ottimo e penso possa aiutarti molto. Hai bisogno di essere ciscondata da amore, comprensioen e sostegno. Un abbraccio forte.

  90. Ilaria
    Ilaria dice:

    Sono Ilaria mi sento sola e vorrei inserirmi il mondo sociale visto che ormai sono dipendente dal cibo emise lo da tutto e tutti cosa devo fare a chi rivolgermi ho tanta paura

  91. Emma
    Emma dice:

    Scusa Ivana per il ritardo della risposta, non avevo visto il tuo commento. Puoi provare a contattare Coda http://codipendenti-anonimi.it/ o Aca https://www.aca-italia.com/ per vedere se ci sono gruppi nella tua zona. Ma soprattutto, vieni l’11 ottobre alla serata gratuita che faccio proprio sulle dipendenze affettive! Trovi le spiegazioni qui https://www.vitafelice.it/serata-gratuita-ama-stessa-vivi-relazioni-felici.html. Scrivimi per prenotarti a e.chiaia@tiscalinet.it.
    Se vuoi invece provare delle sedute individuali via Skype o di persona con me, per capire se sei una dipendente affettiva, scrivimi sempre all’indirizzo e.chiaia@tiscalinet.it.

  92. Emma
    Emma dice:

    Scusami, il tuo commento si era “nascosto” tra le pieghe del blog e non lo avevo visto. Non è giusto che tu ti senta così… prova a contattare la Fondazione Idea o il Progetto Itaca, dovrebbero poterti dare l’aiuto che cerchi. Un caro saluto di incoraggiamento

  93. Emma
    Emma dice:

    Salve Susanna, mi scusi tantissimo il ritardo della risposta: il suo commento si era “nascosto” tra le pieghe del blog e lo vedo solo ora. Io le direi di rivolgersi a un bravo counselor, ovvero a una persona che sappia aiutarla a entrare in un contatto più profondo con le sue risorse interiori che, stando a quanto mi scrive, sembrano notevoli. Non perché “debba” ma perché potrebbe essere un valido aiuto a sbocciare ancora di più.
    Sono d’accordo on lei, trovare la persona giusta non è facile. Se vuole provare una seduta via Skype con me, mi scriva a e.chiaia@tiscalinet.it. Un caro saluto

  94. carla
    carla dice:

    buongiorno sono una madre che da sola ha cresciuto il figlio che ad esser sincera nn mi ha creato mai problemi. .purtroppo da un anno a questa parte il rapporto è decisamente cambiato nn vuole andare a scuola. …fuma….è come se ad un tratto mi sentissi inutile so ché è dovuto all età ma ci sono alcuni momenti che mi sento un complero fallimento. ..grazie per aver raccolto il mio sfogo
    buona giornata

  95. Emma
    Emma dice:

    Ciao Carla, il tuo sfogo è accolto e ti mando tutto il mio sostegno! Non sono ferratissima sugli adolescenti maschi e la scuola, in rete troverai dei forum dedicati. Contatta anche l’associazione Minotauro https://minotauro.it/ ahttps://minotauro.it/conferenza-stampa-nessuno-escluso-2017-2/, leggevo non so più dove che intendono far partire un consultorio gratuito. Buona ricerca!

  96. Matteo
    Matteo dice:

    ciao, ho bisogno di aiuto. Vivo con mia nonna a casa, vivo anche con i miei. La cosa mi limita a tal punto che regredisco continuamente e non riesco più a portare a fine un qualsiasi progetto lavorativo, affettivo o di studio.. Mi sento in dipendenza affettiva o da una figura (mia nonna) o dall’altra ( mia madre ) e non riesco a scrollarmele di dosso tutte e due..mio padre non riesce ad aiutarmi più di tanto perché non è una figura forte. Sono arrivato al punto di non sapere più a chi mi devo rivolgere.. mi dispiace che la situazione sia questa ma ormai sono 10 da quando ho fatto le mie prime esperienze affettive emi sono laureato che non riesco a scrollarmi da questa situazione. Sono fermo in un limbo e non mi muovo. grazie mille. aiuto

  97. Davide
    Davide dice:

    Salve mi chiamo davi vorrei sapere se nella regione Marche conosce qualcuno che può aiutare nella depressione e soprattutto sa come va affrontato!!!

  98. sara
    sara dice:

    Sono una ragazza di 26 anni e da un paio di anni vivo nell’apatia assoluta.
    Mi sono laureata nel 2015 in beni culturali iscrivendomi immediatamente alla magistrale in storia dell’arte, dopo pochi mesi ho avuto una crisi.
    Non amavo più quello che facevo e provavo quasi ribrezzo nel vedere un libro di storia dell’arte.
    Così, ho deciso di affrontare la preparazione del test di medicina che mi ha sempre affascinato.
    Purtroppo non sono riuscita ad entrare e adesso non so proprio cosa fare.
    Non vorrei entrare nel baratro della depressione, ma credo di esserci molto vicina.
    Non so cosa mi piace, non so cosa fare della mia vita, ed ho un terribile senso di vuoto ed inadeguatezza.
    Cosa posso fare per trovare la mia strada?

  99. Lite
    Lite dice:

    Mio marito mi ha tradita dopo 2 anni di matrimonio e ha deciso di lasciarmi, perché da per certo che oramai si è rotto qualcosa per sempre, dice che mi ama ma non più come prima e che per quella ragazza prova un sentimento importante ( è una storia di 3 mesi). Secondo me il vero motivo è l’alcol perché io sono l’unico impedimento quotidiano alla sua voglia di bere,ma anche avendo subito tutto ciò è avendo questa convinzione , non riesco a vedere una vita futura senza di lui . Lo amo troppo e vedo tutto nero. Tre anni e mezzo fa trasferendomi in Lombardia ho lasciato tutto, dalla Sicilia mi sono trasferita lasciando lavoro a tempo indeterminato e casa appena acquistata . Mi sento persa ,i miei dolori sono troppi, dolore per la fine del matrimonio, dolore per il tradimento, paura del futuro.

  100. Emma
    Emma dice:

    Ciao Sara, mi dispoace di quello che racconti. Devi assolutamente ritrovare il tuo slancio! Se ti senti gia vicina alla depressione, contatta la Fondazione Idea o il Progetto Itaca. Se invece attraversi solo una fase di demotivazione e incertezza, una brava counselor può aiutarti. Dove vivi? Se vuoi provare una seduta con me, dal vivo o via Skype, scrivimi a e.chiaia@tiscalinet.it. Un caro saluto :)

  101. Emma
    Emma dice:

    Ciao Lite, mi dispiace per quello che scrivi. La risposta per te c’è e si chiama Alanon, sono i gruppi per i familiari degli alcolisti http://www.al-anon.it/homeit.php . Chiama oggi stesso e vai a un gruppo. Lì ci sono l’aiuto e la strada che cerchi! Un caro saluto

  102. massimiliano
    massimiliano dice:

    salve,
    ho 33 anni, a inizio 2015 la mia exmoglie ha deciso di interrompere il nostro rapporto, a maggio è nata nostra figlia. fino a questa estate non riuscivo ad avere rapporti con la piccola, forse per paura del distacco che ci sarà quando uscirò di casa (praticamente a fine mese), ora mi sento molto legato alla piccola. uno dei problemi è che mi sento ancora legato alla mia ex, e ne soffro quando mi tratta con distacco. so di avere a volte un carattere difficile, a volte mi arrabbio (oggi purtroppo mi sono arrabbiato con la piccola perchè buttava il cibo in giro, so che a un’anno e mezzo è normale che a volte si comporti cosi, ma la tensione accumulata anche nel campo lavorativo è esplosa e mi sono scontrato con la ex alzando troppo il tono di voce). al momento non so a chi rivolgermi, se a un gruppo per persone separate o se esistono per il controllo della rabbia, ma credo che sia il momento di chiedere un supporto esterno. a inizio separazione eravamo andati al consultorio (su suggerimento della ex moglie) per gestire la situazione, come una forma di mediazione per gestire la separazione in vista della nascita, ma con scarsi effetti positivi. al momento stiamo seguendo un percorso di mediazione proprio basato sulla separazione a milano, ma si parla di cose pratiche.
    grazie per lo spazio,
    cordiali saluti

  103. Emma
    Emma dice:

    Ciao Massimiliano, mi dispiace molto per quello che racconti. Ti lascio un po’ di link di associazioni di genitori e padri separati, e altri potrai trovarne facendo ricerche su Internet. L’ideale sarebbe che tu trovassi un sostegno psicologico (magari anche di gruppo) per condividere le tue emozioni, trovare comprensione e supporto, e imparare a gestire la rabbia. https://www.padri.it/ (questi li contatterei per chiedere consiglio, c’è un numero di telefono (non ti far spaventare dal fatto che magari vivi in un’altra città, anche il supporto telefonico è utile e poi magari conoscono gruppi vicino a te) http://www.mammepapaseparati.it/http://www.genitoriseparati.it/a/https://www.aiges.org/ … Buona ricerca e buona fortuna!

  104. Sara
    Sara dice:

    Ciao Emma, ti scrivo perchè la gelosia che provo nei confronti del mio compagno è così grande da rovinare un rapporto che è meraviglioso. Ma anche se mi rendo conto che è assolutamente irrazionale quello che provo e una parte lucida di me capisce di esagerare e di star rovinando tutta, l’altra sembra alimentarsi ogni volta e quando provo a contrastarla… finisco per stare male, anche fisicamente. A chi posso rivolgermi per risolvere questa situazione?

  105. Emma
    Emma dice:

    Ciao Sara, chiedi aiuto perché la gelosia patologica è molto distruttiva! Spesso affonda le radici in insicurezze profonde. Non so dove abiti, puoi rivolgerti a una psicoterapeuta o a una counselor. Prova anche a unirti a un gruppo di sostegno. Questi qui http://codipendenti-anonimi.it/sono gratuiti… Se sei a Milano puoi metterti in lista d’attesa per un mio gruppo (non è gratuito però): non c’è molto da aspettare… :) Se vuoi una seduta skype con me (anche questa purtroppo non è gratuita, è il mio lavoro! :) ) scrivimi a e.chiaia@tiscalinet.it. Un abbraccio grande, ce la farai!

  106. Deianira
    Deianira dice:

    Penso seriamente al suicidio da un anno per mille motivi diversi ma non voglio dare un dispiacere o problemi a mia madre e mi sento costretta a vivere senza volerlo. La mia vita non vale la pena,nessuno sentirebbe la mia mancanza realmente,non ho nulla non ho costruito nulla e non voglio una lenta agonia. Vorrei sentirmi libera almeno di morire

  107. andreas
    andreas dice:

    Trovato tramite Google.
    Se vostro marito vi lascia, la colpa può o non può essere vostra.
    Se prima lo affascinavate ed ora che vi siete sposati pensate solo a voi stesse, lui cerca altre. Logico. Se così non dovesse essere, comunque c’è qualcosa che non va, e questo può essere cerato solo in voi stesse.
    Qui si parla, mi pare, di depressione, argomento che non ha NIENTE a che vedere con queste cose. Spiacente per tutte le vostre moine, ma qui si parla di patologia! Avete un problema? risolvetevelo! siete le miglior persone che possano farlo!

  108. Valentina
    Valentina dice:

    Salve. Ho 26 anni e vivo a Verona. Vorrei sapere se a Verona ci sono centri di aiuto singoli o in gruppo contro depressione, ansia, solitudine e voglia di farla finita. Non riesco a smettere di piangere. Mi sento vuota e fallita. Ho bisogno di aiuto.

  109. Emma
    Emma dice:

    Ciao Valentina, mi dispiace per quello che scrivi. Non conosco la situazione di Verona. Leggi attentamente questa pagina https://www.vitafelice.it/aiuto-psicologico-gratuito e contatta i numeri nazionali della Fondazione Idea o del Progetto Itaca, chiedendo se ci sono gruppi nella tua citàà. Contatta anche la Lidap. Buona ricerca, un abbraccio grande

  110. Emma
    Emma dice:

    Deianira, mi dispiace tantissimo, il tuo commento si era “nascosto” nele pieghe del blog e lo vedo ora. Spero tanto che tu stia meglio… Chiama i numeri nazionali della Fondazione Idea o del Progetto Itaca, e chiedi se ci sono gruppi o terapeuti nella tua città. Chiedi aiuto… La tua vita VALE la pena! Ed è preziosa, come ogni vita. Spero tantissimo che nel frattenpo tu stia meglio. Ti auguro ogni bene

  111. Anna
    Anna dice:

    Salve,ho 35anni e vivo ad Ascoli piceno,ho problemi nel gestire le mie emozioni , soprattutto la rabbia,sto in terapia,ma con scarsi risultati purtroppo…ho due bambini e specie il primo ha subito in 10anni tutta la mia rabbia,vorrei sapere se ci sono gruppi di sostegno per il controllo della rabbia nella mia zona.é importante mi aiutate bene tanto confrontarmi con persone con i miei stessi problemi.devo riuscirci per i miei fogli che soffrono e io con loro!su internet non ho trovato niente nella mia zona…la ringrazio se potrà aiutarmi a trovarne uno.

  112. Emma
    Emma dice:

    Anna, mi dispiace tanto, ma vivo a Milano. L’unica è intestardirsi a cercare su Internet. Provi anche a scrivere al Centro Divenire https://centrodivenire.net/contatti/ , chiedendo a loro se hanno agganci nella sua zona. Provi anche a contattare Il Minotauro, loro sono a Milano ma hanno una scuola di psicoterapia, magari hanno qualche allievo che vive dalle sue parti. Mi dispiace non saperla aiutare di più.

    PS Scriva a http://www.emotivianonimi.org/ftp.emotivianonimi.org/Gruppi_in_italia.html chiedendo se ci sono persne nella sua zona disponibili ad aprire un gruppo. Infine, partecipi almeno a un gruppo Coda http://codipendenti-anonimi.it/menu/gruppo-virtuale, sarà senz’altro utile. Un caro saluto

  113. Alina
    Alina dice:

    Salve! Mi chiamo Alina, ho 27 anni e io non sto bene con me stessa e don gli altri. Cioè….Io nacqui in Russia dove crescevo in una famiglia dove il mio padre era la persona violenta verso di mia madre e verso di me (perché il suo padre era come lui). Lui ci picchiava, insultava, umigliava. Mia madre non si è divorziata, continua fino adesso vivere con lui.
    Io sempre avevo diversi problemi nei relazioni con altre persone. Mi trattavano male dappertutto: a scuola, a università, su qualsiasi lavoro che facevo. Ho avuto tanti depressioni, pensavo anche togliermi la vita.
    Adesso abito in Italia col mio marito che assomiglia al mio padre. Lui non mi piacchia ma lui è nervoso, aggressivo, si incazza per qualsiasi motivo (perché il suo padre era cosi pure).
    Mi trattano male dappertutto. Non ce la faccio.
    Ho paura del lavoro perché penso che mi tratteranno male anche lì.
    Come faccio? Per svolgere un aiuto psicologico io devo prima guadagnare dei soldi.
    Mi sento male in questo mondo, soffro troppo…..

  114. Emma
    Emma dice:

    Ciao Alina, mi dispiace tanto per quello che scrivi. Il posto dove puoi trovare aiuto gratuitamente sono i gruppi di Coda http://codipendenti-anonimi.it/. Contatta il numero nazionale e vai a un gruppo (o unisciti almeno a un gruppo telefonico). Sono la risorsa giusta e spero che presto tu possa stare meglio. Un abbraccio

  115. Mreza
    Mreza dice:

    Buongiorno,
    io Sono un stranieno 38 enne che vivo a Milano quasi 7 anni.
    ho un amico italiano 54 enne che è bipolare. non aveva problemi fino 3 settimane fa ma ora sta veramente male. la sua psichiatra non c’è piu. ho provato due volte a chiamare ambulanza e TSO per portare ospedale (non conoscendo leggi italiani) e curarlo ma purtroppo lo lasciano perche non ha una psichiatra che certifica la sua malattia.
    il problema sta peggiorando perche fuma anche cannabis e adesso ormai dona tutti quelli che ha come cellulare, orologgio ecc. fra un po non avra niente e diventera povero. porta a casa le persone sconosciute e spacciatori che sfruttano in questo situazione. non ha famiglia. l’unica persona che è rimasto per lui sono io che non fida piu a me (perche ho cercato di portare ospedale). suo figlio che ha 23 anni e non è in grado di aiutarlo e sta studiando in un altra citta e la sua nonna che ne ha 95 anni!
    per cortesia mi dica come posso aiutarlo. La rigrazio

  116. Amleta bloom
    Amleta bloom dice:

    Il problema è sempre lo stesso. Nelle grandi città si trovano gruppi e associazioni di ogni tipo. Se una persona vive in un piccolo paese o in una regione dove non c’è nessun gruppo che deve fare? Nella provincia di treviso non esiste nulla. Nemmeno la Lidap fa più incontri. Questo fa sentire ancora più emarginati.

  117. Bea
    Bea dice:

    salve, io sono una ragazza liceale di 18 anni. Non ho assolutamente un buon rapporto con me stessa, mi sento spesso male. Sono invidiosa di chiunque mi stia accanto, ogni compagna di classe che prende un voto più alto di me, ogni ragazza più bella o simpatica di me, ogni persona che ha qualcosa in più. Con i miei genitori a casa non sto bene, perché ogni cosa io dica, mi vengono sempre contro, mi danno dell’ignorante o spesso non mi ascoltano nemmeno perché pensano che sia troppo piccola e stupida per parlare di certe cose. Mi sento sempre come la figlia peggiore del mondo, perché spesso non mi concedono di fare cose che magari le altre amiche fanno da anni perché sono considerata da loro”immatura”. io cerco sempre di fare al mio meglio tutto, a scuola vado anche bene, ma mi sento sempre inadatta in ogni situazione a causa del mondo in cui mi trattano i miei credo.. a chi posso rivolgermi?

  118. Emma
    Emma dice:

    Mreza, mi dispiace tantissimo di aver visto solo ora il suo commento. Io sono solo una counselor e questo è un problema psichiatrico… Per quello che so io, deve contattare l’ospedale della zona dove abita questa persona: fisi un appuntamento e ci vada lei, così può parlare con calma con lo psichiatra di riferimento e spiegargli tutto. Provi anche a chiamare l’Ufficio Relazioni con il Pubblico e a chidere qual è il CSM (Centro di Salute Mentale) della zona di residenza del paziente. Telefoni poi lei a questo CSM. Le auguro di riuscire, lei è una bravissima persona

  119. Emma
    Emma dice:

    Ha ragione. Provi a cercare aiuto online… Ma c’è davvero poco. In futuro ci saranno molto gruppi di questo tipo, e io stessa ne farò uno sulla dipendenza affettiva: se è interessata, si iscrva qui dal blog alla newsletter. Ma i problemi tecnici sono ancora grandi, purtroppo.

  120. Emma
    Emma dice:

    Ciao Bea, scusa il ritardo della risposta. Mi dispiace di quello che scrivi.. Non so dove abiti, ma presto farò partire un gruppo “Ama Te Stessa!” online. All’inizio sarà gratuito. Se ti interessa, iscriviti qui dal blog alla newsletter, così sarai avvisata per tempo! A presto

  121. Danilo
    Danilo dice:

    Il mio nome è Danilo, e sono stato licenziato senza giusta causa dopo 16 anni di lavoro ineccepibili sotto ogni punto di vista. Dopo aver inviato almeno un centinaio di curriculum posso rassegnarmi al fatto di non trovare mai più un’occupazione: non c’è posto, nel mondo del lavoro, per chi ha già compiuto cinquant’anni.

    La caduta nella depressione è stata inevitabile, ed ho cercato aiuto in tutti i modi possibili: scartata la psicoterapia per motivi economici ho implorato il mio medico di indirizzarmi verso una soluzione. Questi inizialmente mi ha consigliato di cercarmi un hobby (!), e solo in un secondo momento mi ha prescritto una visita presso una struttura della zona.

    Avevo bisogno di parlare, di sfogarmi, di confrontarmi. Ma lo specialista, disinteressandosi della mia storia e del mio vissuto, si è limitato a prescrivere meccanicamente i soliti SSRI e benzodiazepine. Altrettanto infruttuosa si è rivelata la ricerca di gruppi di auto-aiuto: nella mia zona non c’è assolutamente nulla del genere.

    Ho addirittura tentato di mettere in piedi un blog per dare voce a chi si trova nella mia stessa situazione, ma evidentemente sto sbagliando qualcosa perché le visite sono veramente poche. Ora sono in una situazione a dir poco disperata: i pochi risparmi accantonati in una vita di lavoro si stanno prosciugando, e né la mia compagna né la mia famiglia possono fare qualcosa per aiutarmi.

    Scusate la lunghezza di questo commento, avevo bisogno di sfogarmi…

    Danilo

  122. Emma
    Emma dice:

    Mi dispiace Danilo! Hai contattato la Fondazione Idea o il Progetto Itaca per sentire se sanno di risorse nella tua zona? Complimenti per l’idea del blog, mi sembra bella e vitale. Ma forse dovresti collegarla a un gruppo Facebook, che cresce molto più velocemente. Hai guardato qui https:https://www.google.com/search?q=trovare+lavoro+dopo+i+50&ie=utf-8&oe=utf-8&client=firefox-b e qui ? Ho guardato un po’ in fretta perché sono tra due sedute, ma magari qualcosa di interessante c’è. Non ti abbattere e continua a cercare. Faccio il tifo per te :)

  123. V
    V dice:

    Buongiorno, sto cercando aiuto per una persona e vorrei un consiglio sul tipo di struttura che potrebbe essere più adatta.
    Questa persona ha perso il padre 11 anni fa all’ età di 17 anni, all’ epoca non ha ricevuto nessun tipo di appoggio ne da esperti né dalla famiglia e ancora oggi risente degli effetti e Delle emozioni negative in quanto il lutto non è mai stato elaborato ma solo messo da parte.
    Le sarei grata se potesse consigliarmi la tipologia di struttura più adatta a una situazione del genere, se esistessero servizi gratuiti o a basso prezzo sarebbe meno difficile
    Grazie

  124. MELISSA
    MELISSA dice:

    buongiorno dopo un anno di relazione lui mi lascia di punto in bianco con la motivazione che nonostante tutto il bene che mi vuole non è riuscito ad amarmi , è confuso , vuole stare da solo , fare le sue cose etc… da qui dopo esserci allontanati è partita una vera e propria storia aperta dove lui libero e io sempre più in crisi . si va a letto di continuo ma non si è più una coppia . diversi tira e molla dove io lo allontano e lui mi torna a cercare …. un circolo vizioso dove io sto sempre peggio ( sono dovuta ricorrere a una psicoterapeuta) . l’ultimo riavvicinamento a inizio anno dove lui tenta con la scusa di rimanere amici di tornare nella mia vita … e riconquistarmi . usciamo per un mese senza definire la situazione per poi beccarlo con un ‘altra . messo alle strette ammette ancora di avere problemi e non riuscire ad innamorarsi …. che l’altra lo sa e accetta le condizioni . da quel giorno sono 4 mesi che gli ho detto di non cercarmi e di farmi vivere la mia vita . a 30 anni questi giochi con una persona che ti ha amato più di se stessa no . una persona o la si vuole o la si lascia stare . … sto male ancora oggi perché mi mancano tutte le cose belle fatte quando eravamo una coppia ……. ma tutto quello che è successo dopo ha rovinato tutto e non riesco più a vedere la bella persona che pensavo di aver conosciuto …… mi sento persa …. a vedere come razzola in giro senza legami ….. ogni volta una diversa …. aiutatemi …
    adesso me lo ritrovo per giunta in paese con un’altra nuova fiamma in quanto se la porta al fiume dove sa benissimo che io frequento sempre … lui non è di zona ci viene appositamente e non so più che pensare …

  125. Emma
    Emma dice:

    Melissa, ti ci vuole gruppo di sostegno. Spero parta presto il nostro gruppo online (all’inizio sarò gratuito)- Iscriviti alla newsletter del blog così sarai avvisata per tempo! Un abbraccio grande

  126. Monica
    Monica dice:

    Ciao, sono Monica e ho 25 anni. Vivo a Verona da due anni e mezzo con mia sorella. Da quando sono qui non ho stretto amicizie solo piccole conoscenze di passaggio. Apparte il lavoro che per il momento non occupa tantissimo tempo delle mie giornate, e qualche ora che passo col mio ragazzo sempre di Verona, sono tremendamente sola. Ho perso ogni tipo di interesse in attività che magari una volta apprezzato, me ne sto chiusa in casa quando ho del tempo libero ad annoiarmi. Faccio fatica ad alzarmi la mattina perché ho zero propositi, non ho più tanta voglia di andare avanti, é tanto difficile affrontare tutto da sola ( mia sorella é come se non ci fosse, ha la sua vita). Il mio ragazzo non riesce a comprendermi, dice che sia tutta colpa mia se non riesco a relazionarmi con la gente. La mia famiglia é lontana, non mi resta nessuno in questa città, quindi mi sento totalmente sconfitta, nonostante la mia giovane età..sto davvero tanto male e soffro moltissimo.
    Comunque vada grazie per la possibilità dello sfogo.
    Buona serata

  127. Emma
    Emma dice:

    Ciao Monica, mi dispiace per quello che scrivi, ma non ti abbattere e cerca aiuto! In questo articolo trovi i riferimenti alla Fondazione Idea e al Progetto Itaca: chiama i numeri nazionali e chiedi se ci sono gruppi di sostegno nella tua zona. È una forna di aiuto molto valida. Un abbraccio e in bocca al lupo!

  128. Ilcannibale
    Ilcannibale dice:

    Buonasera Emma, sono davvero molto felice della tua scelta di aver allestito questo blog per indirizzare le persone ad un aiuto corretto.
    Ho provato a scrivere a 3 siti di medici online ma nessuno mi ha più risposto..
    Io ho un problema legato allo stress, all’ansia. Recentemente mi è stato diagnosticato il colon irritabile e sto assumendo dei farmaci in parte per l’intestino e in parte per il cervello (Debrum) per alleviare le mie pene. Il fatto è che il medico di base mi ha consigliato di fare delle sedute psichiatriche. E ci sono 5-6 tipi di esperti in questo campo, non saprei a quale rivolgermi.. Soprattutto dal momento che sono in una situazione economica che mi permette giusto di sopravvivere, ma questo problema di ansia sta condizionando il mio umore, la mia carriera e le mie relazioni. Soffro inoltre di un disturbo che mi sono autodiagnosticato e quindi non è detto sia così, ma si chiama dermatofagia e coprofagia, anche se di quest’ultima non mangio feci e urina, ma solo tutte le sostanze di scarto del corpo, oltre appunto alla pelle morta, alle mucose, al sangue e cosí via da testa a piedi. In modo incosciente e talvolta irrefrenabile. È sempre dovuto all’ansia, a chi posso rivolgermi? (non voglio che la mia famiglia ne sappia niente, è una situazione che potrebbe lasciarli traumatizzati).

  129. federica
    federica dice:

    Ciao sono Fede,
    mi trovo in un brutto periodo, certo non è un problema di rilevanti dimensioni…ma io lo sto vivendo male, non riesco ad essere serena con problemi di insonnia e alimentari.
    La persona con la quale ho avuto una relazione di ben 7 anni è andato via. Dice che mi ama ancora ma che vuole una famiglia ed un figlio che io non posso dargli. Sta già iniziando a frequentare un’altra donna e, se capisco e posso anche condividere la scelta…. la cosa mi fa stare tanto, troppo male. Non riesco a capire bene se è la sua mancanza (lui era molto presente nella mia vita) a farmi così male, o l’invida di un nuovo amore che nasce. Certo è che ho fitte allo stomaco continue e malumore strisciante. E’ passato un mese, pensavo che il tempo cicatrizzasse la ferita, invece nulla, niente di fatto.

  130. Zara
    Zara dice:

    Ciao, io ho una figlia di 2 anni, un marito che da una vita fuma Hashish, e sempre mi prometteva di smettere e non l’ha fatto e quindi io non posso andare più avanti con lui e voglio divorzio. anche perchè ho visto sta prendendo anche Contramal, e proprio non vive come una persona normale, se è a casa fino 3 di notte non dorme e alla mattina sveglia mezzogiorno, ovverò che lavora però io non lo vedo come un padre e un marito. lui sempre è stato una brava persona e tutti lo amano, molto gentile, però io non sopporto più effetto di droga.Io detto se non smetti ti divorzzio e se vuoi ti aiuto con tutta la forza, però lui confusa e mi sa non ha creduto che veramente lo farro e me ne vado da questa vita.
    Vorrei prima provare qualche strada per aiutarlo se posso.
    Aiutate mi per favore perchè non voglio che mia figlia cresce senza padre e veramente lo ama.
    Grazie

  131. Greg
    Greg dice:

    Cara Emma, sono un uomo di 41 anni, sono qui a guardare lo schermo e non so che fare ne cosa scrivere perché mi vergogno di me stesso. Ho passato quasi 20 anni insieme a donne che mi hanno sempre fatto del male e fatto sentire triste e fallito perché non avevo grandi risorse economiche. Due anni fa conosco una ragazza penso di essere uscito dal tunnel, anello di fidanzamento, si cerca casa insieme perché pensavo di formare una famiglia. Purtroppo il lavoro non andava tanto bene e facevo fatica, con cuore in mano mi vergognavo a non potergli dire che non riuscivo a pesare a lei come lei desiderava. Lavoravo 10 o più ore al giorno, i sabati di straordinario pregando il capo per poter dargli di più. Stavo tanto male e speravo che lei mi aiutasse un po anche solo con un abbraccio. Dopo due anni mi lascia, é andata via da poco e mi so è spezzato il cuore di nuovo. Gli ho detto che volevo formare una famiglia e la sua risposta è stata ma io non ho mai voluto formare una famiglia. Figurati come puoi aver pensato ad una cosa del genere. Due anni di convivenza con anello di fidanzamento per cosa? Mi sembra di soffocare, mi dicono tutti che passa ma sto tanto male. Vivo solo e mi vergogno di non essere stato in grado di occuparmi di lei. So che ci sono passati tutti e la mia parte razionale dice di non mollare, troverai quella giusta ma mi fa tanto male e non so cosa fare. Qualcuno mi può aiutare? A Torino c’è qualche gruppo?

  132. Paolo
    Paolo dice:

    Ciao sono Paolo, ho 44 anni e soffro di depressione.

    Mi sento vuoto, inutile, dopo anni di ricerche di un posto di lavoro non ho concludo niente e questo mi ha buttato ancora più giù, inoltre I miei genitori non hanno mai accettato mia moglie mai e anzi le hanno fatto tutte le cattiverie del mondo mia moglie in tutti i modi ha provato a farsi accettare da loro ma non c’è stato verso.

    Poi come se non bastasse dal primo giorno che ci siamo conosciuti loro inspiegabilmente han fatto il testamento, come se lei le portasse via la sedia da sotto al sedere.

    Sono dei vergognosi

    Io difatti ho modificato radicalmente il mio atteggiamento verso di loro

    Adesso faccio psicoterapia da una dr. Ssa meravigliosa e mi segue uno psichiatra e mi aiuta molto la cosa

    Grazie ancora dello sfogo

    E scusa della mia lungaggine

  133. MARTA
    MARTA dice:

    salve, sono di Bari e ho bisogno urgentemente di aiuto Psicologico.
    Posso permettermi di farlo solo in convenzione.
    Qulcuno mi sà dare qualche indicazione
    Saluto
    Martina

  134. Lisa
    Lisa dice:

    Ciao,
    mi chiamo Lisa e sono una mamma Trevigiana lasciata dal marito dopo 20 anni di vita assieme, dicendomi che non mi ama più e non mi sopporta più.
    Ho due figli adolescenti e il più piccolo 12 anni mi sta facendo impazzire.
    Io sono in uno stato di crisi profondo, mi sento sola, tradita e lui mi manca da morire. Ho provato a parlargli, cercare di farlo ragionare, ma senza minimante riuscire nell’intento.
    Ho bisogno di un’aiuto, un sostegno, ma sola con mutuo e figli faccio fatica.
    Per favore mi date un consiglio?
    Sono stanca di piangere, voglio riprendere in mano la mia vita, ma sono passati solo due mesi (i quali sembrano interminabili).
    Grazie per l’ascolto

  135. Emma
    Emma dice:

    Ciao Lisa, mi dispiace tanto per il tuo momento di sofferenza. Ti ci vuole un gruppo di sostegno! Prova a digitare su Google “Codipendenti anonimi Italia”, troverai il sito di Coda: chiama i numeri nazionali e chiedi se c’è un gruppo vicino a te. Prova anche con ACA Italia, non ti far spaventare dalla sigla, sono gruppi che vanno bene anche per le relazioni. Si tratta di gruppi di aiuto aiuto basati su un programma in 12 passi che funziona molto bene, e sono gratuiti. In aggiunta, iscriviti alla newsletter del mio blog, presto partiraò un gruppo di sostegna online e per i primi tempi sarà gratuito! Un abbraccio grande

  136. Emma
    Emma dice:

    Marta, mi dispiace, per queste informazioni devi contattare l’Ufficio Relazioni con il Pubblico della tua ASL oppure chiedere al tuo medico curante… Un caro saluto

  137. Emma
    Emma dice:

    Ciao, scusa il ritardo della risposta… Hai assolutamente bisogno di un aiuto specialistico… Prova a contattare la Lidap https://www.lidap.it/ o la Fondazione Idea, chiedendo a loro… Oppure tramite la Asl dovresti poter accedere al Centro Salute Mentale di zona, dove credo tu possa avere delle visite psichiatriche gratuite. Ma devi contatatre l’Ufficio Relazioni con il Pubblido della tua Asl.

  138. Emma
    Emma dice:

    Federica, mi dispiace tanto (anche del ritardo con cui rispondo). Che dire? L’unica cosa che mi sento di suggerire è di prendere questa opportunità per fare un lavoro su te stessa che ti rinforzi, che ti faccia stare sempre più dalla tua parte. Per il resto intravedo dietro ciò che scrivi una situazione un po’ complessa: mi pare di capire che tu non puoi avere figli, ma come mai lui se ne accorge solo ora? Ma certo in poche righe è impossibile riassumere, e anche rispondere, purtroppo. Ti mando un abbraccio affettuoso

  139. Emma
    Emma dice:

    Ciao Zara, scusa il ritardo della risposta. La cosa assolutamente da fare è contattare oggi stesso i Familiari Anonimi, un’associazione di familiari di persone dipendenti da sostanze: http://www.familiarianonimiitalia.it/ . Chiama subito il centralino nazionale e racconta la tua storia. Loro hanno gruppi per familiari e sapranno supportarti e darti consigli utili per decidere al meglio. Fammi sapere come va. Un caro saluto

  140. Emma
    Emma dice:

    Ciao Greg, mi dispiace tanto per quello che scrivi. Per fortuna vivi a Torino, credi che ci siano dei gruppi… Prova a cercare qui http://codipendenti-anonimi.it/ e qui https://www.aca-italia.com/ , sono gruppi di sostegno gratuiti, chiama il centralino nazionale e chiedi l’indirizzo del gruppo più vicino a te. Contatta anche i Debitori Anonimi http://www.debitorianonimi.org/ : in questo gruppo trattano anche il problema di chi non fa debiti, ma guadagna molto poco e ha problemi familiari per questo. Ti auguro ogni bene.

  141. Emma
    Emma dice:

    Grazie a te Paolo della fiducia e della condivisione! Sono felice che tu abbia trovato l’aiuto giusto. Ti auguro ogni bene

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